Le tende di tela a Busto Arsizio che chiedono la conversione ecologica
Realizzate in tela grezza, corde e canne di bambù: sono lo strumento con cui il Circolo Laudato Si' rende visibile l'impegno per l'ambiente. Per il "Tempo del creato" previsti incontri e azioni concrete

Davanti alle chiese di Busto Arsizio a settembre sono comparse delle tende. Tende povere, fatte di materiali semplici: tela grezza, corde,cannè di bambù. Sono il simbolo scelto dal Circolo Laudato sì Busto-Gallarate, che prende il nome dall’enciclica del 2015 di Papa Francesco, che metteva al centro il concetto di “ecologia integrale”.
Si potrebbe dire – con approssimazione – che sono “ambientalisti cattolici”, anche se è improprio usare queste parole. Il mondo cattolico preferisce i termini cura del creato, che oggi è anche contrasto ai cambiamenti climatici e cura della biodiversità, ma parte sempre dalla conversione personale.
«Per rispondere all’appello del Papa nella sua enciclica Laudato Si’ del 2015 sulla cura della casa comune e l’importanza di un’ecologia integrale, hanno preso vita in tutto il mondo centinaia Circoli Laudato Si’» spiega Marcella Colombo, portavoce del gruppo di Busto-Gallarate.
«I Circoli si fondano su tre pilastri: la preghiera con e per il creato per promuovere un esame di coscienza ecologico, la riflessione sulla ormai necessaria conversione ecologica e sugli stili di vita e di consumo, e sull’azione di gruppo, in collaborazione con diverse realtà sensibili a tali temi, per iniziative di mobilitazione e difesa della nostra Casa comune».
Il Circolo Laudato Si’ Busto Arsizio-Gallarate si è costituito nello scorso autunno come semplice gruppo di cittadini che ha condiviso il messaggio di Papa Francesco sull’ecologia integrale e la preoccupazione di unire l’umanità nella ricerca di uno sviluppo sostenibile. «In pochi mesi il Circolo ha raccolto una trentina di partecipanti, incrociando anche lo spirito attivo di alcuni membri di Legambiente».
C’è una azione di divulgazione nelle piazze, c’è una riflessione e un confronto sui temi, c’è anche una azione di testimonianza: «Il Circolo si propone di partire da semplici azioni come girare per le strade e raccogliere rifiuti: un gesto umile ma visibile, concreto, che può suscitare domande e voglia di mettersi in gioco».
Ora sono impegnati in quello che per la Chiesa cattolica è il “Tempo del Creato”, che va dalla Giornata mondiale di preghiera per il creato (1 settembree) alla data del 4 ottobre, il giorno di San Francesco d’Assisi. Il circolo bustocco-gallaratese è impegnato in varie iniziative partendo ad esempio «dai banchetti con oggetti equo-solidali per sostenere progetti sociali», in collaborazione con la Bottega equo-solidale Migrando e della Cooperativa Sociale ImprontArt di Busto.

E ancora hanno creato l’iniziativa delle «curiosissime tende di Abramo», costruite dai membri del circolo con materiali semplici ed ecologici – teli grezzi, tagliati e cuciti ad hoc, canne di bambù e corde – e portate sul sagrato delle chiese delle città per dare un messaggio a tutto il popolo cattolico.
Il circolo sostiene una petizione mondiale “Pianeta sano, persone sane” (qui) attraverso la raccolta firme e la sensibilizzazione dei temi delle prossime Conferenze delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15) e sui cambiamenti climatici (COP26) previste nel prossimo ottobre e novembre.

Nel mese di ottobre si proseguirà poi anche con altre iniziative: il 23 settembre alla chiesa del quartiere Redentore ci sarà una serata dedicata a “Una casa per tutti: dalle parole di Papa Francesco all’impegno dei cristiani”. Mentre poi, sempre a livello di testimonianza e di impegno concreto, è prevista anche la collaborazione con Legambiente nell’iniziativa Puliamo il Mondo, il prossimo 29 settembre.
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