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La Pro Patria sfida il Renate per rialzare la testa. Vargas: “Vogliamo una reazione importante”

Domenica 29 gennaio, ore 14:30, la Pro Patria in campo a Meda per trovare la prima vittoria del 2023 e del girone di ritorno. L'allenatore sul calo dei tigrotti: "Il girone di ritorno più difficile dell'andata"

jorge vargas pro patria

Vincere a Meda contro il Renate per scacciare il freddo di quel temuto lungo inverno che, con l’inizio del girone di ritorno, sembra davvero essere calato sul campo dello Stadio Speroni di  Busto Arsizio.

Per i bianco-blu la giornata numero 24 del campionato, in scena domenica 29 gennaio, ore 14:30, avrà l’obbligo di raddrizzare i binari e riprendere in mano la lista dei buoni propositi della Pro Patria, che nel 2023 è partita decisamente col piede sbagliato. Il ruolino di marcia recita dati allarmanti per una squadra che in virtù del girone di andata (e di record di punti dal ritorno in C) poteva – e tuttora può – ambire a un posto di prestigio in classifica: 4 partite, 2 pareggi a reti bianche, 2 (brutte) sconfitte, 0 vittorie e, soprattutto, 0 gol.

Sarà forse che i tigrotti bianco-blu, abituati alla pragmaticità bustocca, hanno fatto indigestione delle tante lodi con cui la squadra è stata coperta durante le vacanze di Natale, perdendo un po’ la concentrazione sul rettangolo di gioco e dunque le redini del proprio modo di schierarsi in campo in maniera ordinata e cinica. Nelle ultime uscite del girone di ritorno è stato dunque mostrato il fianco e il tallone d’achille di un modulo, il 352, che se non applicato con massima diligenza per 90′ da parte di tutti e gli 11 (+5) giocatori in campo rischia di isolare in attacco le punte, oramai a digiuno da 360 minuti di gioco, e lasciare la difesa a soccombere sotto il palleggio degli avversari.

VARGAS: “NON HO DIGERITO LE DUE  SCONFITTE, MI ASPETTO UNA REAZIONE IMPORTANTE”

«Per noi la partita di domani è  molto importante – così il mister dei tigrotti Jorge Vargas, che in sala stampa ha fatto il punto della situazione -. Siamo abituati a pensare nel breve, partita dopo partita, ma arriviamo da due sconfitte consecutive; per questo la gara di domani può darci tanta fiducia per il futuro. Una sconfitta potrebbe essere ancora più pericolosa ma credo in questa squadra e credo che domani potremo raccogliere punti. Non ho digerito bene queste due sconfitte: preferisco perdere di misura, contro squadre grintose, perdere così come abbiamo fatto a Mantova e contro il Padova dà fastidio. E dà fastidio anche ai ragazzi per come la squadra ha giocato. Mi aspetto una reazione importante».

“RENATE SQUADRA ORGANIZZATA”

Diametralmente opposto è invece lo stato di forma del Renate, fautore del 433. La squadra di Andrea Dossena, abituata negli ultimi anni a imporsi tra le migliori compagini del Girone A, era calata di ritmi sul finale del girone di andata e dell’anno solare, per dare in seguito una svolta positiva a partire dal 17 dicembre ottenendo una striscia di 5 risultati utili consecutivi, di cui tre vittorie contro Novara, Arzignano e Pro Vercelli.

«Il Renate è una squadra che ha fatto un buon secondo tempo contro la Juventus Next Gen, avrebbe potuto anche vincere (1-1, ndr), così come ha rischiato di perdere – commenta Vargas, chiamato a un’analisi sull’avversario di domani -. È sicuramente una squadra molto organizzata. Ha giocatori importanti e pericolosi, noi ci siamo preparati consapevoli di affrontare una squadra che sta molto bene ed è in salute».

“ESPULSIONE SAPORETTI HA CAMBIATO LA PARTITA CONTRO IL PADOVA”

Abituato poco parlare degli avversari e ancora meno a guardare la classifica, Vargas è poi, incalzato anche dalle domande della stampa, ritornato sul momento attraversato dalla squadra. Il peggiore, almeno in termini di numeri, da quando si è insediato quest’estate. Anche se c’è da segnalare che questa stagione la Pro Patria ha finora sempre alternato filotti di risultati utili consecutivi a momenti di maggiore fragilità. La media non a caso restituisce una Pro Patria posizionata a metà della classifica, al nono posto: +3 dall’ultimo “slot” disponibile per i playoff e +8 da quello per i playout e quindi dalla salvezza diretta, principale obiettivo stagionale.

«Contro il Padova eravamo partiti bene – spiega Vargas -. Finché abbiamo giocato 11 vs 11 la partita poteva essere interessante per il pubblico e per noi, che pensavo di poter fare risultato. L’espulsione (di Saporetti ndr.) ha cambiato totalmente la gara. Abbiamo provato a rimediare con i cambi ma non entrati bene in partita e nel secondo tempo abbiamo sofferto molto le ripartenze del Padova. Questo non toglie che noi anche in 10 avremmo potuto fare meglio e invece ci siamo disuniti, prendendo nel finale due reti totalmente evitabili».

A pesare in particolare i 5 gol subiti in appena 180 minuti, una media molto distante da quella che era stata registrata a partire dal rientro di Lombardoni a dicembre, quando i tigrotti avevano incassato un solo gol in 4 partite.

«I gol subiti su calci da fermo frutto di cali di attenzione? In realtà su calcio piazzato abbiamo preso gol solo contro la Juventus e contro il Padova E prima su una punizione laterale alta contro la Pro Vercelli – risponde il tecnico cileno -. Penso che siano pochi se considerate le 20 partite disputate ma rimane sempre una percentuale da attribuire alla bravura della squadra che attacca, oltre a quelli che sono errori difensivi e che rimangono all’80% rimane responsabilità della difesa. Una squadra che vuole diventare importante e lasciare un’impronta in un campionato come in questo girone non può permettersi disattenzioni. I ragazzi sanno quello che penso e sanno che non si può accettare un calo così. Io ho sbagliato a fare la formazione, pensando di poter imbastare la partita con maggiore palleggio però il calo psicologico dopo tanti risultati utili è un errore nostro nel sottovalutare l’approccio. Sappiamo che il girone di ritorno è molto più difficile dell’andata e che serve qualcosa in più per ritrovare la strada giusta. Non basterà fare quanto fatto nella prima parte del campionato perché chi pretende di arrivare in Serie B dà sempre qualcosa in più».

Tiene banco, infine, in sala stampa anche il capitolo calciomercato, che vede e vedrà fino alla sua scadenza la Pro Patria rimane inattiva. I motivi, come spiegato da Vargas, sono da ricercare negli sforzi fatti ad agosto dalla società, quando tre gravi infortuni a preparazione estiva in corso avevano costretto il ds Turotti a mettersi di nuovo all’opera per consegnare una rosa completa

«Quando sono arrivato sapevo le condizioni della società e che la squadra era già al completo dopo gli infortuni di Rossi, Ghioldi e Parker grazie a sforzi e sacrifici importanti con l‘arrivo di altri giocatori (Chakir, Pitou e Gavioli ndr) – – chiosa Vargas -. Durante il campionato non ci sono stati situazioni simili e problemi fisici tali da portarci adesso a prendere calciatori. Sì, ci sono stati infortuni nel corso della stagione ma li abbiamo recuperati molto bene. Non sono un allenatore che all’inizio di stagione pensa al mercato di metà stagione».

GLI ASSENTI TRA I TIGROTTI

Indisponibili: Chakir, Fietta, Ghioldi, Nicco, Parker, Piu, Rossi.

Squalificato: Saporetti

Diffidati: Bertoni, Boffelli, Gavioli, Vaghi.

ARBITRI 

Sarà Gioele Iacobellis della Sezione di Pisa ad arbitrare Renate – Pro Patria, in programma domenica 29 Gennaio alle ore 14.30 allo Stadio “Città di Meda” di Meda (MB).

A completare la terna, gli assistenti Pio Carlo Cataneo della Sezione di Foggia e Gianluca Scardovi della Sezione di Imola. Quarto Ufficiale Federico Cosseddu della Sezione di Nuoro

 

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 28 Gennaio 2023
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