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Lo sport 100 anni fa: Filippo Brusatori con il passaporto per correre in bicicletta in Svizzera

Negli anni Venti, il corridore nativo di Lonate ha vinto una Tre Valli Varesine e due volte la Targa d'oro città di Legnano. Le testimonianze conservate anche alla mostra di Varese

brusatori

Si e appena conclusa la mostra sulla Tre Valli, allestita a Varese in sala Veratti, per celebrare un secolo di storia del ciclismo. Tra le edizioni più antiche, anche la  foto del primo classificato nel 1923, Filippo Brusatori, nato a Lonate Pozzolo classe 1900, un’immagine sulla pagina sportiva dell’epoca ed alcune istantanee su un album, sconosciute anche alla famiglia, oggi residente a Legnano.
In quegli anni alcune gare venivano organizzate dal Touring Club Italiano, che rilasciava apposito tesserino e spesso gli atleti partecipavano individualmente. Un ciclismo pionieristico: immensa fatica e niente sponsor.

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Oltre al primato della Tre Valli, conquistata con 2’05” di distacco, Filippo ha vinto due edizioni della Targa d’oro città di Legnano nel 1922 e nel 1923. Venne convocato per i Campionati del mondo dilettanti di Zurigo, vinti da Libero Ferrario, nel 1923. (notizia confermata e reperibile su Claudio Gregori – Marco Pastonesi, l’Italia che vola, Ediciclo editore 2022)

La Svizzera è un paese estero, allora non ci si muoveva come adesso con la sola carta d’identità. Per recarvisi occorreva il passaporto. Questi documenti sono stati conservati dai discendenti. Il primo del 1924, esterno stampato ad eleganti caratteri liberty con motto latino “Vi et mente”, reca all’interno, oltre ai dati, come informazione per le dogane, marca, numero e peso della bicicletta.
Il secondo del Regno d Italia, presenta un visto speciale per soggiornare in Svizzera allo scopo di partecipare a corse ciclistiche. Sembra passato un secolo!

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Pubblicato il 04 Novembre 2022
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