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Dussmann e lo sciopero: “Chiarezza, rispetto delle regole e più valore per i lavoratori di Linate e Malpensa”

L'intervento dell'azienda alla vigilia dello sciopero dichiarato da Cgil e Adl

Malpensa partenze terminal 1

Arriva il giorno del primo sciopero (dopo diverse giornate di protesta) degli addetti alle pulizie di Malpensa, dipendenti di Dussmann. E l’azienda  ribadisce la propria posizione. Di seguito il testo inviato

Referendum non rappresentativo

Negli ultimi mesi, il confronto sindacale si è caratterizzato per una significativa divisione tra le organizzazioni: da un lato Filcams CGIL, promotrice del referendum del 22 luglio, dall’altro Fisascat CISL e UILTrasporti UIL, firmatarie insieme a Flai CGIL dell’accordo integrativo aziendale sottoscritto il 4 luglio. Tale divisione ha reso più complesso il dialogo sindacale, pur nel pieno rispetto delle prerogative di ciascuna organizzazione.

Sempre in merito al referendum che si è svolto dal 15 al 18 luglio, promosso da una sola sigla sindacale, va sottolineata una partecipazione di 169 lavoratori su un totale di 515 (pari al 30%). La larga maggioranza dei dipendenti – circa il 70% – non ha espresso contrarietà, confermando come l’esito non possa essere considerato rappresentativo né vincolante.

Più tutele e salari più alti

Il nuovo CCNL Multiservizi, sottoscritto anche dalla Filcams CGIL lo scorso 14 giugno, prevede aumenti a regime di 225 euro mensili. A questi si sommano i benefici dell’accordo integrativo, sottoscritto su base volontaria il 4 luglio, che ha migliorato le condizioni previste dal CCNL di settore, regolando istituti dallo stesso non previsti, tra cui il riconoscimento di una maggiorazione domenicale del 15%. Nessuna riduzione, dunque, ma un miglioramento concreto delle condizioni economiche. L’accordo integrativo testimonia la buona fede e la volontà del datore di lavoro di qualificare il servizio e il rapporto con i dipendenti, incrementando la retribuzione dei lavoratori impegnati nell’appalto. La finalità è stata accolta positivamente dalla maggioranza dei lavoratrici/ori in appalto e dalle sigle sindacali che li rappresenta.

La scelta di due sigle sindacali di non accettare l’accordo proposto confidando in ipotetici futuri risultati da conseguire attraverso il contenzioso giuslavoristico, anziché attraverso il confronto con le aziende, appare incomprensibile e non vantaggioso per i lavoratori giacché penalizzante dei lavoratori rispetto a quanto contenuto nell’accordo a cui ha aderito la maggioranza degli iscritti.

Rispetto delle regole sulla rappresentanza

Dussmann richiama l’importanza di attenersi alle norme previste dal Testo Unico del 2014
sulla rappresentanza sindacale e, stupita di quanto sta accadendo, rimane in attesa di
conoscere l’esito dei ricorsi incrociati tra le diverse sigle sindacali inerenti le elezioni di
RSU e RLS, che saranno i lavori dell’azienda nelle relazioni industriali.
Trasparenza e responsabilità sociale
Pur prendendo atto della contrapposizione interna tra le diverse organizzazioni sindacali,
Dussmann conferma la volontà di mantenere un confronto basato su trasparenza, regole
chiare e tutela dei lavoratori. L’azienda intende garantire condizioni eque e sostenibili,
coerenti con i principi di responsabilità sociale che da sempre guidano il Gruppo.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 05 Settembre 2025
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