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Cavaria celebra virtualmente la festa di San Martino, nel segno della condivisione

La ricorenza di San Martino è una tradizione recente, nata nel 2006 e incentrata sul gesto del taglio del mantello: la Pro Loco ha dovuto rinviarla ma vuole dare un messaggio di attenzione comunitaria

Festa San Martino Cavaria con Premezzo

Un san Martino “virtuale”, senza sfilata storica e senza momenti insieme, ma tirando fuori dai cassetti i ricordi dele edizioni del passato e condividendo ricette, disegni, poesie. La Pro Loco di Cavaria con Premezzo ha deciso di mantenere fede così a questa tradizione recente ma molto sentita in paese.

L’idea è venuta alla vigilia della data in cui normalmente si celebrava, in altri anni, la festa, vale a dire la seconda domenica di novembre.
«Il giorno liturgico di San Martino – ha spiegato il presidente della Pro Loco Matteo Pistoletti  è l’11 novembre, la seconda di novembre è l’8: quindi vi chiediamo di riempire lo spazio tra l’8 e l’11 novembre con foto, ricordo dei San Martino passati, foto e disegni sul taglio del mantello, sul tema della condivisione. Ma anche ricette»

La festa di San Martino è una tradizione recente, nata nel 2004 da un’idea di una delle volontarie della Pro Loco, Maria Morello: un omaggio all’autunno, prendendo come riferimento la data simbolo di San Martino (il tempo in cui si fermavano i lavori agricoli e in cui si tenevano i traslochi da una cascina a un altra, per chi non rinnovava i contratti d’affitto).

E nella festa di Cavaria con Premezzo centrale è la figura di San Martino di Tours: soldato imperiale in Pannonia, divenuto cristiano dopo aver vissuto una esperienza di condivisione, dividendo in due il suo mantello per offrirne metà a un mendicante seminudo ed esposto al freddo della pianura pannonica (odierna Ungheria).

Fiera di San Martino Cavaria con Premezzo

E “condivisione” è proprio la parola chiave anche di questa edizione virtuale, «attendendo di poter fare la festa nel 2021». L’invito è appunto a condividere sulla pagina facebook Pro Loco di Cavaria con Premezzo ricordi, ma anche molto altro. Al centro c’è comunque la voglia di valorizzare il momento divenuto già tradizionale, con il corteo storico e il momento in cui Martino soldato divide il mantello, entra in chiesa e ne esce in vesti da vescovo (importante, negli scorsi anni, è stata anche la collaborazione con la parrocchia di Premezzo e la Pro Loco di Albizzate; foto di apertura del primo corteo, 2006).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 06 Novembre 2020
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