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Rasizza: “Piano triennale per Pallacanestro Varese. Openjobmetis e Scola ci saranno”

Chiamata alle armi da parte dell'ad dell'azienda di Gallarate: "Il mio tweet ha toccato le corde giuste: alcuni imprenditori ci seguiranno". La star argentina aiuterà la società

rosario rasizza

Openjobmetis spa resterà accanto a Pallacanestro Varese: lo ha promesso Rosario Rasizza, l’amministratore delegato della grande azienda di Gallarate, nel corso di una diretta su Instagram organizzata per “spiegare” i risvolti del famoso tweet che lo stesso Rasizza aveva scritto una decina di giorni fa. Una provocazione, di fatto (come avevamo anticipato su VareseNews la sera stessa del “tweet”) e anche una chiamata alle armi che Rasizza ha fatto nei confronti degli imprenditori della provincia, caldamente invitati a dare una mano alla società biancorossa.

Una chiamata che – spiega Rasizza – ha già dato i suoi frutti. «In questi dieci giorni alcuni imprenditori – uno in particolare – che non sono mai intervenuti nel basket, mi hanno contattato. A loro ho detto: sediamoci a un tavolo e parliamone, a condizione che non sia un impegno mordi e fuggi. Pensiamo a un orizzonte almeno triennale per fare risalire la Pallacanestro Varese nelle classifiche. La società ha bisogno di una pianificazione, come se si trattasse di una grande azienda: è assurdo avere come orizzonte il trovare i soldi per l’iscrizione, serve andare ben oltre».

E Rasizza non si è tirato indietro nel fare un nome e cognome molto pesanti: Luis Scola. «Giovedì scorso io e Marco Vittorelli lo abbiamo incontrato in via riservata, per due ore, al centro Beccaria e abbiamo condiviso con lui proprio un programma triennale per risalire la classifica. Non so se lui giocherà, però Scola si è innamorato di Varese, vive qui e manda i suoi figli a scuola in città. Lui dice che, in caso di un progetto credibile, ci metterà la faccia e anche altro». Una “certificazione” del prossimo ingresso del fuoriclasse argentino nei quadri sociali, in attesa che venga sciolto il nodo riguardo all’impegno agonistico («magari con minutaggi e ritmi ridotti, ma sarebbe importante anche per un segnale verso i giovani» aggiunge Rasizza).

Nel suo lungo intervento Rasizza, stimolato dal giornalista economico Manuel Follis, ha ricordato l’impegno di una serie di figure che da anni, accanto a Openjobmetis, sostengono la società spesso senza che all’esterno lo si sappia, ma ha anche insistito sulla presenza di tante aziende che potrebbero dare una mano: «Siamo in una delle province industriali più ricche d’Italia. Possibile che non si possa mettere in piedi una cordata di imprenditori capaci di tenere in piedi la società? Non può essere che Andrea Conti non dorma la notte pensando a dove prendere i soldi che servono per iscrivere la squadra o per pagare gli stipendi. Io e quelli come me, spesso, ci siamo sentiti dei bancomat».

Openjobmetis Varese - Allianz Trieste 73-79
Luis Scola con la maglia di Varese

Tra gli sviluppi futuri più interessanti c’è anche quello legato al palasport di Masnago per il quale è in arrivo un importante finanziamento regionale di 2 milioni. «Su questa partita c’è la firma di Marco Vittorelli, che da anni crede nella possibilità di far vivere l’impianto sette giorni alla settimana. Ha un grande parcheggio, è comodo, è facilmente raggiungibile: il palazzetto rinnovato sarà una grande risorsa».

Infine, Rasizza ha annunciato buone notizie anche dal nuovo decreto sostegni. «Secondo le informazioni che abbiamo, ogni società di pallacanestro potrà ricevere un finanziamento fino a 5 milioni da parte del credito sportivo, quindi con tassi e modalità più “gentili” rispetto al mercato. Sarebbero restituibili in 10 anni e credo che da domani mattina la società dovrà lavorare per capire come ottenere quei fondi e come utilizzarli. Vero che tutti potrebbero accedervi, ma intanto si potranno utilizzare per consolidare e migliorare un club che deve crescere. E in questo cammino dovrà pian piano tornare anche in Europa. D’altra parte – ha poi detto Rasizza – quando gli azionisti di Openjobmetis mi chiedono perché continuiamo a investire su Varese, io rispondo loro che questo è il brand cestistico che ha la storia più importante a livello internazionale».

Le prime reazioni, da parte di chi ha partecipato alla diretta, sono state senza dubbio positive per il discorso societario. Ora la palla torna nelle mani dello stesso Rasizza, dei dirigenti biancorossi, di Scola ma anche di quelle persone che si sono dette interessate a consolidare questo progetto a medio termine. Insomma, a chi potrà trasformare belle parole in fatti concreti e tinti di biancorosso. Buon lavoro.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 20 Maggio 2021
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