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Ravo “ingentilisce” il Sempione a Somma Lombardo

L'artista riprodurrà su un muro in via Milano un'opera conservata al castello Visconti di San Vito, che lancia un messaggio a tutta la città

Andrea Ravo Mattoni, il Caravaggio realizzato in Sicilia

Un grande murale, per  ingentilire così il paesaggio urbano del Sempione, dentro all’abitato di Somma Lombardo. Lo realizzerà Ravo Mattoni, esponente dell’aerosol art famoso per le sue riproduzioni di quadri classici (nella foto: Ravo impegnato in un intervento in Sicilia).

Il progetto è stato approvato dall’amministrazione comunale lunedì, come possibile, prima opera di un ciclo da realizzare nella città. L’artista ormai celebre in tutta Italia «non riprodurrà in questo caso opere famose, ma autori e opere legate a Somma Lombardo», spiega il sindaco Stefano Bellaria. «Nei giorni scorsi abbiamo visitato il Castello Visconti di San Vito e l’artista ha individuato affreschi e quadri interessanti conservati nell’antico maniero».

La scelta alla fine è caduta sul dipinto “La Carità”, di ignoto bolognese del Seicento. Nel quadro la carità è rappresentata come «una regina con due corone che dispensa aiuti alle persone difficoltà». La scelta di riprodurre quest’opera è anche simbolica, per lanciare «il messaggio di una comunità attiva, accogliente, che sa farsi carico delle persone in difficoltà», contro l’individualismo che sembra caratterizzare questi tempi.
Il dipinto verrà riprodotto sul muro cieco della casa al civico 17 di via Milano (poco distante dal castello), ben visibile a chi percorre il Sempione venendo da Vergiate e diretto verso Gallarate.

Somma Lombardo generiche

L’opera sarà inaugurata il 14 settembre alle 17.30, di fatto segnando l’avvio della 31esima edizione della Fiera del Castello. Ma nelle idee dell’amministrazione non rimarrà isolata: «L’idea futura è, se l’opera piacerà ai sommesi, di realizzarne altre in altri quartieri, nelle frazioni o a Mezzana» conclude Bellaria.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 03 Settembre 2019
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