Polo logistico da dodici ettari a Castano Primo, si muove un nuovo comitato
Il progetto insiste su terreni agricoli e boschivi vicino a una zona residenziale e a una scuola superiore. Un nuovo caso nell'ambito della "corsa" a costruire nuovi poli intorno all'aeroporto di Malpensa

A Castano Primo, nei dintorni di Malpensa, si ipotizza un nuovo polo logistico e nasce anche un comitato, pronto a battersi per evitare che il progetto prenda corpo. Un “comitato spontaneo formato da cittadini abitanti nei comuni di Castano Primo, Buscate, Cuggiono, Robecchetto, Turbigo, e di un’area più vasta, che hanno a cuore la salute e la tutela del territorio in cui viviamo”.
Sottolineano l’impatto che non sarebbe solo locale (con il consumo di suolo di 12 ettari) ma anche su un territorio più ampio, ad esempio per effetto del traffico di attraversamento. Va ricordato che il caso di Castano non è isolato: su tutta l’area di Malpensa c’è una forte spinta alla realizzazione di nuove infrastrutture logistiche.
In zona Malpensa si parla del maxipolo logistico di Tornavento di 312.000 mq (equivalente a 40 campi di calcio), in una delle zone più preziose del Parco del Ticino, il polo logistico di Ferno di 66.000 mq, di cui peraltro non si parla più da qualche anno. O ancora l’area logistica di Robecchetto con Induno, 48 “baie” per il carico e scarico merci su un’area di 94mila metri quadri su terreni naturali. Ma si possono citare anche altri interventi in fase di avvio, come quello previsto a Besnate. O – allargando di poco lo sguardo – il raddoppio dello scalo intermodale di Sacconago o il progetto di 90.000 mq a Cairate.
Il Comitato neocostituito ha già pronto un volantino e sta lanciando la mobilitazione sul territorio.
Chiedono “di fermare questo progetto e di dare l’opportunità ai cittadini proprietari dei terreni ma anche a tutti i cittadini castanesi di discutere nel nuovo PGT, in approvazione, di cui sopra affinché si possano considerare davvero le sensibilità, i bisogni e gli interessi dei castanesi”.
Di seguito il comunicato integrale
Siamo un comitato spontaneo formato da cittadini abitanti nei comuni di Castano Primo, Buscate, Cuggiono, Robecchetto, Turbigo, e di un’area più vasta, che hanno a cuore la salute e la tutela del territorio in cui viviamo. Nell’area indicata in oggetto si sta manifestando un interesse privato per la costruzione di un polo logistico.
La presenza di un polo logistico in quest’area di 120.000 mq comporterebbe:
– costruzione di capannoni alti anche più di 20 mt. su suolo agricolo e boschivo adiacente a zona residenziale e all’Istituto Scolastico Superiore G. Torno (zona sensibile);
– un totale di 12 ettari pari a 17 campi di calcio cementificati e sottratti per sempre all’agricoltura;
– aumento esponenziale del traffico veicolare su strada (causando inquinamento acustico ed atmosferico, con conseguente incremento di malattie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche) di mezzi pesanti che transiteranno 24h/24 su Viale Resistenza per connettersi alla superstrada uscita Castano sud – Buscate nord. La medesima uscita verrà utilizzata dai camion provenienti dal polo logistico in costruzione nel comune di Robecchetto (a Malvaglio area compresa tra Candiani e Ristorante “Mariuccia”), su un’area di 94mila metri quadrati;
– Castano Primo rischia di diventare sinonimo di logistica con conseguente degrado e perdita di valore di immobili e attività commerciali locali. I processi lavorativi della logistica sono automatizzati e necessitano di pochi lavoratori solitamente con contratti temporanei e mal pagati, che non lascerebbero nessuna ricchezza alla comunità del Castanese.Alla luce delle considerazioni sopra descritte, ci appelliamo alla Legge Regionale della Lombardia 8 agosto 2024 n°15 (art.3 commi: a, b, c, e, f…) e alla sentenza del TAR Lombardia – 3230 – 2024 pubblicata il 18 / 11 / 2024 che “disciplinano gli insediamenti logistici” riguardo soprattutto il riutilizzo di aree dismesse per evitare inutile consumo di suolo, la vicinanza alle Reti Transeuropee dei Trasporti, salvaguardia della salute pubblica e considerazione dell’attività agricola… Pertanto chiediamo di fermare questo progetto e di dare l’opportunità ai cittadini proprietari dei terreni ma anche a tutti i cittadini castanesi di discutere nel nuovo PGT, in approvazione, di cui sopra affinché si possano considerare davvero le sensibilità, i bisogni e gli interessi dei castanesi.
A tale scopo promuoveremo a breve una raccolta di firme aperta ai cittadini di Castano Primo e del Castanese. Il primo appuntamento dal vivo sarà il 3 maggio p.v. in Piazza Mazzini.
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