Pagelle Pro Patria: contro il Lecco tigrotti sfortunati ma anche imprecisi. Ottavo gol per Castelli
Le pagelle di Lecco - Pro Patria, gara terminata 2 a 1 al Rigamonti Ceppi. Pochi i voti negativi in una partita molto sfortunato per i tigrotti

DEL FAVERO 5 – Grave l’errore in occasione del vantaggio lariano: smanacciata insicura su un tiro/cross tutt’altro che irresistibile di Mangni e tap-in facile di Giudici. Gioca il resto della partita concentrato, senza interventi straordinari fino al gol beffa su cui non può nulla.
VAGHI 6 – Dopo la buona prestazione col Pordenone Vargas lo ripropone come braccetto destro, lui per 90′ replica la stessa partita attenta e diligente vista allo Speroni. Un unico sbandamento nel concitato finale quando, dopo il ritrovato vantaggio del Lecco, saltano gli schemi.
LOMBARDONI 6+ – Prestazione più che convincente: con un ottimo recupero toglie la palla dal (quasi) controllo di Mangni su uno spiovente colpito male da Molinari. Tiene Buso sempre sotto stretta marcatura, soprattutto nei primi 45′, eppure la difesa deve raccogliere ben 2 gol dal fondo della rete.
MOLINARI 6 – Nuovamente braccetto sinistra, il 5 ha qualche tentennamento sul piede debole, come evidenziato nella pagella di Lombardoni. A tempo letteralmente scaduto colpisce in pieno la traversa, mettendosi le mani nei capelli per essere andato a un soffio dal pareggio e dalla prima marcatura stagionale. Nel complesso più sfortunato che fortunato.
Derby amaro per una Pro Patria che non vince più: il Lecco fa festa al 90′
PIRAN 6 – Tanta corsa, più in difesa che in attacco. Utile e a disposizione per il resto della squadra, ma il cross vincente per Castelli non arriva mai.
dal 90′ – PIU SV – Manciata di secondi in campo: l’attaccante si costruisce comunque una bella azione sulla trequarti a campo aperto, il tiro viene però deviato da una gamba bluceleste e termina in corner.
NICCO 6,5 – Per la seconda partita consecutiva ricalca i ruoli dell’incursore e del regista offensivo. In una gara complessivamente piatta le principali manovre offensive dei tigrotti passano dai piedi di Ndrecka e dai suoi, compresa la rasoiata respinta da Melgrati con la punta delle dita.
FIETTA 6,5 – Fisicamente molto prestante, sulla falsa riga del pareggio col Pordenone. Nel complesso anche per lui una buona gara, sfortuna vuole che l’azione che porta al gol vittoria di Pinzauti nasca da un suo fallo e dalla rimessa in gioco veloce dei blucelesti in grado di tagliare le gambe al centrocampo.
dal 90′ GAVIOLI SV – Timbra il cartellino dopo esser progressivamente scomparso dai radar e dai piani di Vargas.
FERRI 5+ – Novanta minuti da ammonito, anzi 65 perché al 70′ viene sostituito. In controtendenza rispetto a domenica scorsa, conferma invece il momento sottotono dopo i fasti invernali.
dal 73′ VEZZONI 6 – Prova a dare quel fosforo che Ferri non era riuscito a dare, ma non va molto oltre. Forsennato quanto inutile l’inseguimento al 87′ del match winner Pinzauti sul 2 a 1.
NDRECKA 6,5 – Dei 22+10 in campo al Rigamonti Ceppi l’esterno è tra i migliori della prima frazione. Spinge e crea, ma la squadra non riesce sempre a cogliere l’ultimo (o anche il penultimo) passaggio.
PITOU 5,5 – Xerox della partita col Pordenone. Inizia promettendo bene col suo gioco fumantino, col passare dei minuti l’efficacia va diminuendo, così come i metri di distanza dalla porta del Lecco. Alla fine si rivela fumoso.
dal 46′ STANZANI 6+ – Di buono c’è l’assist per Castelli e la tanta, tantissima corsa, forse anche troppa. Come in occasione del gol di Pinzauti dove viene ingiustamente punito dagli dei del calcio con la sfortunata e decisiva deviazione nella porta di Del Favero. Come Molinari, nel complesso è più sfortunato che fortunato.
CASTELLI 6,5 – Settanta minuti di sofferenza lontano dalla palla. Senza un vero e proprio compagno di reparto i palloni da lui toccati si contano sulla punta di una mano. Di questi uno lo insacca in rete. Difficile per lui fare di più.
dal 70′ CHAKIR 6- – L’esatto contrario di Castelli, di cui prende il posto. Aiuta a tenere la squadra alta e di questo gli va dato atto – anche a costo di prendersi un giallo. Tuttavia un attaccante dovrebbe essere meno premuroso nel colpire e affondare il colpo all’interno dell’area di rigore.
Vargas: “La Pro Patria meritava di più. Serve correre e vincere, non c’è altro”
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.