Pagelle Pro Patria: Rovida e Beretta in formato playout, Palazzi inciampa, Curatolo ci prova,
La Pergolettese colpisce in 8 minuti e affonda la Pro Patria, privata di 6 titolari, sotto il diluvio. La Pro Patria conclude la regular season con la sedicesima sconfitta stagionale e la testa ai playout di maggio contro la Pro Vercelli

La Pro Patria conclude la stagione regolamentare sconfitta per 2-1 al Voltini di Crema. La Pergolettese impiega 8 minuti per portarsi avanti 2-0 e fare suo il match, spento anzitempo da un copioso diluvio. Inutile il goal di Beretta, che accorcia le distanze già al 27′ e che si mostra pronto alla sfida dei playout contro la Pro Vercelli.
I VOTI DEI TIGROTTI
ROVIDA 6,5 – Pronti, partenza, via: i compagni di squadra lo abbandonano, affidandogli le sfide più complicate per un portiere (rigore e punizione) e sulle quali era oggettivamente difficile fare meglio. Dopo 9′ il risultato è già pesante (2-0), poi a diventare pesante sarà il campo. Le pozzanghere e il vento contrario favoriscono la Pergolettese, con la palla che rimane nella metà campo gialloblu, lui chiude la porta ad Anelli e Scarsella con due buoni interventi in area: uno in uscita e un secondo dell’area piccola.
REGGIORI 6 – Tanti duelli sulla trequarti, dove va prendere Basili a Di Biase sulla trequarti. A volte lo fa vincendo, altre meno. Senza mai compromettere una gara già compromessa. It’s not up to you, some you win some you lose… when the lightning comes.
ALCIBIADE 6 – Di ritorno dalla squalifica di 3 giornate, si dimostra ancora una volta essere uno dei giocatori più pericolosi sul fronte offensivo (la Patria chiude il campionato con il peggiore attacco) grazie al piede caldo sulle punizioni. Di free kick ne batte due, ma entrambe le volte la palla si alza si troppo per centrare l’angolino vincente. Concorso di colpa con Palazzi in occasione del raddoppio di Tonoli, il difensore lo marca dandogli le spalle e guardando la palla arrivare in area (su cui non arriva), il centrocampista si mette dietro e resta a guardare.
RENAULT 6,5 – Ha giocato poco in stagione, anche a causa di un infortunio importante, poi gli arrivi a gennaio di Coccolo e Barlocco (arrivati proprio per sopperire la sua assenza e diventati titolari inamovibili) gli hanno tolto spazio una volta rientrato nei ranghi. Lui però non rinuncia a mettersi in mostra, anche con una conclusione da fuori area: come i compagni combatte tanto sulle preventive, in un duello con l’attacco gialloblu che sostanzialmente finisce in parità. Nato come esterno, sente il richiamo del centrocampo portando la palla e aiutando la manovra. Finché il tempo regge, la Pro Patria costruisce tanto a sinistra, dove Terrani va prendersi la palla.
PIRAN 5,5 – Quest’anno la Pro Patria sulla corsia di destra preferisce il contenimento alla spinta. Il giovane tigrotto, spostosi sulla fascia opposta a quella di sua normale competenza, si adegua agli standard stagionali dei compagni, prevalentemente appannaggio di Somma. Nei primi minuti di gara la Pro Patria soffre abbastanza sugli esterni, poi la gara ai assesta in equilibrio. Di guizzi oltre la metà campo davvero pochi.
dal 69′ CITTERIO 6 – Per lui un ritorno in fascia (cosa che non faceva dai tempi di Vargas): a differenza di tutti i compagni di reparto usa la corsia per pestare la linea. Ad ostacolarlo non solo solo i cremaschi, ma anche le pozzanghere.
PALAZZI 5 – Annata da dimenticare, tra infortuni e panchine che gli hanno tolto ritmo, mordente ed efficacia. Come se non bastasse le due ultime apparizioni in campo (fatta eccezione per i minutini di venerdì scorso a giochi fatti) lo hanno visto protagonista in negativo sia a Lecco a fine febbraio (a cui sono seguite 8 panchine consecutive senza più vedere il campo) sia ieri pomeriggio a Crema. Nella gara del Voltini ritrova la titolarità che mancava dal primo febbraio (prima gara con Sala in panchina) ma subito, nel provare a spazzare una respinta di Alcibiade, falcia in area di rigore Careccia dopo neanche due minuti dall’inizio della partita. Pochi minuti più tardi raddoppia la marcatura su Tonoli, con il difensore dei canarini che sovrasta tutti in area e inzucca il raddoppio. La stagione può ancora essere (parzialmente) riscattata: due gare “extra” a maggio per la salvezza. C’è bisogno di tutti, anche del vero Palazzi, come quello ammirato in biancoblu nella gara casalinga contro il Padova.
dal 75′ CAVALLI 6 – Finale nelle pozzanghere, quando si aspetta solo il triplice fischio.
MALLAMO 6 – La fascia da capitano indossata nell’ultima giornata di campionato è un fattore che non va sottovalutato. In campo c’erano compagni di squadra più esperti (Alcibiade e Beretta), con maggior numero di presenze in biancoblu (Rovida e Piran), o maggiormente legati alla Pro Patria avendo fatto il settore giovanile (Reggiori e Piran). Un onere e un onore, ripagati, almeno in parte, con una gara di sostanza, in una mattonella di campo dove è costretto a duellare con tanti avversari. Qualità e pulizia nel passaggio seguono solo a tratti.
dal 69′ NICCO 6 – Un po’ per la pioggia, un po’ per i remi già tirati in barca dalla Pro Patria, con la testa ai playout, riuscire a incidere sarebbe stato molto difficile. Lui ci prova giocando un paio di palloni in area di campo più avanzata rispetto a dove agiva Mallamo.
VAGLICA 6 – Prima da titolare, all’ultima di campionato (i gettoni totali sono 7, le gare saltate per infortunio più del doppio). Sinonimo che qualcosa non è andato nel verso giusto, proprio come la stagione dei biancoblu. Come se non bastasse la gara di ieri si mette subito male e la Pro Patria deve rincorrere il risultato e al tempo stesso anche gestire le forze in vista dei playout. Da tutti questi fattori ne viene fuori una prestazione in cui il terzino sinistro è forse uno dei giocatori in campo con maggiore volontà. Non rinuncia a portare palla in avanti, anche a costo di concedere qualcosa e fare qualche fallo dietro. Alla spinta di Piran lui sembra, per lo meno al Voltini, preferire il fraseggio.
TERRANI 6 – Come già scritto, la Pro Patria, inconsapevole della tempesta in arrivo, attacca quasi esclusivamente su un lato di campo. Lui va a prendersi la palla sulla sinistra per accentrarsi e servire i compagni in area. Tenta più volte, a volte bene altre meno, di pungere sulla di fondo e, dopo un paio di traversoni, conquista un calcio d’angolo da cui è sempre lui a sfornare l’assist per Beretta in occasione del 2-1.
ROCCO 6 – Sembra metterci lo zampino sulla conclusione vincente di Beretta, al di là di questo il #32, nella mezza partita a disposizione, si fa notare giusto per essere ostacolato in area (su cui la Pro Patria reclama un rigore) dopo un gioco di prestigio, respinto, sempre ad opera del compagno.
dal 46′ CURATOLO 6 – Ci prova contro tutto e contro tutti gli altri 21 giocatori in campo, che attendono il fischio finale, chi per iniziare a festeggiare, chi iniziare a pensare a Vercelli. A momenti, sotto il diluvio, sfiora il goal del pareggio con un tiro da fuori area. La voglia e la determinazioni sono superiori alla pesantezza del campo, che induce a qualche errore tecnico.
BERETTA 6,5 – Già (da venerdì scorso) in formato playout. La squadra ha difficoltà nel rifornirlo con costanza, soprattutto quando si salva a prendere il pallone, ma l’attaccante quando ha spazio in avanti ci mette comunque la zucca su uno dei pochi palloni a lui recapitati. A prescindere da tutto, la paternità del goal è sua. Oltre al goal per ben due volte danza sul pallone negli ultimi metri creando scompiglio nell’area di rigore avversaria. Per un soffio non arriva in tempo a correggere la conclusione di Curatolo.
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