Museo archeologico di Arsago, al via i restauri
Il comune di Arsago Seprio ha partecipato al bando di Regione Lombardia per due lotti di restauri
Il museo archeologico di Arsago Seprio sarà presto arricchito di nuovi reperti. Il comune ha partecipato al bando di Regione Lombardia per il restauro di due lotti, che presto potranno essere esposti.
«Il primo lotto è già stato restaurato e ci è già stato restituito dalla sovrintendenza», afferma l’assessore alla cultura Mirco Garzonio, che sta monitorando l’avanzamento dei lavori. «Il secondo riguarda una tomba alla cappuccina che, in questo momento, è in fase di restauro».
La partecipazione al bando era già partita durante la precedente amministrazione, a guida Claudio Montagnoli. «Il primo lotto di restauri – spiega l’ex vicesindaco Martino Rosso – è composto da una serie di patere, piatti o scodelle di epoca romana. Su queste sono stati interventi di ridesione della superficie: in quel periodo andava di moda la vernice nera, composto dalla patina di argilla ricca di ferro. Il nero delle patere è quindi la parte ferrosa dell’argilla, che nel tempo ha formato delle bolle e si è lentamente staccato. Questo lavoro di riadesione è particolarmente delicato poiché sul retro di questi piatti sono presenti i nomi, di origine celtica, che vanno conservati».
Il secondo lotto, come detto, è una tomba alla cappuccina, scoperta a Somma Lombardo e risalente al 4 secolo dopo Cristo. «La parte da restaurare – continua Rosso – è il tegolone che copre la tomba, all’interno della quale si trovava il defunto e il corredo. Di tombe alla cappuccina ne sono state ritrovate negli anni, ma questa è in ottime condizioni: c’è ancora il corredo, anche se andrebbe restaurato, e il vasellame, che veniva portato al momento della sepoltura».
Il museo archeologico di Arsago ha sempre incentivato gli studi sui propri reperti; questi nuovi ritrovamenti rappresenteranno un pregio in più per il museo. Inoltre, la tomba alla cappuccina permetterebbe al museo arsaghese di consolidare il ruolo di museo di tutta la provincia: «La tomba riscoperta – spiega l’ex vicesindaco – è proveniente da Somma Lombardo; i reperti del nostro museo arrivano da Casorate, Besnate, e da tutto il territorio circostante».
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