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De Tomasi alla guida di Samarate Città Viva: “Opposizione costruttiva, ma manca la condivisione”

Il nuovo coordinatore della storica civica di Samarate pone gli obiettivi del gruppo, non senza qualche critica all'amministrazione, che "manca di programmazione"

Giovanni de Tomasi Samarate Città Viva

Questa settimana c’è stato un cambio della guardia nel coordinamento della lista civica storica di Samarate, “Samarate Città Viva”: per impegni professionali  Stefanie Vismara ha lasciato la guida a Maurizio De Tomasi.

De Tomasi, classe 1955 e nella lista dalle elezione del 2019, è pronto a raccogliere il testimone di Vismara e a coordinare la civica storica della cittadina, che attualmente in consiglio è rappresentata da Chiara Bosello e Giovanni Borsani (succeduto a Paolo Bossi, dimessosi per impegni lavorativi nell’estate 2020).

“Largo ai giovani”

Il primo obiettivo è “svecchiare” la lista, cercando di attrarre più componente giovanile possibile: «Abbiamo intenzione – Covid permettendo – di fare un incontro con i cittadini simpatizzanti, per parlare con loro dei temi della città e per coinvolgere i giovani. Vogliamo dare nuova linfa alla lista, per garanzie il ricambio generazionale, insieme alla giovane e brava Chiara Bosello».

Poi c’è la volontà di «allargare il gruppo operativo per sostenere le attività, seguire le commissioni, preparare i volantini e raccogliere informazioni. C’è da dire che, rispetto alle liste politiche come il Partito democratico o la Lega, essendo una civica siamo avvantaggiati, perché ci concentriamo solo sul territorio di Samarate», racconta De Tomasi, definendo Samarate Città Viva una «lista di servizio».

La scuola e il sociale

De Tomasi, insieme al gruppo di Scv, si impegnerà nei temi più affini alla lista, come la scuola e il sociale, «un’attenzione che ci contraddistingue da sempre», ha sottolineato, ricordando che la commissione Istruzione e politiche giovanili è presieduta da Rama Ottini, anche lei in Samarate Città Viva.

Proprio l’attenzione a questi due temi porta il coordinatore a “bocciare” l’operato dell’amministrazione Puricelli, a partire dal Piano di diritto allo studio, approvato in consiglio comunale lo scorso novembre, in cui i due consiglieri di Samarate Città Viva si sono astenuti: «Io sono commissario della commissione istruzione, ho seguito i lavori del piano e non era male», ha affermato con rammarico, «ma alla fine i nostri consiglieri si sono astenuti per il cronico ritardo della nostra giunta nell’approvare il piano a scuola già iniziata; è un peccato perché, leggendolo, è un buon piano».

Il lato positivo del piano è l‘aumento del denaro a sostegno alla disabilità (all’interno del piano ci sono due capitoli: il capitolo dell’appalto che prevede 331mila 250 euro – nel 2020 erano 256mila euro – e quello dei rimborsi di 27mila euro – nel 202o era più alto: 38mila 456 euro), ma «non basta, perché il problema è che non si trovano educatori».

La soluzione per De Tomasi  – che con la lista si propone di «cercare di trovare e proporre all’amministrazione soluzioni alternative» – potrebbe essere fare delle deroghe ai neolaureati, «che poi, una volta inseriti in classe, verranno coordinati dalle maestre».

Non è poi mancata una frecciatina all’amministrazione e al “vezzo” di esternalizzare, come nel caso dell’asilo nido comunale Nidondolo, da mesi in affanno per la questione del personale: la scorsa estate giunta ha deciso che, a partire da settembre, una classe sarebbe stata affidata a un’educatrice esterna.

«L’asilo ha più di 40 anni, Samarate è stato uno dei primi Comuni a organizzare questo tipo di servizio: è un peccato vederlo “morire” così a causa di questa esternalizzazione, gli educatori e le educatrici non hanno certezza sul proprio futuro».

“Il Comune torna ad assumere? Era ora”

Dalla questione degli educatori e l’affanno che sta vivendo il settore dei servizi sociali, De Tomasi si è agganciato al tema del sensibile calo dei dipendenti comunali (infatti, a inizio 2020 il comune aveva a disposizione 85 dipendenti, entro il 2023 ne perderà 29 tra pensionamenti e dimissioni).

Il sindaco di Samarate Puricelli a metà mandato: “Prioritario nel 2022 assumere personale”

Il sindaco, Enrico Puricelli, ha posto come priorità per il 2022 tornare ad assumere 6-8 dipendenti comunali: «Alla buon’ora», ha commentato secco.

«Gli uffici sono carenti di personale: è una scelta fatta da loro fin dal mandato di Leonardo Tarantino, privilegiando le esternalizzazioni», attacca De Tomasi, «poi, con i pensionamenti e la nuova legge sulle assunzioni si è arrivati a questa situazione».

Da mesi la questione del personale comunale è un tema più che dibattuto dalla politica locale e non solo: gli stessi dipendenti comunali a luglio sono scesi in piazza per chiedere più certezze.

“Manca la condivisione con l’opposizione”

Nonostante le critiche, De Tomasi e tutto il gruppo vogliono «collaborare con la giunta, facendo delle critiche costruttive, dicendo cosa non va bene e perché, oltre a fare delle proposte alternative ai problemi che affronta l’amministrazione».

Peccato, però, «che non veniamo molto considerati dalla giunta: nelle commissioni, che vengono convocate solo su richiesta delle opposizioni, gli assessori arrivano con dei pacchetti pronti. Non c’è molta disponibilità a condividere con noi».

Un esempio recente citato da De Tomasi è rappresentato dallo stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro dai fondi del Pnrr a Samarate: «Lo abbiamo saputo dalla stampa, senza che venisse organizzata nessuna commissione o riunione capigruppo. La forma spesso è importante».

Infine, l’ultima critica: «Programmazione valutazione sono sconosciute alla giunta, quando dovrebbero essere l’ABC di un’amministrazione. Nonostante tutto, ci proponiamo come supporto e aiuto, ma chiediamo che venga aperto un tavolo di confronto e lavoro serio. C’è molto da fare e da essere preoccupati».

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 21 Gennaio 2022
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