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Servoscala fuori uso in una scuola media di Busto Arsizio: per Bea andare al bagno è un problema

Il caso di un'alunna in sedia a rotelle denunciato dalla madre: “Dal 12 settembre ad oggi ha funzionato solo due giorni". Il problema alle Biagio Bellotti dove la dirigente da tempo pressa l'amministrazione per sostituire il macchinario

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Bea è una ragazzina che frequenta la scuola secondaria di primo grado Biagio Bellotti, di Busto Arsizio. A causa della sua disabilità motoria, però, non ha una vita facile e necessita di servizi come questo per potersi muovere all’interno dell’edificio.

A causa del malfunzionamento del macchinario che le permette di salire e scendere le scale, però, questa mattina è dovuta uscire sotto la pioggia per raggiungere il bagno al piano terra. Per accedere al bagno disabili senza servoscala, infatti, è costretta ad uscire dall’edificio e rientrare, passando dall’accesso laterale della palestra.

Sua madre Ilaria ha scritto un post sul suo profilo Facebook per denunciare quello che ha già comunicato all’amministrazione comunale e ad Agesp e cioè che il macchinario, dall’inizio dell’anno scolastico, ha funzionato solo un giorno e mezzo. Ecco cosa scrive:

Piove e oggi Bea per andare in bagno a scuola ha messo la giacca ed è passata dal cortile, bagnandosi un po’.
Dal 12 settembre Bea ha usato il servo scala un giorno e mezzo, il 19 e il 20 settembre. Lungimirante la dirigente che ha messo la classe di Bea nell’unica aula al piano terra.

La dirigente continua a chiamare per sollecitare, io ho mandato mail, agli assessori al sindaco, in Agesp ma siamo al 30 settembre e nulla si sta muovendo. Si parla tanto di abbattimento delle barriere ma in questo caso le barriere sono state messe non tolte e non solo a Bea ma a tutta la classe, nessuna aula di laboratorio è accessibile senza servo scala. Tanti dicono rivolgiti ai giornali, se mi rivolgessi si rovinerebbe il nome della scuola e non di chi non sta operando per far andare almeno in bagno Bea senza bagnarsi o prendere freddo. Sono molto delusa. Bea è in seconda “media” il servo scala è dallo scorso anno che ha problemi, prima non so, va cambiato cambiamolo e nel frattempo se ne trovi uno a noleggio.

Questa mattina appena ho sentito la pioggia non vi dico la mia reazione. Chiedo solo che Bea e gli altri ragazzi possano andare a scuola come gli altri. Forse c’è chi spera nel miracolo, sarebbe bellissimo rivedere Bea camminare ma … non è così o meglio se un giorno succederà saremo felicissimi ma guardiamo il momento. Scusate lo sfogo ma, da mamma, vedere mia figlia uscire dalla classe, mettersi la giacca, uscire sotto la pioggia per andare a fare la pipi non è molto bello anzi…

La risposta da parte dell’amministratore unico di Agesp Attività Strumentali, Alessandro Della Marra, arriva a stretto giro di posta: «Il montascale è stato riparato l’anno scorso ma si è guastato di nuovo. Agesp ha già interessato l’azienda che deve sostituire il pezzo danneggiato e credo che nei prossimi giorni si possa intervenire per farlo ripartire. Allo stesso tempo è stata interessata anche l’amministrazione comunale per la sostituzione dell’intero montascale perchè è vetusto. Infine è stata fatta una mappatura di tutti i montascale nelle scuole comunali per sostituire quelli più problematici».

Anche l’assessore all’Istruzione Daniela Cinzia Cerana è al corrente del problema e spiega che ci sono ritardi nell’intervento: «È una situazione a noi nota da un anno e stiamo pressando l’azienda incaricata perchè intervenga ma i pezzi di ricambio tardano ad arrivare dalla casa madre».

La dirigente scolastica Fabiana Ginesi conclude: «Sono situazioni che sono così da anni. Forse è il caso di fare un pensiero non solo sull’oggi ma anche su quello che poteva essere fatto tempo fa. Le scuole devono essere prima di tutto inclusione e per quanto possiamo cerchiamo di trovare soluzioni che possano almeno attutire alcune mancanze».

Per una città che punta ad ottenere la “bandiera lilla”, come annunciato lo scorso 6 settembre in una conferenza stampa dedicata all’iniziativa Cuori in piazza, la strada da fare è ancora piuttosto lunga. La bandiera lilla, infatti, è un riconoscimento che viene dato dall’omonima associazione a quei comuni che si impegnano ad eliminare progressivamente gli ostacoli che impediscono a chi ha difficoltà nella mobilità a muoversi in libertà.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 30 Settembre 2022
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