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“Scelgo il Territorio” piace sempre di più. Tra gli utenti spiccano i giovani

L'iniziativa che promuove la consegna a domicilio dei prodotti di tante piccole aziende locali continua a incontrare favori. Oltre un quarto degli utenti ha meno di 24 anni. E le grandi imprese come Chicco d'Oro e Openjobmetis diventano partner

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L’attività di “Scelgo il Territorio, Aiuto il Territorio”, nata per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e per permettere a numerose attività locali di procedere con le consegne domiciliari, si conferma conosciuta e apprezzata un po’ in tutta la provincia. Un successo dovuto alla qualità dei prodotti trattati, all’ attenzione alle realtà della zona, all’aiuto sociale e alla beneficenza.

Tante le imprese – la maggior parte di piccole dimensioni – coinvolte: dalle rivendite di alimentari alle aziende agricole, dagli apicoltori alle gelaterie passando per macellai, fruttivendoli, vivaisti e via discorrendo. Una rete economica emersa grazie alla “vetrina” offerta dal sito ufficiale (http://www.scelgoilterritorio.it) che permette un contatto diretto tra produttore e consumatore e che in due settimane è stato raggiunto da circa 81mila utenti unici per quasi 800mila pagine viste.

Il target degli utenti appare variegato: più di un quarto di essi sono molto giovani, tra i 18 e i 24 anni (27,5%) mentre la fascia più attiva è quella tra i 25 e i 34 anni con il 33,5%; a scendere le fasce seguenti con il 15,5% che appartiene al gruppo tra i 35 e i 44 anni e il 12,5% a quello 45-54. La richiesta da parte dei consumatori è tale da aver reso necessario, da parte di molti esercenti e produttori, di ampliare il servizio di logistica interna e di consegne per soddisfare la domanda.

I coordinatori del progetto hanno, nel frattempo, raccolto alcune testimonianze tra i produttori aderenti al servizio. Eccole.

Saverio, titolare del “Frutteto Dell’Ova” di Varese – «Abbiamo incrementato le nostre vendite di un 20%, ampliando il raggio di consegna tradizionale e dando vita a nuovi legami. La scelta di aderire è stato un “bel” segno destino. Avevamo appena deciso di chiudere l’attività per rispondere alle nuove direttive e proprio in quel momento abbiamo ricevuto via mail la presentazione del progetto. Non ci siamo tirati indietro, guidati da valori umani e non solo commerciali. Prima di tutto vogliamo essere di aiuto alle persone: per questo facciamo anche dei piccoli servizi e rispondiamo anche a piccole ordinazioni. In questo momento ordinate le nostre fragole, è proprio il periodo migliore».

Chiara, della “Azienda Agricola Bertolotti Pierluigi” di Sumirago – «Abbiamo avuto un buon riscontro, specialmente dalla zona di Besnate, Jerago e Castronno: abbiamo dato vita a dei nuovi legami e mantenuto attivi quelli con la nostra clientela tradizionale. Alcuni clienti ci hanno già contattato una seconda volta. Aver introdotto la consegna a domicilio nel nostro lavoro è stata una novità, ma siamo felici di avere aderito al progetto che ci sta permettendo di rimanere attivi in questo periodo difficile e di andare incontro alle persone. Se dovessimo suggerire un prodotto? La carne di Vitellone o il capretto».

David, titolare de “La Pineta” di Germignaga – «È una bellissima iniziativa, il riscontro c’è: abbiamo inserito nel nostro metodo lavorativo la consegna a domicilio, ma la fatica è ripagata. Ci arrivano tante richieste e domande e la maggior parte si trasformano in veri e propri ordini. Stiamo anche servendo nuovi paesi che prima non rientravano nel nostro business. Cercavamo un’iniziativa nuova che ci potesse permettere di continuare a lavorare e “Scelgo il territorio” si sta dimostrando davvero utile. Un nostro prodotto? Capretto e agnello, perfetti per la Pasqua».

Il progetto è stato ideato dal consigliere regionale Emanuele Monti e dal sindaco di Casciago Mirko Reto ed è stato subito supportato da una serie di aziende: Consel, Monkey Trip e Yop ne hanno consentito la realizzazione, Elmec e Forbar hanno supportato lo start up del progetto e a esse si sono aggiunti altri marchi del calibro di Openjobmetis e Chicco d’Oro. Anche VareseNews fa parte del team in qualità di media-partner.

A proposito di Chicco d’Oro Italia va sottolineato l’intervento del direttore commerciale Giancarlo Samaritani: «La torrefazione Caffè Chicco d’Oro, nata nel Canton Ticino dove tuttora ha la propria sede, sente una particolare vicinanza in questo momento al territorio italiano, così prossimo alle sedi aziendali. Molti nostri collaboratori, come partner commerciali, provengono dalle zone di Varese e non ci sentivamo in questo momento di estraniarci dalla realtà che sta colpendo l’Italia, come la Svizzera, come il resto del mondo. Con il nostro contributo al progetto, speriamo di supportare così tutte quelle realtà e quei cittadini che, ogni giorno, con lo sforzo dei singoli, fanno grande il Paese e tengono viva la voglia di riscatto della Lombardia».

Dal canto suo, l’amministratore delegato di Openjobmetis Rosario Rasizza, spiega: «Siamo orgogliosi di essere sponsor di questo lodevole progetto. Sentirsi una comunità e fare gioco di squadra in un momento difficile come quello che stiamo vivendo è fondamentale. Come fondamentale è continuare a garantire il sostegno di tutti noi ai produttori locali di Regione Lombardia, contribuendo a diffondere la cultura della produzione a “chilometro zero” e a rispondere in modo puntuale anche alle direttive del Governo che chiede a noi cittadini di contrastare il Covid-19 restando il più possibile nelle nostre abitazioni. Questa iniziativa ha in sé anche un alto valore sociale che tengo molto a ricordare e sottolineare: il 10% degli incassi infatti è destinato agli ospedali della Regione e quindi a supportare tutto l’impegno che ogni giorno il personale sanitario, impegnato in prima linea, mette in campo per contrastare questo nemico subdolo e invisibile».

Pubblicato il 08 Aprile 2020
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