Guerra Israele-Iran, parte il “ponte aereo” tra Malpensa e Cipro per riportare gli israeliani bloccati in Italia
Dopo la chiusura dell'aeroporto di Tel Aviv migliaia di persone sono rimaste bloccate fuori dallo Stato ebraico. In queste ore ripartono i movimenti aerei, con "tappa" a Larnaca

Mentre ancora infuriano i bombardamenti reciproci tra Israele e Iran, dopo l’attacco preventivo israeliano, sta prendendo forma il ponte aereo per riportare in patria i cittadini dello Stato ebraico rimasti bloccati in giro per il mondo e che devono rientrare, a volte anche per esigenze militari.
Dopo giorni di chiusura totale dell’aeroporto di Tel Aviv, nell’ultimo giorno si è attivato il “ponte aereo” verso Israele, anche dall’Italia.
L’operazione prevede voli charter fino a Cipro, tradizionale “porto” di passaggio tra Occidente e Medio Oriente, per gli stretti legami con il Regno Unito. Arrivati all’aeroporto cipriota di Larnaca, i passeggeri proseguono in direzione Tel Aviv con voli El Al e Israir.
(Nella foto di apertura: gli aerei dell’El Al atterrati a Milano Malpensa, deviati dopo la chiusura dell’aeroporto di Tel Aviv, nella prima notte di guerra aperta con l’Iran; i velivoli sono ancora a Malpensa)
Secondo il sito El Al nella giornata di mercoledì vengono garantiti voli di rientro (recovery flights) da Atene, Roma, Milano e Parigi, mentre giovedì 19 giugno da Atene, Roma, Milano, Budapest e Londra Luton.
Alcuni voli da Malpensa sono stati garantiti dalla italiana Neos, altri dalla compagnia charter del gruppo Las Vegas Sands con Airbus A340.
È partito anche un volo El Al diretto per Tel Aviv, operato con B737, è previsto un altro volo a metà mattina di giovedì.
I voli israeliani da Cipro operano poi su Tel Aviv, in un contesto difficile, in cui sono ancora in corso i bombardamenti iraniani in risposta all’attacco israeliano: i droni e i missili di crociera vengono annunciati con ampio anticipo (il tempo di volo è di circa tre-cinque ore), mentre i bombardamenti con missili balistici sono preannunciati con pochi minuti, visto che queste armi volano a velocità supersonica.
Nel monitoraggio dei voli non è sfuggita la presenza di velivoli militari della Raf (la Royal Air Force britannica) che incrociavano nell’area tra Cipro e Israele, volando con il transponder acceso, per mostrare la propria presenza.

Il rientro dei turisti da Israele
Nella giornata di martedì hanno iniziato invece il loro ritorno i primi gruppi di visitatori stranieri rimasti bloccati in Israele , che devono fare il viaggio contrario.
I viaggi di rientro in questo caso prevedono prima un tragitto via terra verso l’Egitto o la Giordania, e poi da qui un volo verso l’Europa.
Complessivamente – secondo il governo Israeliano – erano 38mila i turisti presenti nel Paese.
Tra gli altri hanno organizzato il complesso rientro i governi di Polonia, l’Austria, la Germania e la Repubblica Ceca.
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