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Regione boccia il “superparco” della brughiera di Malpensa, ora arriva il ricorso al Tar

Lo ha presentato il Coordinamento Salviamo il Ticino: in 42 pagine dell'avvocato Vellata le motivazioni per annullare la delibera con cui la giunta Fontana aveva bocciato il Sito d'Interesse Comunitario a protezione delle brughiere

brughiera

Dopo che Regione Lombardia a dicembre ha bocciato il Sito d’Interesse Comunitario per la brughiera di Malpensa, ora arriva il ricordo al Tar della Lombardia, per chiedere l’annullamento della decisione. Un’iniziativa promossa dal Coordinamento Salviamo il Ticino di Cuggiono, che ha affidato l’incarico al legale Roberto Vellata.

Tecnicamente il ricorso chiede l’annullamento della delibera di giunta del dicembre scorso “con la quale è stata è stata respinta la proposta di istituzione del SIC/ZPS Brughiere di Malpensa e Lonate”, una proposta che era sostenuta dal Parco del Ticino e da diverse voci del territorio.

I motivi del ricorso sono messi nero su bianco in 42 pagine di documento, che portano diverse argomentazioni. «Innanzitutto – elenca Claudio Spreafico, rappresentante legale del Coordinamento Salviamo il Ticino – per Carenza Istruttoria, perché la Regione non conclude la procedura di valutazione dell’ ecosistema Brughiera. Poi per illogicità del provvedimento per difetto di motivazione in palese contraddizione con le risultanze tecnico – scientifiche espresse dalla procedura di valutazione».

Altro punto richiamato nelle argomentazioni giuridiche è la «omessa citazione e considerazione della Procedura di VIA approvata con Decreto Ministro Ambiente e Cultura n.282/8 giugno 2023». È questo il pronunciamento che ha approvato il Masterplan 2035 ma che ha previsto che non venga consumata la brughiera e lo sviluppo della Cargo rimanga nel sedime aeroportuale.

La Regione nel bocciare la proposta ha fatto riferimento al fatto che la tutela come SIC/ZPS sarebbe d’intralcio all’espansione del cargo che però, allo stato attuale, è considerata dal Ministero dell’Ambiente insostenibile (per quanto da ottobre il governo vuole sbloccarlo, con un decreto approvato a ottobre ma di cui non si hanno più notizie).

“La brughiera è già tutelata”. La giunta Fontana boccia il ‘superparco’ a ridosso di Malpensa

Queste argomentazioni sono state ribadite in note in cui la Regione faceva riferimento a “valutazioni di carattere non solo ambientale ma anche di natura economica ed istituzionale“, come viene riportato nei documenti regionali citati nel ricorso. Che ricorda che in base alla Direttiva europea Habitat la valutazione su SIC/ZPS “deve avvenire su basi puramente scientifiche, conformemente ai criteri di selezione stabiliti nelle due direttive Habitat e Uccelli, senza tenere conto di considerazioni socioeconomiche”. La valutazione della giunta Fontana dunque sarebbe in contrasto con la normativa europea e a sostegno di tale tesi di fa riferimento alla giurisprudenza sul tema (una sentenza Commissione UE/Paesi Bassi). Oltre a questo viene contestata alla delibera anche il «conflitto di interessi di Regione Lombardia» in quanto promotore dell’accordo sul Masterplan del 2022.

Il Parco del Ticino sorpreso e deluso per la decisione di Regione Lombardia sul Sic delle Brughiere

Fin qui le argomentazioni giuridiche. alla base però Claudio Spreafico richiama le argomentazioni etiche che hanno spinto il Coordinamento Salviamo il Ticino ad agire: «Nell’anno del 50° Compleanno del Parco Ticino si scontrano due morali: quella che sostiene che il Parco e l’ambiente vanno bene solo quando sono compatibili con le esigenze di sviluppo del mercato, uno sviluppo infinito e nuove colate di cemento e asfalto. L’ altra è invece una istanza morale che invece auspica uno sviluppo compatibile con il meraviglioso Territorio del Parco Ticino e Sostenibile Ambientalmente. Quindi custodire la brughiera, ultimo polmone verde che permette a noi e soprattutto alle generazioni future di continuare a respirare, vivere e crescere».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 16 Febbraio 2024
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