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“Il sindaco Cassani si è portato a casa un risultato grazie alla nostra responsabilità”

Margherita Silvestrini, a seguito dell'ultimo consiglio comunale prima delle elezioni (con molte assenze), ha ribadito l'impegno e la responsabilità delle opposizioni

gallarate generico

«Il consiglio comunale questa sera si è potuto tenere e ha raggiunto il numero legale grazie alla responsabilità delle opposizioni che, se fossero uscite dall’aula, non si sarebbe potuto svolgere», dichiara Margherita Silvestrini, consigliera comunale Pd e candidata sindaca di Gallarate, a seguito dell’ultima seduta (ieri, martedì 20 luglio) prima delle elezioni il prossimo autunno.

Erano assenti, tra i banchi della maggioranza, Stefano Deligios (Lega), Giuseppe Lorusso (Fratelli d’Italia) e Aldo Simeoni (Forza Italia); mentre all’opposizione mancavano Giovanni Pignataro (Pd), i due consiglieri di Città è vita Edoardo Guenzani e Danilo Barban, e Leonardo Martucci del gruppo misto. Inoltre, degli assessori c’erano solo Sandro Rech, Stefano Robiati e Andrea Zibetti.

“La responsabilità dell’opposizione”

«Contrariamente a quanto ci accusano, l’opposizione responsabilmente ha svolto il suo compito, mentre la maggioranza non ha saputo garantire la presenza adeguata di consiglieri per poter garantire il numero legale, anche in assenza della minoranza», ha continuato la consigliera dem. Che ha poi ribadito: «Il sindaco Cassani si è portato a casa un risultato grazie alla responsabilità delle opposizioni che lui sempre accusa di ostruzionismo e di opposizione becera, senza accorgersi invece che esercitiamo sempre responsabilmente il nostro ruolo, tanto che nel suo mandato molte sono le sue delibere che abbiamo sostenuto dando il nostro voto favorevole. Forse l’unico caso nella storia dei consigli comunali in cui le opposizioni appoggiano, sicuramente l’opposizione di centrodestra e della Lega nei cinque anni di amministrazione Guenzani si sono sempre opposti o astenuti. Non hanno mai sostenuto le delibere utili per la cittadinanza».

Sempre sul sindaco, Silvestrini ha affermato che Cassani «distoglie sempre l’attenzione dai contenuti per accusarci di comportamenti scorretti, che invece noi non abbiamo mai tenuto in questi cinque anni, e lo dimostrano stasera».

“Noi non abbiamo padroni”

Silvestrini, riferendosi poi alle scintille tra il gruppo Pd e Rocco Longobardi (Gallarate 9.9) ha ribadito: «Noi non abbiamo padroni. Esprimiamo il nostro pensiero in consiglio comunale nell’interesse di tutta la città e di coloro che ci hanno dato il mandato di rappresentanza».

Anch’egli all’opposizione, Longobardi ieri sera ha attaccato gli altri gruppi di minoranza mentre si discuteva sulla delibera del campo della Cedratese: «Da civico posso permettermi di dire esattamente quello che penso». «Longobardi – ha continuato Silvestrini – assumeva solo a sé stesso la libertà di poter scegliere in favore della città. Non è così».

Il campo della Cedratese

Silvestrini rimarca la rilevanza del voto delle minoranze anche sull’investimento di 230 milioni di euro per il campo della Cedratese: «La delibera è passata all’unanimità grazie al voto delle opposizioni, che hanno manifestato – non strumentalizzando – in consiglio l’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza e hanno dimostrato l’attenzione allo sport e alla società Cedratese, pensando all’interesse di tutta la collettività».

Durante la discussione, il consigliere Luca Carabelli – che a inizio seduta ha annunciato l’astensione a tutti i punti all’ordine del giorno –  ha sottolineato che si sarebbe potuto il provvedimento a inizio legislatura, ma Cassani ha ribattuto facendo leva sulla «urgenza» della possibilità per una squadra di calcio «di utilizzare un nuovo campo da calcio dalla prossima stagione».

La Tari

La parte regolamentare sulla Tari non è passata sia a causa dell’astensione della minoranza sia a causa del numero non adeguato di consiglieri in maggioranza (ne servivano 13, ma erano 10).

«L’incidenza delle assenze è maggiore tra le opposizioni. Se fossero usciti saremmo tornati in aula giovedì per approvare le delibere con la maggioranza di 9 consiglieri», ha ribattuto il sindaco Andrea Cassani.

La mozione sul Milite Ignoto

Quanto alla mozione di Fratelli d’Italia riguardo all’intitolazione della piazza antistante alla stazione della città (piazza Giovanni XXIII) al Milite Ignoto, è stata ritirata dal consigliere Giuseppe De Bernardi Martignoni per approfondirla in commissione, su suggerimento delle opposizioni.

 

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 21 Luglio 2021
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