Tempo di playout per la Pro Patria, contro la Pro Vercelli iniziano i 180 minuti per la salvezza
La Pro Patria si gioca la permanenza tra i professionisti: prima appuntamento domani sabato 10 maggio (17:30) allo Speroni di Busto Arsizio dei playout contro i piemontesi. La partita sarà raccontata in diretta dal liveblog di VareseNews

Poche parole in sala stampa, quelle di mister Caniato e capitan Nicco, e i pensieri rivolti già al campo in attesa del doppio appuntamento in cui la Pro Patria non si gioca soltanto la stagione, ma il proprio futuro. Conclusa la stagione al 18esimo posto, davanti solo alla retrocessa Clodiense e al Caldiero, i tigrotti di Busto Arsizio saranno in campo, per l’ultima volta e a distanza di dieci anni dall’ultimo spareggio salvezza, nelle mura amiche dello Speroni domani, sabat0 10 maggio (17:30) per la gara d’andata dei playout contro la Pro Vercelli, arrivata invece 17esima.
ALLA PRO PATRIA OBBLIGATA A VINCERE IL DOPPIO CONFRONTO, RIENTRA MEHIC
Il miglior piazzamento al termine del campionato premia le bianche casacche piemontesi, a cui basterà anche solo il pareggio aggregato per ottenere la salvezza. Recuperati tutti i giocatori (fatta eccezion dei “soliti” Sassaro, Lombardoni e Travaglini), la Pro Patria, infatti, è obbligata a uscire dal doppio confronto in vantaggio. Difficile, tuttavia, prevede con certezza che partita sarà quella di domani, e poi quella di sabato prossimo al Piola di Vercelli.
DUE PARTITE, UNA SOLA VERITÀ
Due i motivi principali: in primo luogo lo sguardo e le strategie devono tenere conto a 360 gradi non dei prossimi 90 minuti bensì dei prossimi 180 minuti, in seconda battuta la Pro Vercelli ha cambiato allenatore a fine aprile, con l’esonero di Bianchini (che era subentrato a Paolo Cannavaro) e l’arrivo di Gardano proprio in preparazione dei playout. Annulate quasi del tutto le anteprime viste in campionato o in Coppa Italia, tre sfide terminate sempre in parità, ma con la Pro Patria recuperata dalle bianche casacche in campionato sia dicembre sia ad aprile in recupero.
MISTER CANIATO: TESTA, NON SOLO GAMBE
«Che giornate sono state dopo la fine del campionato? Abbiamo cercato di rimediare le forze, le energie, soprattutto quelle nervose in funzione di 180 minuti. Non sarà facile, al di là dell’esperienza di Gianluca Nicco, che ha una mediazione con le emozioni un po’ più semplice, abbiamo una squadra giovane in alcuni elementi. Dovremo essere bravi a smussare quei picchi emozionali che fanno parte di questa fase finale della stagione. È importante, lo sappiamo, è l’appendice del campionato, l’ha squadra l’ha conquistato (c’è stato un momento in cui la “forchetta” di 8 punti avrebbe condannato la Pro Patria), adesso andiamo a lottare, andiamo a giocarcela, con i presupposti che ha la squadra ha mostrato nell’ultimo periodo. Saranno 180 minuti, sarà fondamentale distribuire le energie, le intenzioni, le intensità. È difficile dividere questi 180 minuti, mi viene difficile. Se alla fine della gara di ritorno devi “vincere” (essere in vantaggio), devi aver fatto risultato anche nella gara d’andata».
IL CAPITANO, NICCO: “SAPPIAMO QUEL CHE CI GIOCHIAMO”
«Se i due confronti in campionato hanno dimostrato che abbiamo qualcosa in più della Pro Vercelli? Quello che so è che siamo due squadre che si ritrovano a fare questi playout e che cercano di salvarsi. Questo è l’obiettivo principale. Saranno due partite dure e difficili. Possiamo fare bene, dobbiamo essere squadra, dobbiamo star tranquilli. Ci giochiamo tanto, dobbiamo pensare a fare la nostra partita, con la giusta aggressività per ottenere un risultato».
«Scorie dopo le due partite in campionato? Sia all’andata che al ritorno avevamo praticamente vinto, i goal subiti nei minuti di recupero danno fastidio. Magari avremmo potuto parlare di altro, adesso però siamo qua, a parlare di questi playout. La tensione inizia a farsi sentire, con la partita che si avvicina. Questo perché la partita è fondamentale per noi. Credo sarà così anche per loro. Noi più vecchi abbiamo cercato di stare vicini ai più giovani, di pensare alla partita come alle altre, sapendo quello che ci giochiamo e sperando di fare bene».
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