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Servizi scolastici in ritardo a Busto Arsizio, i dirigenti degli istituti: “Serve una convenzione”

I sei dirigenti degli Istituti Comprensivi della città firmano una nota in cui spiegano come sono andati i fatti tra cambi di idee e mancanza di comunicazione da parte dell'amministrazione

mensa scuola elem. Garibaldi

I Dirigenti degli Istituti Comprensivi di Busto Arsizio Armida Truppi, Benedetto Lo Piccolo, Cristina Parisini, Fabiana Ginesi, Massimo Valentino e Silvana Vitella hanno diffuso una nota con la quale chiariscono alcuni aspetti della mancata partenza del servizio mensa nelle scuole.

Lo fanno dopo essere venuti a conoscenza dalla stampa locale e da alcuni social di «ricostruzioni delle dinamiche che hanno portato ad un tangibile ritardo nella definizione dei servizi comunali, quali la mensa per il tempo normale o prolungato e il pre e post scuola, che non incontrano il nostro consenso».

La ricostruzione di alcuni passaggi e di alcune loro presunte mancanze viene definita «viziata da interpretazioni di natura politica che, se comprensibili per amministratori locali o aspiranti tali, soprattutto in un periodo di campagna elettorale, non competono al nostro ruolo di dirigenti dello Stato e, soprattutto, non rispecchiano la realtà dei fatti».

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Di seguito il comunicato dei dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Busto Arsizio

Il ruolo di dirigenti scolastici, che si sublima nell’immedesimazione organica con le Istituzioni scolastiche che noi rappresentiamo, ci richiede una continua interlocuzione con gli enti locali, con le associazioni del terzo settore e, in generale, con tutti gli stakeholder che hanno interesse al perseguimento dei nostri stessi obiettivi. Ed è così che anche quest’anno ci siamo messi a disposizione dell’amministrazione comunale, sin dalla conclusione del precedente anno scolastico, per aiutarli a trovare ogni possibile soluzione volta a garantire tutti i servizi richiesti dall’utenza, non perdendo mai di vista la necessità di contemperare ogni scelta all’emergenza sanitaria in corso.

Senza entrare nel merito di scelte politiche che avevano portato inizialmente l’amministrazione comunale a seguire strade diverse rispetto a quanto fatto negli anni precedenti, salvo poi tornare sui propri passi, ci siamo trovati in difficoltà a dover immaginare nuove soluzioni per garantire il servizio a pochi giorni dall’avvio delle lezioni. Nonostante ciò, abbiamo concordato con il Comune il ricorso a risorse interne quali i docenti della scuola, per poter garantire all’utenza il servizio mensa in orario extra scolastico almeno nella fase di avvio, cioè per i primi 3 mesi, per consentire all’amministrazione di espletare le fasi di una gara con tempi distesi.

Detti docenti sarebbero stati pagati con fondi messi a disposizione del Comune di Busto Arsizio. Tale ipotesi, che sembrava la soluzione finale fino all’inizio della passata settimana, è poi stata accantonata da parte del Comune senza neanche una comunicazione ufficiale che mettesse al corrente le scuole coinvolte, che nel frattempo avevano già attivato tutte le operazioni di competenza per l’individuazione tempestiva dei docenti a cui affidare il servizio di assistenza alla mensa in questa fase transitoria.

Solo nella giornata di venerdì 24 settembre ci è stato comunicato l’avvio del servizio mensa a partire da lunedì 27 settembre con educatori reclutati dal Comune e i nominativi degli alunni interessati. Tutto ciò premesso, tenuto conto che ad oggi non abbiamo ricevuto ancora gli elenchi degli operatori dei servizi in parola, né i protocolli di sicurezza sottoscritti tra comune e società affidatarie, riteniamo indispensabile la sottoscrizione di una convenzione che regoli i rapporti tra scuola e comune per chiarire in maniera inequivocabile le competenze e le responsabilità di ciascuno.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 27 Settembre 2021
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