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Non da solo: il ricordo della vita di Dario Terreni riunisce tanti amici

Una bella serata, quella al Monte Diviso, per ricordare un uomo appassionato della politica, dell'impegno sociale e anche nel mondo cattolico. Un'esperienza vissuta, da sempre, in una collettività

Sala Dario Terreni

C’erano tanti amici di Dario Terreni, nella serata al Monte Diviso di Gallarate, per ricordare un uomo che ha vissuto con passione l’impegno sociale e politico. Una passione vissuta non da solo, ma dentro a organizzazioni, associazioni, realtà che nel tempo hanno messo insieme le persone. Per ragionare, studiare, agire.

E infatti in tanti si sono riuniti, in una serata fatta di convivialità, ricordi, commozione e anche qualche risata, evocando nomignoli e affermazioni tipiche di Terreni.

Nell’incontro nella sala del Monte Diviso – dove è stata posta una targa in ricordo – ci sono stati interventi su tre sfere del suo impegno: le Acli, la città e – infine – il Monte Diviso.

Rocco Longobardi, vicesindaco della città di Gallarate, ha ricordato “un amico, un cliente, un punto di riferimento personale”, che lo ha introdotto all’esperienza politica. “La città di Gallarate ha perso un grande uomo e io ho perso una guida preziosa”.

Giovanni Pignataro ha portato il ricordo del Pd: “È stato uno dei fondatori del Pd, diceva che aveva costruito un Pd ante litteram nel 1993”, quando mise insieme il primo centrosinistra gallaratese. “Viviamo in un mondo molto di slogan e non di studio, ma anche in un mondo in cui sembra spegnersi la passione per il bene comune. Ecco: la storia e l’esperienza di Dario ci spinge proprio a ritrovare quella passione”.

Sala Dario Terreni

I ricordi hanno ripercorso tutta la storia di Terreni, partendo fin dall’infanzia, “non per amarcord ma perché in quei passaggi di vita vedeva idee, riflessioni”, ha detto Ruffino Selmi, amico di lungo corso nelle Acli.

Dalla ancora dura esperienza da bambini in un’Italia da ricostruire (fu mandato in collegio, a fronte dell’impegno dei genitori sul lavoro), all’esperienza professionale nell’industria tessile iniziata da giovanissimo, al primo impegno politico partito dai Comitati di quartiere, come ricordato da Pierluigi Galli, intervenuto con Ivano Ventimiglia e Antonio Longo nel ricordare il legame tra Terreni e la città.

Dario Terreni
Dario Terreni al presidio di solidarietà alla Cgil dopo l’assalto della sede nazionale a Roma del 9 ottobre 2921

Poi c’è invece l’altro grande capitolo della vita, nel movimento delle Acli, che si fonde con l’esperienza dei cristiani negli anni postconciliari.
Esperienza di grandi entusiasmi, legato alla realtà concreta, fatto – anche qui – dentro a un’esperienza collettiva, di un gruppo, ben evocata da Anna Balzarini. Dagli anni di Moriggia dove “molti aclisti si riconoscevano in don Marco, in quella parrocchia di periferia e di frontiera”, al confronto ecumenico con la Comunità di Bose.

Riflessione ma anche legami umani, ripercorsi nelle foto che dal bianco e nero dei congressi Acli arrivano fini agli ultimi impegni pubblici e gli ultimi momenti. Nelle immagini tanti volti che con lui hanno vissuto anni ed erano anche alla serata del Monte Diviso.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 27 Novembre 2024
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