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La compagnia Air Italy, che ha il suo hub a Malpensa, è stata messa in liquidazione

La decisione durante l'assemblea straordinaria dei soci. Sono milleduecento i dipendenti tra Sardegna e Malpensa. Voli garantiti sino al 25 febbraio. Qatar: "Eravamo pronti a fare la nostra parte"

Volo Air Italy Malpensa-Bangkok

Gli azionisti di Air Italy, Alisarda e Qatar Airways attraverso AQA Holding, a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato hanno deciso all’unanimità di mettere la società Air Italy in liquidazione in bonis, cioè con il ripiano dei debiti.

In questa fase Air Italy lavorerà per ridurre al minimo il disagio per i passeggeri: i voli sino al 25 febbraio saranno operati agli orari e nei giorni previsti da altri vettori, mentre i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente.

Già rivelatasi grave settimana scorsa, oggi la svolta della crisi della compagnia aerea Air Italy, nata tre anni fa dalla “vecchia” Meridiana e legata sempre più al suo hub di Malpensa, oltre che alla base storica di Olbia.

la decisione annunciata durante l’assemblea straordinaria dei soci. Le voci erano già circolate e mai smentite dal vettore,  a fronte di 200 milioni di passivo nel 2019 e oltre 160 nell’anno precedente.

L’opzione della liquidazione della compagnia – che ha 1200 dipendenti tra Sardegna e Malpensa – ha messo in allarmeanche la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli: «Non è accettabile la decisione di liquidare un’azienda di tali dimensioni senza informare prima il governo e senza valutare seriamente eventuali alternative. Pertanto mi aspetto che Air Italy sospenda la deliberazione fino all’incontro che possiamo già calendarizzare a partire dalle prossime ore».

La compagnia è nata nel febbraio 2017 con l’ingresso nella vecchia Meridiana di Qatar Airways, che aveva presentato un piano ambizioso, facendo di Milano Malpensa la nuova base e puntando a creare un vero hub (con un sostegno anche esplicito da parte del gestore aeroportuale).

Prospettive diverse sembravano emergere anche tra i due soci, da un lato l’Aga Khan e dall’altro Qatar Airways, il nuovo socio entrato appunto nel 2017.
Nel pomeriggio il vettore qatariota ha inviato una nota per dire che il gruppo “ha sempre ribadito il suo impegno, come azionista di minoranza, nel continuare a investire nell’azienda per creare valore per l’Italia e i viaggiatori e supportare Air Italy e i suoi dipendenti […] così come per le comunità locali e le altre parti interessate. Per questo motivo, Qatar Airways era pronta, ancora una volta, a fare la propria parte nel sostenere il rilancio e la crescita della compagnia aerea, ma ciò sarebbe stato possibile esclusivamente solo con l’impegno di tutti gli azionisti“. Lasciando intendere che la responsabilità della decisione di gettare la spugna stia nell’altro socio.

Un nodo problematico è stato anche quello della disponibilità di aerei con cui operare: lo stop ai B737 Max a livello mondiale ha avuto come conseguenza anche la messa a terra dei velivoli Air Italy, ma soprattutto ha cambiato completamente il mercato del leasing, mettendo sotto pressione le compagnie. Questo potrebbe aver influito sui piani di Air Italy, che puntava ad un servizio di alto livello con aerei nuovissimi: la compagnia non ha tenuto fede al programma ambizioso e ha cancellato alcune delle tratte che aveva aperto o annunciato.

Pubblicato il 11 Febbraio 2020
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