Castano Primo, “diciamo no al polo logistico”
Il Comitato No Polo Logistico Castano Primo e i circoli Legambiente "Ticino" e Buscate rilanciano la mobilitazione. "Serve coraggio politico, serve visione. Vogliamo un impegno reale"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato No Polo Logistico Castano Primo e dei circoli Legambiente “Ticino” e Buscate
CASTANO PRIMO DICE NO AL POLO LOGISTICO E SÌ AL FUTURO
Un appello alla trasparenza, alla responsabilità e alla dignità del territorio cittadine e cittadini,
Sabato abbiamo camminato insieme, e da quella piazza è nata una voce che non si spegnerà
facilmente.
Una voce che chiede chiarezza, verità e rispetto per il nostro territorio.
Il Comitato No Polo Logistico Castano Primo ringrazia tutte le persone che hanno partecipato alla manifestazione: famiglie, studenti, insegnanti, lavoratori, anziani, associazioni. Insieme abbiamo dimostrato che Castano non è un nome sulla mappa, ma una comunità viva, consapevole, che non vuole restare spettatrice di decisioni prese altrove. Oggi siamo qui per raccontare con parole semplici cosa sta accadendo.
Un’area di circa 120.000 metri quadrati, a ridosso delle case e dell’Istituto Superiore “Giuseppe Torno” IISS, potrebbe essere trasformata in un enorme polo logistico. Significa decine e decine di TIR ogni giorno, rumore, smog, consumo di suolo agricolo e una distesa di cemento dove ora c’è verde.
Significa capannoni più alti delle costruzioni adiacenti, fari accesi tutta la notte, un traffico continuo davanti a una scuola e a centinaia di abitazioni. Tutto questo in una zona già duramente provata: il nostro territorio è un micro-bacino chiuso, incastrato tra impianti industriali e infrastrutture.
Abbiamo la centrale termoelettrica di Turbigo, l’inceneritore di Busto Arsizio, Malpensa con la sua area cargo in espansione, e a pochi chilometri Mesero, Arluno, Robecchetto, Trecate, Novara — tutti poli logistici già operativi o in via di ampliamento.
Davvero c’è bisogno dell’ennesimo?
A chi serve tutto questo? Alla collettività o a chi specula con operazioni finanziarie immobiliari?
Ci chiedono di accettare in silenzio, come se fosse un progresso inevitabile.
Ma quale progresso è mai questo?
Quello fatto di contratti precari, di lavoratori sfruttati a turni estenuanti, di salari da fame e di aziende che in pochi anni chiudono lasciandosi dietro capannoni vuoti e terreni avvelenati?
No, Castano non vuole essere complice di questo scempio.
Non siamo contro lo sviluppo.
Siamo contro un’idea sbagliata di sviluppo, quella che misura il benessere in metri cubi di cemento e in bilanci a breve termine. Crediamo invece in un progresso vero: quello che crea conoscenza, lavoro dignitoso, salute e
armonia con l’ambiente.
Ecco perché proponiamo alternative concrete, reali, utili a tutta la comunità. Alternative che migliorano la vita e non la cancellano.
Immaginiamo un Polo Accademico d’eccellenza, collegato all’Istituto Superiore “Giuseppe Torno” IISS, dove studenti, ricercatori e insegnanti possano crescere insieme. Laboratori di ricerca, spazi innovativi per la formazione, una biblioteca digitale aperta alla cittadinanza, aule-laboratorio per esperimenti, incontri, start-up ambientali e sociali.
Un luogo di sapere e di lavoro qualificato, dove i nostri ragazzi possano costruire futuro senza dover emigrare.
Attorno, un grande parco verde — un vero polmone cittadino che funga da barriera naturale tra la superstrada, le case e la scuola.
Un’area viva, con alberi, piste pedonali e ciclabili, aree sportive e spazi per il tempo libero. Un parco capace di assorbire CO₂ e ossidi di azoto, abbattere il rumore e restituire ossigeno, bellezza e serenità.
All’interno di questo progetto, pensiamo anche a chi spesso resta indietro: creare giardini terapeutici e spazi per il benessere di anziani e persone con difficoltà
cognitive.
Luoghi dove la natura cura e la comunità si ritrova, dove i nostri nonni possono passeggiare, i bambini giocare e gli studenti studiare all’aperto.
Vogliamo anche favorire aziende innovative ed ecocompatibili, capaci di produrre lavoro stabile, pulito e dignitoso.
Non magazzini senz’anima, ma laboratori di idee, artigianato tecnologico, piccole imprese green che riportino valore e competenze sul territorio.
Infine, chiediamo che la città torni a pensare in grande: che si ridisegni una rete di trasporti sostenibili, con piste ciclabili sicure, collegamenti efficienti con la stazione, percorsi pedonali protetti per i ragazzi che ogni mattina vanno a scuola.
Non un muro di cemento, ma un sistema di relazioni, cultura e mobilità pulita. Sappiamo che la posta in gioco è alta.
Dietro i numeri e le planimetrie ci sono le nostre vite, l’aria che respiriamo, la salute dei nostri figli, la dignità di chi lavora.
E sappiamo anche che non basta dire “no” se non si offre un’alternativa: noi l’abbiamo fatta, scritta e proposta con serietà e amore per la nostra città.
Per questo chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione comunale di ascoltare la voce dei cittadini e di diventare parte di questo cambiamento.
Serve coraggio politico, serve visione. Non ci interessano le promesse elettorali, ma un impegno reale: quello di proteggere Castano da scelte miopi e irreversibili. Castano Primo non è un terreno da riempire. È una casa, un paesaggio, una memoria collettiva.
Noi difenderemo ogni metro di terra, ogni filo d’erba, ogni respiro di futuro. Perché il futuro non si costruisce con i capannoni, ma con le idee.
AVANTI INSIEME.
Il Comitato No Polo Logistico Castano Primo
nopolologisticocastanoprimo@gmail.com
Legambiente Buscate Circolo Massimo Scalia
Legambiente circolo “Ticino”
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