All’Olga Fiorini l’eleganza è un diritto per tutti
Il progetto nasce con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi rispetto al tema dell’inclusione sociale della persona con disabilità, per affermare il diritto ad esprimersi attraverso la cura di sé, lo stile e la scelta dei capi da indossare

La classe 3^ Tecnico Moda dell’Istituto Acof Olga Fiorini di Busto Arsizio ha accolto con entusiasmo il progetto “Diritto all’eleganza”, promosso da UILDM- Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare- sul tema della moda inclusiva (la foto si riferisce a qualche settimana fa, ora le attività proseguono con la didattica a distanza, ndr).
Gli studenti stanno realizzando, infatti, due abiti per persone affette da disabilità motorie che sfileranno insieme a quelli di altre scuole alla fine dell’anno scolastico. Il progetto nasce con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi rispetto al tema dell’inclusione sociale della persona con disabilità, per affermare il suo diritto ad esprimere sé stessa attraverso la cura di sé, lo stile e la scelta dei capi da indossare. Ancora oggi infatti, nonostante l’abbigliamento rappresenti uno dei tasselli fondamentali nella costruzione dell’identità sociale e culturale di ognuno, le persone con disabilità faticano a trovare abiti alla moda perché è carente l’offerta di capi eleganti e su misura.
Molto spesso, quando c’è una disabilità si sacrifica l’eleganza in nome della comodità: questo proprio perché la disabilità diviene elemento preponderante, che assume caratteristiche principalmente legate alla dimensione medico-riabilitativa della persona vista come bisognosa di cure, piuttosto che come persona con una propria vita e scelte personali. Questo è ciò che Rosalia Chendi, presidente UILDM Sezione di Varese, ha spiegato alla classe attraverso alcuni incontri preliminari di sensibilizzazione sul tema, oltre a presentare la realtà dell’associazione e l’idea di una moda accessibile.
Con questi obiettivi il progetto ha visto gli studenti disegnare degli abiti (che saranno poi realizzati a scuola) in base alle esigenze di vestibilità di persone in carrozzina, modificati nel taglio e in accorgimenti quali cerniere e bottoni per facilitare al massimo chi li indossa e consentire la totale autonomia anche a chi ha limitazioni di movimento.
«La scuola ha il dovere di sensibilizzare le giovani generazioni a riconoscere le esigenze e le necessità delle persone diversamente abili, andando incontro alle loro necessità, stimolando un legame tra il mondo della moda e il mondo della disabilità -spiega Giovanna Logozzi, la coordinatrice di indirizzo Tecnico Moda, nonché promotrice dell’iniziativa-. Per questo motivo abbiamo accolto con piacere il progetto di UILDM, un’occasione anche per promuovere una sinergia tra il mondo associativo e quello dell’istruzione professionale dei giovani stimolando l’abbattimento delle barriere culturali».
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