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Il raduno delle sezioni del Cai al Devero

La "conferenza 7 Laghi", che riunisce tutti i gruppi del Varesotto, sarà ospitata al Rifugio Castiglioni della sezione di Gallarate. Giornata di sensibilizzazione anche sui nuovi, contestati progetti di impianti di risalita

Val d'Ossola Formazza

Le sezioni del Cai si ritrovano sui monti dell’Ossola. Appuntamento annuale, quello del raduno della “conferenza 7 laghi”, che riunisce appunto tutte le sezioni del Varesotto.

Quest’anno la meta è l’Ossola e nello specifico uno dei luoghi più amati, l’Alpe Devero, storicamente frequentata da decenni. “Padrona di casa”, la sezione Cai di Gallarate che aprirà le porte del rifugio Enrico Castiglioni. La “chiamata” è per tutte le sezioni attive in provincia, che sono molte: Varese, Gallarate, Busto Arsizio, ma anche Saronno, Carnago, Castellanza, Besozzo, Gavirate, Gazzada Schianno, Germignaga, Gorla Minore, Laveno Mombello, Luino, Malnate, Olgiate Olona, Somma Lombardo.

Quest’anno si aggiungerà anche una iniziativa ulteriore: Roberto Andrighetto e Paolo Sonvico, esperti della commissione Tutela Ambientale Montano Lombardia, accompagneranno fino al Monte Cazzola, a 2330 metri. È un modo per sensibilizzare i partecipanti sul discusso progetto di nuovi impianti di risalita meccanici che collegheranno San Domenico, l’Alpe Ciamporino e – appunto – l’Alpe Devero.

Val d'Ossola Formazza

L’allora rifugio Città di Gallarate nel 1948

Per tutti, in ogni caso, c’è il momento conviviale di incontro tra sezioni, al Castiglioni, struttura storica in pietra che racconta 70 anni e più di frequentazione della montagna: aperto nel 1946 dalla sezione Cai sfruttando un edificio del 1936 già caserma della Finanza, il rifugio fu poi lasciato per alcuni anni dai gallaratesi (per altro edificio non lontano) e riscoperto più tardi, con l’intitolazione nel 1965 a Enrico Castiglioni, alpinista morto a 24 anni sul Poncione di Ganna, nel 1958.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 13 Settembre 2019
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