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Missione Argentina: l’Asst Valle Olona cerca medici anestesisti a Buenos Aires

Per allentare l'emergenza nei presidi di Gallarate, Busto e Saronno si è deciso di esplorare la via del Sud America grazie all'indicazione dell'ex primario Bonoldi e ai contatti con l'ospedale italo argentino

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Missione Argentina per trovare medici anestesisti. È quella che vede impegnate in questi giorni Regione Lombardia e Asst Valle Olona per superare la crisi innescata dalla grave carenza di personale. La situazione molto difficile era emersa dalle stesse voci dei professionisti dell’ospedale di Gallarate impegnati a turnare su tutti i presidi dell’azienda per assicurare l’attività.

Data la carenza strutturare di figure professionali, la concorrenza di ospedali più “comodi” e prestigiosi e l’arco temporale necessario a formare nuove figure, al dottor Guido Bonoldi, per molti anni primario della medicina al Circolo di Busto Arsizio, è venuta l’idea di esplorare bacini extra UE. 

«Un collega ormai in pensione – spiega il dottor Bonoldi – ha ottimi legami con l’Argentina. Si tratta del dottor Roberta Sega, italiano ma cresciuto in Argentina dove si è laureato e specializzato. È venuto in Italia molto giovane e qui ha condotto tutta la sua carriera fino a diventare responsabile della Medicina interna all’ospedale di Vimercate. Il dottor Sega ha rapporti con l’ospedale italiano a Buenos Aires, che ha una buona scuola di specialità. Abbiamo così pensato di verificare la disponibilità del personale qualificato a venire in Italia».

Domani, giovedì 25 novembre, ci sarà una videochiamata tra Busto Arsizio, Milano e Buenos Aires per approfondire la questione: « Per tutto il 2022 e l’emergenza Covid – spiega ancora il dottor Bonoldi – esiste una legge che permette di reclutare da paesi extra UE anche senza il riconoscimento formale del titolo. Sono determinanti la specializzazione del proprio paese ed essere iscritti all’Ordine dei Medici. I legami culturali tra Italia e Argentina sono profondi e c’è interesse a spostarsi nel nostro paese».

Il dottor Bonoldi ha già stretto legami proficui con il Sud America: « In particolare con l’Uruguay dove ho lavorato alcuni anni. Ho già portato sei infermiere che lavorano alla Fondazione Molina e presto, probabilmente, arriverà anche un medico. Altre strutture residenziali hanno chiesto di poter utilizzare questo canale per trovare personale infermieristico specializzato, oggi diventato molto raro».

In particolare, l’Asst Valle Olona potrebbe offrire un contratto a sei anestesisti rianimatori provenienti dall’Argentina, così da allentare il carico di lavoro attuale e fermare l’emorragia di specialisti che decidono di andarsene in altre aziende, anche del pubblico. 

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
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Pubblicato il 24 Novembre 2021
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