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Ingaggiarli per non perderli. Al via il progetto BA Trainspotting che punta al protagonismo giovanile

Tre comuni (Busto, Fagnano e Marnate) e tante realtà che lavorano coi giovani hanno coinvolto oltre un centinaio di ragazzi in una serie di attività tra formazione e lavoro per arginare il fenomeno dei Neet

Generico 26 Feb 2024

Il nome rievoca un film generazionale degli anni ’90, che parlava delle vicende di un gruppo di giovani persi nella droga, ma l’intento è quello di offrire sostegno e opportunità di crescita e lavorative a giovani dai 15 ai 34 anni, in particolare a coloro che si trovano in situazione di marginalità, fragilità, isolamento o ritiro sociale, NEET (giovani che non lavorano e non vanno a scuola). Entra nel vivo il progetto BA Trainspotting che ha ottenuto da Regione Lombardia un finanziamento di 70.000 Euro (100.000 Euro è il costo totale).

II Comune di Busto Arsizio è l’ente capofila, partner istituzionali sono il Comune di Marnate e Comune di Fagnano Olona; gli enti del terzo settore partner sono Fondazione Exodus, Cooperativa Davide Onlus, Cooperativa Elaborando, Cooperativa Centro Terapia dell’Adolescenza, Cooperativa Totem.

Così lo spiega Andrea Donati del Centro terapia dell’adolescenza: «Il progetto si ispira al modello di intervento dello psicanalista Bruce Alexander che ha come presupposto l’insistere sulla comunità, intesa nei suoi diversi livelli (sociale, familiare, culturale, di gruppo) con un approccio fortemente innovativo che si basa sull’affrontare non solo i problemi diretti che coinvolgono i/le ragazzi/e che presentano fragilità e difficoltà, ma anche il contesto in cui essi vivono, nei loro micro (famiglia, gruppo amici, etc.) e macro ambienti (quartiere, città, media etc.)».

L’intento, dunque, è quello di ffrire opportunità e alternative di vita, siano esse rivolte al percorso scolastico che a quello lavorativo, accompagnate però dal sostegno dei contesti e dei vissuti dei ragazzi. Tutto questo per evitare la mancata adesione agli interventi messi in atto, alle ricadute in comportamenti a rischio. Sono già più di 150 i ragazzi coinvolti nei 5 azioni e 5 “cantieri” nei quali sono impegnati i ragazzi, attivati dalle varie realtà che gestiscono la rete.

Le azioni e i cantieri di BA Trainspotting

La prima azione consiste nella promozione, nel coordinamento e nella creazione di una rete per favorire il miglioramento delle comunità locali, dei quartieri al fine di dare ai ragazzi/e e alle comunità di origine strumenti conoscitivi, informativi, strutturati per dare risposta ai bisogni, e fornire alternative valide e durature, attraverso anche il supporto di gruppi, associazioni, comitati nei quartieri etc. rafforzando la rete dei servizi formali ed informali.

La seconda azione è l’engagement dei ragazzi attraverso l’educativa di strada. Il compito è stato affidato principalmente a 4Exodus di Gallarate. Cristina Rizzelli spiega come sono riusciti a portare i giovani all’interno del progetto: «Noi siamo a Gallarate e per la prima volta ci affacciamo su Busto Arsizio. Abbiamo coinvolti giovani studenti universitari di Busto Arsizio per parlare a questi ragazzi. Si sono messi in ascolto dei loro bisogni e delle loro aspettative. Insieme agli altri colleghi abbiamo coordinato tutti questi cantieri. Il tutto accade davanti ad un camioncino del fritto che ha permesso l’incontro. Si sta già organizzando un evento che avrà al centro la musica rap».

La terza azione è fatta dai ragazzi coinvolti verso i loro coetanei e la coordina la cooperativa Davide che ha messo in piedi una sorta di agenzia di comunicazione. Così la spiega Beatrice Masci: «Fino a giugno si muoveranno tutta una serie di cantieri e attività dal lunedì al venerdì che coinvolgono alcuni rioni di Busto Arsizio, parchi, luoghi di aggregazione a Fagnano e Marnate. La nostra agenzia comunicativa che impiega ragazzi dell’ipc Verri e dell’Enaip, attiverà una comunicazione attrraverso vari canali tra i quali un profilo Instagram, attraverso il quale verranno comunicati gli appuntamenti».

Un’altra azione riguarderà la formazione e il lavoro. Nel mese di febbraio/marzo 2024 sarà realizzato un salone rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 18-20 anni di età, volto a favorire l’orientamento verso la scelta universitaria, il matching con il mondo del lavoro, anche con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e il Centro per l’impiego, volto a favorire percorsi formativi basilari su come orientarsi e su come attivarsi nella ricerca di un primo lavoro. Nell’azione sono previsti anche supporto psicologico alla motivazione per chi affronterà un nuovo percorso lavorativo attraverso gruppi di mutuo auto aiuto.

L’ultima azione riguarda i cantieri: «Dal realizzare dei costumi cosplay alla seduta di fitness gratuita, arte, fotografia, l’organizzazione di un concerto con artisti della scena rap» – sono alcune delle attività a cui i ragazzi partecipano. Lo spiegano Noemi Cerri della cooperativa Elaborando, l’assistente sociale del Comune di Marnate Francesca Vanoli, l’assessore ai Giovani Dario Moretti di Fagnano Olona. L’obiettivo è lavorare con i ragazzi agganciati, favorendo interventi in linea con i loro talenti e le loro propensioni di carattere lavorativo, artistico, culturale.

L’assessore all’Istruzione di Busto Arsizio Daniela Cinzia Cerana è soddisfatta del lavoro sin qui svolto: «Si sta cercando, in questi anni, di fare rete per raggiungere un effetto benefico complessivo su tutto il bacino d’utenza di Busto. Molti dei ragazzi di Fagnano e Marnate vengono a scuola a Busto e le istituzioni dei vari comuni devono collaborare in modo da non lasciarli a loro stessi nelle varie fasi della loro quotidianità. Li raggiungiamo a scuola ma anche nei parchi dei quartieri, nei centri aggregativi dei loro comuni di residenza». A Marnate c’è il centro San Sebastiano che funziona da tempo e ha sviluppato tutta una serie di attività per i giovani del paese, a Fagnano c’è Verde Potenziale con il progetto Young Revolution, avviato l’anno scorso.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 01 Marzo 2024
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