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Clinica O3: ozonoterapia Rx guidata, medicina estetica e ozono per il tuo benessere

Intervista ai medici del nuovo centro sanitario facilmente raggiungibile da tutta Italia grazie alla sua collocazione strategica all’uscita autostradale di Legnano e a venti minuti dagli aeroporti di Linate e Malpensa

Clinica 03

La Clinica O3 è il nuovo centro d’eccellenza sanitario facilmente raggiungibile da tutta l’Italia grazie alla sua collocazione strategica all’uscita autostradale di Legnano e a venti minuti dagli aeroporti di Linate e Malpensa. Per scoprire meglio tutti i trattamenti medici che offre, abbiamo intervistato il direttore sanitario della clinica, il dott. Zambello, che da oltre vent’anni si occupa di ozonoterapia, in particolare modo per la cura delle patologie a carico della colonna vertebrale. 

Dott. Zambello ci racconti perché avete aperto la Clinica O3.
«La Clinica O3 è una struttura sanitaria nata dall’idea di portare innovazione e qualità in alcuni settori della medicina e di porre il paziente sempre al centro dell’attenzione. Abbiamo scelto di occuparci solo di alcuni settori attentamente selezionati perché vogliamo offrire un servizio di eccellenza in ogni disciplina che trattiamo. Da qui la scelta di collaborare con medici professionalmente affermati ma anche stimati dai propri pazienti per le attenzioni ricevute durante l’intero trattamento, dalla visita alla terapia».  

Qual è il trattamento che più di tutti rappresenta la clinica?
«Il fulcro della struttura è l’ozonoterapia Rx guidata eseguita con l’ausilio di un amplificatore di brillanza. È una tecnica che ci permette di trattare con successo ernie discali, protrusioni o artrosi della colonna vertebrale. A differenza della tecnica classica, quella l’ozonoterapia guidata prevede solo 4 infiltrazioni per la risoluzione del quadro clinico. Questo perché avvalendoci dell’uso di macchinari d’ultima tecnologia siamo in grado di eseguire infiltrazioni estremamente precise, arriviamo a pochi millimetri dall’ernia. Nel primo anno di attività abbiamo eseguito più di 2000 trattamenti infiltrativi, un risultato in linea con la grande diffusione di queste patologie e con il desiderio di evitare l’intervento chirurgico ma che, in fondo, non ci aspettavamo». 

Offrite altri trattamenti oltre all’ozonoterapia?
«Come le anticipavo prima, il nostro intento è quello di mettere il paziente al centro e offrirgli un servizio di cura sempre più completo e di assoluta eccellenza. Proprio per questo, negli ultimi mesi, nuovi professionisti hanno iniziato la collaborazione con la Clinica. La dott.ssa Martignoni, fisioterapista stimata per le sue capacità professionali ma anche per l’empatia con cui interagisce con i pazienti, è entrata a far parte del nostro staff. È esperta di patologie della colonna vertebrale e del sistema nervoso ed è di grande aiuto nella fase immediatamente successiva al trattamento infiltrativo per favorire la diffusione dell’ozono e la decontrazione muscolare conseguenza dell’infiltrazione.  Grazie anche al suo operato, i nostri pazienti possono tornare alle normali attività dopo ogni seduta. Inoltre ci occupiamo anche di medicina estetica. Tutte le attività relative alla medicina estetica sono affidate alla dott.ssa Giamberini a cui lascio la parola». 

Dott.ssa Giamberini quali trattamenti di medicina estetica offrite?
«Mi lasci dire che i trattamenti estetici sul mercato oggi sono davvero tantissimi come svariati sono i risultati che si possono ottenere. Noi vogliamo offrire ai nostri clienti solo trattamenti d’indiscussa qualità e comprovata efficacia, per questo abbiamo deciso di concentrarci su trattamenti prettamente medici che vadano a soddisfare le richieste più frequenti per varie patologie della cute e del corpo. In particolare il nostro scopo è quello di riportare le persone in uno stato di benessere psicofisico, migliorando il proprio aspetto e quegli inestetismi che creano disagio». 

Qual è il trattamento più richiesto?
«Sicuramente la CRYOLIPOSCULPT: un trattamento corpo che agisce sul grasso localizzato, che viene effettuato grazie all’uso di una macchina medicale estremamente potente ed efficace. La sua azione è quella di “congelare” gli adipociti, ovvero le cellule che compongono il grasso, creando una reazione di degenerazione e riassorbimento di queste cellule detta apoptosi. Gli adipociti hanno infatti una scarsa resistenza alle basse temperature. In pratica la CRYOLIPOSCULPT abbassa localmente la temperatura inducendo così un processo di eliminazione o di netta riduzione dei depositi localizzati di grasso. I risultati sono visibili dopo un paio di mesi dalla seduta e solitamente sono sufficienti da due a quattro sedute per vedere i risultati».

La CRYOLIPOSCULPT è utile per perdere peso?
«No, la CRYOLIPOSCULPT non è un trattamento finalizzato alla perdita di peso. È un trattamento utilizzato per ridurre il grasso in zone localizzate come i fastidiosi “rotolini” sui fianchi e sull’addome, sui glutei o nell’interno coscia, ma anche per il sotto-mento e le braccia. Queste sono zone di accumulo di grasso che avviene in determinate fasi della vita e che difficilmente si riescono ad eliminare con diete e ginnastica. Consigliamo comunque sempre di associare una dieta bilanciata e una regolare attività fisica per ottimizzare i risultati».

Cellulite e lassità cutanea sono un altro cruccio molto diffuso, offrite qualcosa per contrastarli?
«Certamente! Per il trattamento corpo, in particolare per lassità cutanea e cellulite, eseguiamo trattamenti con ozono e carbossiterapia. Sono terapie che prevedono, attraverso l’uso di aghi sottilissimi, l’iniezione di una miscela di gas che ha un’azione rigenerante e stimolante per il microcircolo ed è in grado di migliorare questi inestetismi».

Molte persone hanno cicatrici e macchie cutanee da eccesso di esposizione ai raggi solari, cosa si può fare?
«Per l’acne e le sue conseguenze, cioè le cicatrici, così come per le macchie solari eseguo trattamenti combinati e personalizzati che “vanno costruiti” sul singolo paziente.  I risultati della combinazione di queste terapie non solo danno grande soddisfazione al paziente ma anche al medico che le esegue».

Uno dei trattamenti più apprezzati sia dalle donne che dagli uomini sono i Filler e il Botox. Molti non conoscono però quando si usa l’uno e quando l’altro. Ci aiuti a far chiarezza.
«I filler con l’acido ialuronico si utilizzano principalmente per il rimodellamento del viso e delle labbra. Possiamo tranquillamente dire che sono il normale completamento di un percorso di cura del proprio corpo e della propria immagine. Il rispetto dei lineamenti e la gradualità del trattamento sono i principi base che permettono di ottenere i risultati migliori. Il Botox, ovvero la tossina botulinica, viene utilizzata principalmente per le rughe del terzo superiore del viso. È un trattamento molto richiesto perché permette di appiattire e livellare le rughe del viso e di illuminarlo in pochissimi minuti. Tuttavia anche qui mi preme ricordare che le parole d’ordine sono sempre “gradualità” ed “eleganza”. Inoltre con la tossina botulinica trattiamo anche l’iperidrosi delle mani e del cavo ascellare, trattamenti particolarmente efficaci e richiesti nel periodo estivo. Grazie a questo trattamento per sei mesi la sudorazione è azzerata o comunque molto ridotta».

Si sente sempre più spesso parlare di medicina antiaging: si tratta di una moda o una realtà?
«La medicina antiaging è ormai una realtà consolidata. Viene utilizzata sia per rallentare e prevenire l’invecchiamento cutaneo grazie alla biorivitalizzazione e biostimolazione dei tessuti, che attraverso la terapia sistemica con ozono, una tecnica estremamente efficace che viene eseguita nel nostro centro sia in ambito di medicina anti invecchiamento che per il trattamento di numerose patologie, come meglio vi spiegherà il Dott. Corio che si occupa di questi trattamenti».

Dott. Curio ci parli dell’ozonoterapia sistemica.
«L’ozonoterapia sistemica è una terapia ad ampio spettro. Viene utilizzata per curare diverse patologie e come trattamento antiaging. Ad esempio attualmente è molto utilizzata per la cura della cosiddetta sindrome post Covid ovvero il quadro di affaticamento e malessere che si accompagna anche per molti mesi successivi al contatto con il virus. Viene inoltre usata, ormai da diversi anni, per contrastare i sintomi della sindrome della stanchezza cronica e della fibromialgia. Ma i campi di applicazione sono molteplici. 

In che cosa consiste il trattamento?
«Innanzitutto mi preme ricordare che è un trattamento medico e proprio per questo va effettuato da personale medico certificato. L’ozonoterapia sistemica è un trattamento che se eseguito da mani esperte, applicando una rigorosa cura dei dettagli, si dimostra relativamente semplice e con pochissime controindicazioni. La terapia consiste in un prelievo di sangue effettuato sul paziente che, dopo esser stato mescolato con una miscela di ossigeno e ozono, viene immediatamente reinfuso grazie a un sistema a circuito chiuso e senza alcuna manipolazione esterna del sangue».

Per quali patologie è indicata l’ozonoterapia sistemica?
«Come ho anticipato poco fa i campi di applicazione sono molteplici. In ambito reumatologico si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento della fibromialgia, nella polimialgia reumatica e come terapia complementare nell’artrite reumatoide. Un altro campo di particolare attualità è la cura del Long e Post Covid. Si tratta di un problema del quale si hanno sempre più evidenze e che prevedibilmente avrà importanti costi sociali in futuro.
È una sindrome caratterizzata da una variegata sintomatologia (stanchezza profonda, confusione mentale, disturbi del sonno, dolori muscolari diffusi, disturbi del gusto e dell’olfatto, …). Questa sindrome colpisce una percentuale importante della popolazione che ha contratto il virus SARS-CoV-2, indipendentemente dalla gravità dell’infezione primaria. Ci sono poi interessanti campi di applicazione in alcune malattie degenerative croniche o nel trattamento dell’Herpes Zoster – il fuoco di Sant’Antonio – oggi molto diffuso nella popolazione anziana. In questi casi un trattamento precoce riduce l’incidenza della dolorosa e invalidante neuropatia posterpetica.
Nella sindrome da stanchezza cronica (CSF) o fatigue si è dimostrata efficace nel ridurre i sintomi. Questa sindrome induce spesso una situazione molto invalidante che insorge anche in pazienti in trattamento chemioterapico per forme tumorali. Ovviamente non si pone come cura alternativa alle tradizionali terapie oncologiche ma come un supporto importante alle terapie antitumorali. Inoltre, l’ozonoterapia sistemica viene utilizzata ampiamente come trattamento anti-age e come terapia benessere per gli effetti “energizzanti” che ottiene». 

Come spiega l’efficacia di questa terapia in tante patologie? Una sorta di panacea?
«In realtà tutte le situazioni sopra citate hanno uno o più denominatori comuni: uno squilibrio della risposta immunitaria, uno stimolo infiammatorio, un aumentato stress ossidativo con conseguente patologico invecchiamento cellulare. È proprio su questi elementi che, in dosi opportune, l’ozono funge da stimolatore per riattivare quei meccanismi di riparazione cellulare che sono bloccati dalla malattia. Non va inoltre dimenticata l’importante azione battericida e virustatica oltre all’ azione di riattivazione del microcircolo che l’ozono svolge in qualsiasi via di somministrazione. L’ossigeno ozonoterapia va considerata non come una terapia secondo il classico concetto della medicina tradizionale (farmaco-recettore) ma come uno strumento che aiuta il nostro organismo a mettere in atto meccanismi di riparazione.

Con quale frequenza va praticato il trattamento?
«Esistono linee guida e protocolli basati sul confronto di casistiche pubblicate ormai in numerosi lavori scientifici, tra questi il Manuale pratico di Ozonoterapia scritto dal Dott. Zambello. All’interno di questi protocolli è tuttavia consentita una certa personalizzazione basata sulla risposta individuale, rimanendo comunque all’interno di intervalli ben definiti di concentrazioni di ozono. Nella maggior parte dei casi i trattamenti prevedono inizialmente sedute settimanali che vanno poi modulate in fase di mantenimento».

Ci sono effetti collaterali o controindicazioni?
«Ci sono pochissime controindicazioni: l’ipertiroidismo in fase attiva, una rara forma di anemia costituzionale nota come favismo e la gravidanza. Effetti collaterali veri e propri per il resto non esistono».

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Pubblicato il 21 Novembre 2022
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