“Senza rinnovo del contratto, a rischio la bilateralità”
Il segretario nazionale Uilm Rocco Palombella risponde a Confindustria Varese: "La collaborazione si fonda su regole condivise. Se salta il contratto nazionale, si mette in discussione tutto il modello delle relazioni industriali".

«Noi siamo quelli che abbiamo contribuito ad un modello sindacale che prevede la bilateralità, la possibilità di gestire alcune questioni universali come la formazione e la previdenza complementare. La bilateralità presuppone che ci siano delle relazioni industriali e il rispetto degli accordi. Nel momento in cui noi ci troviamo di fronte al non rispetto dell’accordo stabilito sui rinnovi contrattuali, è chiaro che tutto ciò che e bilateralità, tutto ciò che guarda ad un rapporto di relazione industriale avanzata è sottoposto a una critica, a un contenzioso tra noi e le aziende». Risponde così Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm, il sindacato dei metalmeccanici della Uil, intervenuto al consiglio Uilm di Varese, alla nota stampa di Confindustria Varese e dei rappresentanti provinciali delle aziende meccaniche e siderurgiche che hanno definito «un’insensata forma di protesta» l’annuncio del sindacato di voler sospendere la sottoscrizione dei piani formativi nelle aziende del settore. che in provincia di Varese conta 400 realtà per oltre 29mila addetti.
SENZA CONTRATTO NON C’È BILATERALITÀ
«Non si può da un lato essere partecipativi e dall’altro non sedersi per rinnovare il contratto nazionale, perché il contratto nazionale comprende anche tutto ciò che poi è bilaterale. È proprio che perché c’è un contratto collettivo nazionale che possiamo dar vita alla bilateralità. È uno scontro senza precedenti dove non c’è neanche la volontà di sedersi al tavolo. Certo si deve mettere in discussione un modello, perché noi nel 2016 e nel 2021 abbiamo stabilito come rinnovare i contratti senza scioperare. Se Federmeccanica invece lo metto in discussione, è chiaro che per noi tutto è in discussione, soprattutto proprio la bilateralità che è l’elemento fondamentale per poter stabilire i rapporti regolari nelle relazioni industriali».
Secondo il segretario nazionale della Uilm non è un tema legato allo strumento della formazione. «Sarebbe opportuno – sottolinea Palombella – che Confindustria faccia questa polemica nei confronti di Federmeccanica, farla a noi. Il problema è al loro interno. Noi vogliamo più formazione, vogliamo più sicurezza, vogliamo più bilateralità, ma la bilateralità non è un sentimento, ma delle azioni politiche condivise».
FEDERMECCANICA NON È UN SINDACATO
Nella nota stampa Carlo Del Grande e Massimo Garavaglia, rappresentanti provinciali delle aziende meccaniche e siderurgiche sostengono che quella presentata da Federmeccanica al tavolo di rinnovo del ccnl non sia una piattaforma ma la risposta punto per punto alla piattafoprma presentata dai sindacato dei metalmeccanici. «Non è vero, perché proprio sul documento che loro ci hanno consegnato – spiega Palombella – c’è scritto “Contro piattaforma“. Inoltre ci sono punti aggiuntivi rispetto alla nostra proposta: sugli scatti d’anzianità, sugli aumenti contrattuali sui minimi da non inserire, per fare due esempi. Tutto questo è una risposta, è un modello, una piattaforma. Forse si sono dimenticati di essere associazioni datoriali. Quando decideranno di essere associazioni sindacali, anche loro potranno presentare piattaforme. Questo è un lusso che ancora la nostra Costituzione non prevede».
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