Testamento olografo, pubblico o segreto: quale scegliere?
Il nostro ordinamento giuridico mette a disposizione strumenti diversi, ciascuno con la propria anima e le proprie implicazioni. Orientarsi tra testamento olografo, pubblico e segreto è il primo passo per una scelta matura, in grado di rispecchiare le nostre esigenze più intime

La decisione di scrivere un testamento è un atto di profonda consapevolezza, un gesto che non solo definisce la sorte dei beni materiali, ma che permette di proiettare i propri valori oltre il tempo. È il modo più efficace per dare voce alle nostre volontà, per proteggere le persone a cui teniamo e sostenere le cause in cui crediamo.
Il nostro ordinamento giuridico mette a disposizione strumenti diversi, ciascuno con la propria anima e le proprie implicazioni. Orientarsi tra testamento olografo, pubblico e segreto è il primo passo per una scelta matura, in grado di rispecchiare le nostre esigenze più intime.
Il testamento olografo, il valore di un gesto personale
La forma più diretta e confidenziale per mettere nero su bianco le proprie volontà è senza dubbio il testamento olografo. La sua essenza risiede in tre pilastri irrinunciabili: deve sgorgare interamente dalla mano di chi lo scrive, deve essere firmato in calce e deve riportare una data completa: la mancanza anche di uno solo di questi dettagli può vanificarne l’efficacia.
Spesso, la preoccupazione su come fare testamento e quanto costa può frenare molte persone; in questo scenario, l’olografo offre una risposta semplice, non implicando spese notarili. Tuttavia, questa apparente semplicità nasconde delle ombre. L’assenza di una guida legale esperta può condurre a formulazioni incerte o a disposizioni che, senza volerlo, ledono i diritti degli eredi legittimari, gettando i semi per futuri dissapori. Essendo un documento affidato alla sola custodia privata, inoltre, corre il rischio di essere smarrito o, peggio, occultato.
Il testamento pubblico, la certezza che parla attraverso il notaio
Per chi invece non vuole lasciare nulla al caso e cerca la massima blindatura giuridica, la strada maestra è quella del testamento pubblico. In questo caso, ci si affida completamente alla competenza di un notaio, che alla presenza di due testimoni raccoglie le volontà espresse a voce dal testatore. Il suo ruolo è cruciale: traduce il volere personale in un linguaggio giuridico inattaccabile, garantendo il pieno rispetto delle normative vigenti, specialmente quelle a tutela delle quote di legittima. Ogni parola viene pesata per evitare ambiguità. L’atto, una volta letto e approvato, viene firmato da tutti e custodito dal notaio, al riparo da qualsiasi rischio di smarrimento o manipolazione. È una scelta che richiede un investimento economico, ma che ripaga con una tranquillità impareggiabile, azzerando quasi del tutto il potenziale di future contestazioni.
Il testamento segreto, l’incontro tra riservatezza e garanzia
Esiste poi una terza via, un’intelligente sintesi tra le due precedenti: il testamento segreto. Questa soluzione permette di mantenere il più stretto riserbo sul contenuto delle proprie disposizioni, beneficiando al contempo della sicurezza offerta dal deposito notarile. La scheda testamentaria può essere scritta di proprio pugno, ma anche con un computer o da una persona di fiducia; l’unica condizione è che sia firmata dal testatore. Il foglio viene poi sigillato e consegnato solennemente al notaio davanti a due testimoni. Il pubblico ufficiale non ne conosce il contenuto, ma redige un verbale di ricevimento che funge da garanzia ufficiale di esistenza e di data certa. In questo modo, la privacy è salva, ma il documento è protetto. Naturalmente, quando ci si chiede fare testamento quanto costa, bisogna considerare l’onorario del professionista per questa procedura, ma il beneficio è un equilibrio perfetto tra le diverse esigenze.
La scelta finale è un abito da cucire su misura, che deve tenere conto della propria storia familiare, della natura del patrimonio e del bisogno di riservatezza. Qualunque sia la forma prescelta, includere nelle proprie volontà un pensiero per una realtà solidale significa trasformare la pianificazione patrimoniale in un potente messaggio di generosità, un lascito che continuerà a generare valore per gli altri.
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