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L’edicola mobile funziona e i giornali li trovate sull’Apecar

Dall'idea di tre ragazzi è nato il progetto L'edicola, cultura in movimento che porta i prodotti editoriali in giro per Varese. Una idea a cui hanno subito aderito Prealpina, Ghezzi Moto e Family care, uniti dal desiderio di un servizio ai cittadini

Generico 09 Jan 2023

L’edicola mobile funziona. Il progetto lanciato da tre ragazzi  un anno e mezzo fa con l’appoggio della Prealpina, di Family care e altri sponsor è cresciuto e si è allargato anche alla città di Busto Arsizio.

Allora avevamo intervistato uno dei fondatori, Davide Sperolini e ci aveva raccontato cosa avrebbero fatto. Era un’idea coraggiosa che nasceva dall’amore per l’informazione e la cultura. In un’epoca in cui non passa settimana che non si scopra un’edicola che chiude, alcuni giovani hanno scommesso su un progetto che aveva riscosso subito l’attenzione da parte dello storico quotidiano del Varesotto e anche di alcuni imprenditori.

Oggi in piazza Monte Grappa c’era Andrea che ha preferito non farsi fotografare, ma che era ben contento di raccontare che il progetto cammina e cresce. Dai due punti storici di distribuzione, al mattino presto in centro e poi in piazza Libertà a Varese per ritornare poi nel “salotto” della città, l’apecar ha raddoppiato la presenza con un team che lavora su Busto Arsizio.

Generico 09 Jan 2023

“Le persone si affezionano al servizio e tornano. Siamo diventati un punto di riferimento anche perché oltre ai classici quotidiani, vendiamo riviste di settore e di qualità. Così chi ci conosce apprezza quello che facciamo e si serve da noi”.

L’idea di questo servizio era nata osservando un progetto milanese e riportandolo poi a Varese. Da quella fase i ragazzi sono passati all’opera costituendo una società che si chiama L’edicola cultura in movimento e possono vendere solo prodotti editoriali. Da un punto di vista legale possono fermarsi con il loro mezzo solo dove la sosta è autorizzata.

L’Apercar – scrivevamo allora – è uno dei simboli del nostro Paese. La Piaggio è un’azienda storica riconoscibile in tutto il mondo. Non è solo la Vespa, prodotto di punta, ma è stata anche la produttrice di questi mezzi legati al lavoro e all’operosità. Ancora oggi in tanti piccoli centri l’attività ambulante di carattere agricolo si svolge grazie all’Apecar. Questi ragazzi stanno mettendo insieme tradizione e innovazione con un messaggio di speranza che vuole tessere relazioni per aumentare il benessere delle persone. È molto più di quello che trasportano nei loro cassetti, cassoni, banconi. E non a caso hanno chiamato la loro impresa Edicola, cultura in movimento. Ed è un bel segnale che quelle tre aziende, con interessi ben differenziati, abbiano creduto nella voglia di intraprendere dei ragazzi ventenni.

Rosario Rasizza, Ceo di Openjobmetis e di Family Care Srl, Agenzia per il Lavoro specializzata in assistenza domiciliare ha comunicato subito con il proprio account Twitter rilanciando anche quanto scritto da Prealpina. «Siamo molto orgogliosi di aver sostenuto questa iniziativa di promozione culturale, che agevola la città di Varese un’edicola è sempre una portatrice sana di informazione, incontro, condivisione. Come Family Care, in particolare, ci piace pensare che questo originale servizio possa favorire anche le persone più anziane e rendere loro più agevole l’acquisto di un quotidiano, di un libro o di una rivista, pane per la nostra mente».

Per lo storico quotidiano di via Tamagno si è impegnata la penna di Luigi Crespi sulle colonne dell’edizione di domenica.

Edicola mobile

La foto è presa dalla Prealpina di domenica e ritrae diversi protagonisti del giornale, il direttore, l’editrice.

“Per dirla con le parole dell’allora direttore di Prealpina Daniele Bellasio, «se c’è un paradosso utile di quest’anno pandemico che è stato così carico di sofferenze, è che la situazione ci ha fatto riscoprire quanto siano preziose alcune consuetudini: dopo tanti monitor e computer, l’idea di andare a fare una passeggiata per comperare un giornale di carta, cosa che prima ci sembrava anche un’abitudine un po’ stanca, ecco che torna a essere una cosa allegra». Finalmente la gente esce, si riprende i suoi spazi e riscopre il piacere di abitudini che tutti prima del Covid davano per scontate, come appunto sfogliare un quotidiano o bersi un caffè al bar. Varese riparte dalle cose semplici, badando alla sostanza. E non a caso lo fa con un’Ape”.

Per noi che restiamo prevalentemente digitali resta il piacere di vedere tanto entusiasmo e la volontà di andare incontro a un servizio alla comunità. Questo fa onore a tutti i protagonisti che si sono messi insieme per far camminare non solo le idee dei ragazzi, l’Apecar, che comunque di carburante ne avrà sempre bisogno, ma anche la cultura. Di questi tempi non è poco.

Pubblicato il 15 Gennaio 2023
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