Giovedì apre Caravanseraj, il chiosco del parco Comerio
Gestito dall'associazione BB3.0 sarà aperto tutti i giorni dalle 8 alle 22 e farà da punto ristoro all'interno di un'area verde dedicata al relax

Aprirà giovedì 9 luglio il chiosco del parco Comerio di Busto Arsizio, gestito dall’associazione BB 3.0 che dal 2018 si occupa dell’area verde comunale di via Magenta, a seguito all’aggiudicazione di un bando indetto da Agesp. Il chioschetto all’interno del parco, rimasto chiuso per alcuni anni, sarà aperto dalle 10 alle 22 mentre l’orario normale sarà dalle 8 alle 22, tutti i giorni. L’inaugurazione ufficiale, invece, si terrà sabato 11 luglio alle 11,00 alla presenza delle istituzioni e dei vertici di Agesp.
Il bar si chiamerà Caravanseraj e servirà colazioni, pranzi e aperitivi ma sarà, insieme al grande parco che lo contorna, soprattutto un luogo di relax. A spiegare il nome è il legale rappresentante dell’associazione, Matteo Sabba già presidente del Duc:«Il nome prende spunto dal significato originale della parola Caravanserraglio e cioè “stazione” di sosta dei viaggiatori a cavallo nell’antica Persia – spiega Sabba che precisa subito – non sarà un luogo dove poter far casino. Il parco Comerio è un polmone verde, forse il più bello di Busto. Già da un paio d’anni ci occupiamo della manutenzione con la massima cura per l’area verde e per il laghetto, tornato blu grazie ad un particolare antialghe. Ora è il momento di attivare anche la parte commerciale che permette all’associazione di sostenersi e sostenere dei miglioramenti che intendiamo fare. Per ora sarà impiegato personale volontario che, però, ha il pregio di lavorare già nell’ambito della ristorazione, chi come cuoco e chi come cameriere».

Sabba, ultimamente molto attivo su più fronti e storicamente collocato politicamente, chiarisce anche questo aspetto: «L’associazione non ha alcun obiettivo politico ma solo ed esclusivamente sociale. L’obiettivo di BB3.0 è quello di fare da corpo intermedio tra cittadini e istituzioni. Abbiamo intenzione di organizzare corsi, favorire la socialità tra le persone e renderci utili migliorando la fruibilità dell’area. Quest’estate, anche per le normative stringenti anti-contagio, non riusciremo ad avere un programma di eventi ma siamo al lavoro per un programma invernale e natalizio che si ispiri agli anni belli in cui il centro delle feste era il Museo del Tessile».
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