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Il fuoco della Gioeubia, nel 2022 evento di comunità ma ancora a distanza

Iil falò che annuncia la fine dell'inverno è stato in molti luoghi annullato, in altri sarà trasmesso in streaming, come già nel 2021. Rispetto all'anno scorso c'è un po' più di stanchezza, ma non manca l'inventiva per salvaguardare il momento

La gioeubia di Gallarate

S’iniziano ad allungare lentamente le giornate e il fuoco e il calore della Gioeübia annunciano già la fine dell’inverno. Anche in questo 2022, ancora complicato per la pandemia: nell’ultimo giovedì di gennaio si rinnova – almeno in alcuni luoghi – la gioeübia, tradizione contadina molto sentita.
Ma come nel 2021, il momento comunitario è un po’ sacrificato dalle esigenze di contenimento del Coronavirus: in alcune realtà il falò benaugurante sarà “a porte chiuse” e sarà trasmesso in streaming, in molte altre è cancellato tout court. Anche se non mancano alcune conferme e in contesti più ristretti – come i circoli – ci sono proposte legate al rogo propiziatorio.

Prima di tutto le città hanno deciso di rinunciare al momento collettivo che normalmente – prima della pandemia – radunava centinaia di persone in spazi ristretti (nella foto sotto: gioeubia 2020).
A Busto Arsizio non ci sarà la esposizione dei diversi fantocci in mostra, una tradizione fatta anche di inventiva, sberleffo e qualche polemica: ne sarà esposto uno solo, che sarà poi bruciato a sera con trasmissione in diretta streaming. Sono espressamente vietati tutti gli altri fuochi.

gioeubia busto arsizio 2020
La sera della gioeubia 2020 a Busto, un mese prima dei primi casi di Sars-Cov-2 in Italia

Analoga scelta anche a Gallarate: il fantoccio della “giubbiana” verrà bruciato ed è prevista la trasmissione in streaming. Già nel 2021 il momento tradizionale si era svolto con modalità simili, con una aggiunta: la distribuzione del tradizionale risotto. L’anno scorso la consegna delle porzioni – preparate dai ristoranti aderenti – era stata lanciatain modo comunitario dalla pagina Facebook Sei di Gallarate se…®, quest’anno invece sarà gestita da Pro Loco e Naga: «Impossibilitati a preparare il nostro tradizionale risotto nella padella del Guinness dei Primati, anche quest’anno sono arrivati in nostro aiuto i ristoranti della città dei Due Galli che per l’occasione hanno studiato un menù dedicato». Una dozzina i ristoratori aderenti.
Come già nel 2021, si ripete anche la raccolta dei biglietti dei bambini, con le cose brutte da buttare nel fuoco.

Il fantoccio della gioeubia 2021 a Gallarate e i disegni del bambini
Il disegno di Emma per la gioeübia 2021 a Gallarate, con la speranza che il virus se ne andasse

Anche le Pro Loco e i Comuni della Valle Olona hanno scelto di evitare il momento di possibile assembramento, seguendo un po’ anche la scelta di Busto. La Pro Loco di Solbiate – che nel 2020 aveva conquistato tutti con un fantoccio davvero particolare, una vera e propria sexi influencer che aveva preso fuoco  riscaldando i tanti solbiatesi presenti – ha invitato a creare mini-fantocci casalinghi e a bruciarli («in sicurezza mi raccomando!»). Si tratta di una modalità “diffusa” che è stata suggerita anche per altre tradizioni simili nelle settimane passate (come il rogo di fine anno a Germignana, sul Lago Maggiore). A Solbiate inoltre il risotto con luganega diventa social, con l’invito a condividere foto e ricette.

Per lo più si dovrà rinunciare al falò o al più ce lo si potrà godere da casa, in streaming.A Lonate Pozzolo, in spazio chiuso e limitato, all’area feste della Pro Loco, non ci sarà la gioeubia ma è confermato il momento collettivo del cinin, la cena che per tradizione vuole qui consumati l’immancabile risotto ma anche i “salamìn cui fasuritt”, fagiolini.

A Cardano al Campo la “zobia” è stata annullata, anche se verrà pubblicata comunque la tradizionale cartolina dedicata, arrivata alla 38° edizione. Come anche in altri luoghi c’è chi ha voluto comunque preservare un minimo il momento comunitario, in contesto più ristretto: così ad esempio il Circolo Quarto Stato propone una serata “gioeubia” con immancabile risotto.

A Samarate il rogo invece si terrà all’oratorio alle 21.10 e verrà trasmesso in streaming sul canale Youtube della Comunità Pastorale.

Se il falò mancherà in molti luoghi come già nel 2021, quest’anno sembra affacciarsi un po’ di stanchezza, rispetto allo scorso anno, quando ancora c’era un clima di resistenza collettiva in un momento difficile e si sperava che la strana gioeübia a metà fosse una rinuncia per un solo anno.  Ma al contempo appunto non mancano comunque le iniziative originali e il tentativo di inventarsi qualcosa di nuovo o di salvaguardare spazi più ristretti di socialità.
In valle Olona, dove come detto i falò sono stati annullati, un pasticcere di Solbiate si è inventato una gioeübia di cioccolato e zucchero: un modo per rendere più dolce ai bimbi la rinuncia di quest’anno. Sperando che nel 2023 ci si possa godere con più serenità – e insieme – il fuoco che scalda.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 25 Gennaio 2022
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