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Da Samarate a Cassano Magnago: dove sono le casette per il bookcrossing nel gallaratese

Diversi per natura e organizzazione, ma i punti di bookcrossing nei dintorni di Gallarate hanno un intento nobile in comune: la divulgazione della cultura in maniera gratuita, spontanea e, proprio per questo, in grado di dare vita a relazioni sociali

la casetta di Nicky bookcrossing cassano magnago

Dove poter scambiare i libri, prenderli e lasciarli gratuitamente nelle casette di bookcrossing nel basso Varesotto? Nel gallaratese ci sono diverse realtà, gestite da associazioni o da semplici privati, che da anni fanno circolare gratuitamente cultura, instaurando relazioni solide con la comunità.

È il caso di Nicoletta Stagni (in foto), che dal 2019 gestisce una casetta sul cancello di casa propria a Cassano Magnago (la “casetta di Nicky”) o quello dell’associazione Samarate loves books, che ha disseminato tantissimi punti di prelievo gratuiti nei negozi cittadini e non solo.

Ma anche l’esempio dello “Sciurus”, il chioschetto del parco Bassetti di Gallarate, che ospita al suo interno una piccola libreria.

A Samarate i libri si scambiano nei negozi cittadini

Il caso dello scambio di libri a Samarate assomiglia proprio a una “rete” tra l’associazione culturale Samarate Loves Books, amministrazione e negozi della città. «Noi gestiamo sedici cassette di bookcrossing e sono in continuo aumento: avevamo invitato i negozianti ad aderire e molti di loro hanno risposto positivamente», racconta Consuelo Sozzi, presidente dell’associazione culturale attiva da diversi anni sul territorio.

«Avevamo iniziato nel 2018 con una casetta all’interno del parco di Villa Montevecchio ma è stata vandalizzata. Dobbiamo ripensare a come ricostruirla e dove metterla senza rischiare una seconda distruzione», continua, «all’epoca avevamo ottenuto l’autorizzazione del Comune e della Fondazione Montevecchio».

Da lì l’idea di coinvolgere i negozi della città, specialmente quelli della piazzetta dove c’è la gelatiera “I portici”, uno studio dentistico e una lavanderia a gettoni: «Le cassette dei libri sono principalmente all’interno dei negozi, in due invece sono all’esterno. Nel caso delle due cassette all’esterno la gente non è obbligata a entrare nei negozi, sono sempre gettonatissime e i libri cambiano molto spesso».  Ad esempio quella sul muro del negozio Calze maglie, che è una delle più frequentate, ma «funziona anche il piccolo Carrefour market».

bookcrossing Samarate - Samarate loves books
Un punto di bookcrossing a Samarate

C’è il caso, poi, di una cassetta all’interno di un terreno privato: l’agriturismo Valticino, all’interno del Parco del Ticino, tra il Comune di Ferno e Lonate Pozzolo, che ospita libri a tema ambiente e sport in natura: «La casetta è stata messa a un metro dal suo cancello, è dentro una via privata – continua Sozzi – e non abbiamo avuto problemi con l’Urbanistica».

«L’amministrazione comunale ci ha sempre sostenuto: ha dimostrato un grande interesse, è stata onorata del nostro impegno», spiega la presidente, «noi collaboriamo con il Comune da otto anni con soddisfazione: addirittura molti samaratesi chiamano in Comune per chiedere dove poter lasciare i libri». Poi passa a menzionare il “caso” della casetta dei libri di Gallarate. «Quando abbiamo saputo cos’era successo abbiamo subito scritto a Sara e Marco esprimendo loro solidarietà, siamo dalla loro parte. Sappiamo quanto tempo e buona volontà ci vogliono per dare vita a queste iniziative, forse non ha funzionato il fatto che l’idea sia partita dal basso e non da una associazione».

“La casetta di Nicky” a Cassano Magnago, attiva dal 2019

Diverso ancora il caso de “La casetta di Nicky” (link della pagina Facebook) nata a Cassano Magnago (in via Marco Polo) nel 2019 su iniziativa di Nicoletta Stagni, avvocato, scrittrice e illustratrice di libri per l’infanzia (l’ultimo libro è uscito poche settimane fa). «La mia casetta è stata una delle prime in Lombardia su iniziativa privata – racconta Stagni – è stata voluta, studiata a lungo: è nata con serenità e si è sviluppata in maniera molto positiva, spero continuerà secondo questo crescendo».

«Credo in una cultura diffusa ventiquattro ore su ventiquattro, libera, continuativa e se un privato lo fa tanto di cappello», continua, «io sono felice e serena dello sviluppo che ha avuto la mia casetta e di come è stata accolta dalla comunità: aiuta il dialogo e il confronto».

La casetta cassanese è regolarmente iscritta all’ente statunitense che ha promosso l’iniziativa dello scambio di libri (Take a book, share a book) e ha il numero 85.311. «Ho voluto seguire questo percorso: mi piace che la mia Cassano Magnago compaia nella mappa delle Little free libraries di tutto il mondo». Tutti i libri riportano il timbro della casetta, sulla prima pagina.

la casetta di Nicky bookcrossing Cassano Magnago
La casetta di Nicky

Durante le feste la casetta viene addobbata a tema e al suo interno Stagni inserisce dei segnalibri a tema festività; inoltre, di sera rimane illuminata così da poter essere riconosciuta da chi passa: «È giusto dare a chi passa un segnale di vita, perché la casetta è viva ed è in continuo sviluppo».

Quanti libri sono passati in tre anni e mezzo? «All’inizio controllavo il passaggio, poi lo scambio di libri è diventato velocissimo: ne passano tanti e ne vengono presi tanti, specialmente tanti bambini; la zona e la città si prestano tanto perché siamo vicino all’oasi Boza, che attira tanti amanti della natura e della cultura».

Anche il sindaco di allora, Nicola Poliseno, appoggiò l’iniziativa: «Il sindaco, che ha sempre amato la cultura e sostenuto certe iniziative che diffondono la cultura sul territorio. Ha accolto la promozione culturale gratuita: se l’iniziativa è lodevole, dov’è il problema?». Sul caso di quanto successo a Gallarate Stagni è molto dispiaciuta: «Non prendo posizioni perché non conosco i tempi e i modi, che sono da gestire tra le parti», commenta, «è un peccato che queste iniziative, che sono belle, vengano inceppate. Spero si trovi una soluzione a breve e bene, e ne sono certa che andrà così».

Lo “Sciurus” del parco Bassetti di Gallarate

Diversa ancora è l’esperienza del chiosco “Lo Sciurus” all’interno del Parco Bassetti di Gallarate: all’interno del bar vi è una libreria dallo scorso autunno in cui si possono portare o prendere libri.

«Dall’anno scorso ci siamo legati alla rete italiana “Lascia un libro prendi un libro”, riconosciuta dall’estate scorsa dal Ministero della Cultura» racconta la proprietaria, Simona Morciano, «siamo 2.500 punti di bookcrossing libero in tutta Italia, lavoriamo per la semplice veicolazione di cultura».

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Lo scaffale all’interno dello “Sciurus” del parco Bassetti

«Il nostro punto è molto vissuto: tante persone ci portano i libri», racconta mentre specifica di aver sacrificato una parte a vocazione commerciale del locale per dedicarla interamente all’offerta gratuita della lettura.

Il motivo è semplice da intuire: «Sono una grandissima lettrice e siamo in un periodo storico dove gli strumenti digitali hanno il sopravvento sul resto: io sono più per la riscoperta del libro alla vecchia maniera. In più vedo le biblioteche morte, forse c’è bisogno di iniziative come queste».

Quali sono i libri che più circolano allo Sciurus? «Sono gettonati i romanzi: da Michele Serra, Fabio Volo, Alessandro Baricco, Danielle Steel e anche i classici, ma anche le guide e i libri di cucina». Non mancano alcuni “pezzi pesanti”: «Ogni tanto ci capitano dei testi vecchi che risalgono agli anni Quaranta e anni Sessanta».

Lo scambio di libri a Malpensa

Da aprile 2017, Sea l’ha portato anche a Malpensa e Linate, installando in tutto nove librerie. Con il supporto del Comune di Milano e con l’AIE (l’Associazione Italiana degli Editori), Giorgio Caporaso del brand italiano Lessmore ha disegnato 9 piccoli scaffali ‘green’: tutti i moduli (45x45cm) sono in cartone 100% riciclabile. Sul lato destro di ogni libreria ci sono tutte le informazioni per partecipare al progetto di bookcrossing, che oggi ha una comunità di 1,9 milioni di persone provenienti da 132 paesi. I libri liberati finora, riporta il sito ufficiale, sono 13 milioni.

Bookcrossing malpensa
La cassetta al Termina 1 di Malpensa

Ciò che rende peculiare e sicuramente interessante il bookcrossing negli aeroporti, in particolare a Malpensa, è la varietà delle opere trovabili. Data la natura fortemente multinazionale del luogo, si possono trovare libri inglesi (i più diffusi), ma anche spagnoli, arabi, russi. Non mancano certo i libri italiani e in italiano: pochi giorni fa, la libreria di Malpensa spaziava da Fedor Dostoevskij, Nikolaj Gogol, ad Agatha Christie, Stephen King, e i nostri Marco Malvaldi, Andrea de Carlo, Natalia Ginzburg. Ma c’erano anche autori italiani tradotti – in inglese – come Umberto Eco, Carlo Lucarelli ed Elena Ferrante.

Il bookcrossing in provincia di Varese

In provincia di Varese arrivò per la prima volta a Solbiate Olona, poi anche al Cesvov di Varese, alla stazione di Barasso, al Tosi di Busto Arsizio, ad Arona e ad Angera. Recentemente è nata una casetta nel cuore del parco Shapira di viale Gonzaga a Olgiate Olona, a Besozzo (al parco di via Milano), Parabiago ed è in procinto di partire a Bizzozzero il progetto “Libri in circolo”, tra biblioteca e bookcrossing.

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 09 Novembre 2022
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