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La Lanca di Bernate Ticino: gioiello naturalistico in pieno parco del Ticino

Situata tra i boschi di Bernate, con sentieri che portano fino a Sesto Calende, la Lanca è un patrimonio naturalistico da tutelare e rilanciare

Besnate Ticino generiche

Una distesa d’acqua sul lato boschivo, silenzio e pace: questo è il panorama della Lanca di Bernate Ticino che si apre alla vista di chi passeggia nel bosco del Parco del Ticino.  «La Lanca prende il nome dal termine che indica la rientranza del fiume Ticino», racconta l’esperto naturalistico e fotografo Angelo Cimolato, «e fa parte di un percorso ad anello dove il fiume, grazie ai suoi mutamenti continui, è diventato l’habitat ideale per l’insediamento di numerose specie vegetali ed animali». Alcuni gioiellini nascosti nel bosco e vicini alla Lanca sono il ponte tibetano ed il calendario celtico. Quest’ultimo è un momento in ricordo della storia più antica del luogo, in cui sono stati piantati gli alberi sacri secondo la credenza celtica. Ora, nei dintorni, c’è un’area pic nic ormai in disuso: questa, come altre aree del parco intorno alla Lanca, spiega Cimolato, andrebbe maggiormente sorvegliata e curata dall’ente Parco del Ticino: «Sarebbe bello se il Parco del Ticino sistemasse l’area così da avere nuovamente un luogo di riposo per chi è di passaggio – escursionisti, viandanti o pellegrini della Via Francisca del Lucumagno – che meglio potrebbero apprezzare le energie positive della natura circostante».

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Anche il Ticino, come molti altri beni naturali, sta risentendo degli effetti del Climate change: «Il Ticino è tra i fiumi più importanti d’Italia e con più portata d’acqua. Ha ancora un suo ampio letto e permette l’irrigazione di tanti campi, però i ghiacciai si stanno esaurendo e siamo di fronte ad un reale problema ambientale».

Cimolato è forse il bernatese che vive più a contatto con la Lanca ed i suoi piccoli abitanti: spesso compie giri solitari in canoa sul Ticino contorniato dal silenzio interrotto solamente dai rumori delle piccole onde che si infrangono sulla sua imbarcazione. Ogni tanto gli fanno compagnia i cigni, abitanti del Ticino «che sono venuti giù dal Lago Maggiore qualche decennio fa, ma ormai questo fiume è casa loro: io mi prendo cura di loro e cerco sempre di preservare il nido dei cigni con le uova; tutti loro sono figli miei, come mi piace definirli».

Ma non viene proprio nessun altro? «Anni fa portavo le scolaresche in gita in canoa. Di bernatesi ne vengono pochi durante il week end, forse preferiscono andare in posti più lontani: d’altronde, come dice il detto, l’erba del vicino è sempre più verde». Chiunque venga, però, – e Cimolato lo sottolinea – deve avere il massimo rispetto della Lanca, lasciandola come l’ha trovata.

Si tratta di un punto d’interesse turistico visitabile in tutte le stagioni, che attira principalmente ciclisti, escursionisti e nudisti. «Io, però, preferisco venire qui quando fa più freddo e c’è la nebbiolina, l’atmosfera è bellissima», svela l’esperto.

 

 

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 21 Settembre 2019
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