Le fiamme divorano le gioeubie di Busto, tradizione rispettata
Oltre un migliaio di persone si sono radunate attorno al fuoco e poi tutti in piazza San Giovanni a mangiare risotto e luganega. Dimenticata in Santa Maria la gioeubia dei commercianti del centro

Oltre un migliaio di persone, moltissimi bambini, si sono radunati in piazzale Einaudi per ammirare le gioeubie bruciare (foto Riccardo Lombardini). Anche quest’anno il rito del falò dei fantocci con tutto il loro carico di paure e di speranze, si è consumato in un piazzale che per il resto dell’anno è solo un parcheggio ma che l’ultimo giovedì di gennaio si anima, si scalda e vive.
Ad accendere i fantocci c’era, come sempre, il sindaco Emanuele Antonelli, gli assessori Giorgio Mariani, Laura Rogora, Manuela Maffioli e l’eurodeputata Isabella Tovaglieri. Una dietro l’altra le gioeubie hanno illuminato la sera e poi si sono ridotte in cenere. Lapilli verso l’alto e tanti buoni auspici per il 2020.
Solo una gioeubia si è salvata dalle fiamme, quella del comitato dei commercianti del centro, non si sa se dimenticata dagli addetti della Protezione Civile in piazza Santa Maria. Fatto sta che è rimasta lì, da sola, a presidiare la piazza del santuario mariano ormai svuotata.
Dopo il rito del fuoco quello del cibo, con sindaco e assessori a servire le porzioni di risotto e luganega a centinaia di cittadini in coda in piazza San Giovanni.
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