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Coop e Comune ai ferri corti e in via Biancardi regna il degrado

Bottiglie di alcolici e sacchi di plastica fanno da cornice al parcheggio di fianco alla nuova Coop e la gestione non è chiara

parcheggio comunale via biancardi busto arsizio

Bottiglie di alcolici e sacchi di plastica fanno da cornice al parcheggio per i dipendenti comunali di fianco alla nuova Coop. Si tratta dell’area che si affaccia su via Biancardi, a lato del nuovo e moderno supermercato (la Coop di viale Duca D’Aosta), che, nonostante il rifacimento della zona un anno fa, è in una situazione di degrado anche a causa delle lungaggini che bloccano il progetto di rilancio dell’ex-calzaturificio Borri.

La realizzazione del supermercato adiacente è stata accompagnata da non poche polemiche perchè considerato fuori contesto sul viale e per le difficoltà urbanistiche che si sono susseguite con la realizzazione della rotonda e della viabilità in tutta l’area. Oggi il problema della viabilità è risolto ma resta tutta l’area dell’ex-calzaturificio, di cui il parcheggio fa parte, ancora da riqualificare con tutto il suo portato di disagi. Tra questi anche il degrado piccolo e grande causato da incivili che abbandonano rifiuti

Le problematiche sono state evidenziate da Luca Amoruso, imprenditore di Olgiate Olona, attraverso una video-denuncia inviata alla redazioned ei giornali locali, dove si vede la mancata cura e sicurezza del parcheggio.

Due fogli posizionati da Agesp davanti al cancello di via Biancardi limitano il passaggio: “Accesso consentito unicamente ai mezzi autorizzati e provvisti di contrassegno”. Si potrebbe sottolineare, come ha fatto notare l’imprenditore Amoruso, l’assenza di macchinetta automatica per avere il “contrassegno”, ma come spiega Alessandro Della Marra, amministratore unico di Agesp Attività Strumentali, «si tratta di un parcheggio del Comune, destinato solamente ai dipendenti comunali». Pertanto non è necessaria nessuna regolamentazione, fuorché la correttezza, di coloro che non sono dipendenti del comune, nel non approfittare dell’area aperta e senza barriere.

Resta comunque il disagio, che si potrebbe assoggettare alla mancata messa in sicurezza, del degrado dimostrato dalla varia immondizia e dalle diverse bottiglie di birra, sparse tra l’ingresso e i lati erbosi, che fanno del sito un luogo di ritrovo non raccomandabile.

Una soluzione si potrà avere quando la sovrintendenza darà il via libera al progetto che l’amministrazione comunale intende realizzare nell’area. Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Antonelli ha spiegato che questo parere, tanto atteso, arriverà a breve ma non si bene quando. A quel punto l’impresa potrà intervenire per ridare dignità ad un luogo che fa parte della storia della città e che rischia di diventare un ricettacolo di degrado urbano nel cuore di Busto.

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Pubblicato il 20 Settembre 2019
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