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Il nuovo sciopero degli addetti alle pulizie a Malpensa

Da quasi sei mesi è in corso un braccio di ferro con l'azienda che ha l'appalto: ora sono previste nuove giornate di agitazione. Al centro le condizioni di lavoro ma anche l'utilizzo di fondi pubblici aggiuntivi che Sea aveva concesso, per quasi tre milioni di euro

Generico 30 Sep 2024

Nuovo sciopero nei servizi di pulizia all’aeroporto di Milano Malpensa, quando ormai la protesta degli addetti dura da quasi mezzo anno: mercoledì 29 ottobre scatta lo sciopero di 24 ore, nuova fase dopo l’astensione di settembre e i tanti presidi-assemblea che durante l’estate hanno reso visibile la protesta agli occhi dei viaggiatori.

Lo sciopero del 29, come detto, è di 24 ore, da mezzanotte a mezzanotte, ed è promosso dal sindacato di base Associazione dei Lavoratori (AdL), la sigla che insieme alla Filcams Cgil sta sostenendo la protesta di lavoratori e lavoratrici.
All’orizzonte però c’è anche una seconda giornata di astensione, che sarà indetta dalla Filcams Cgil a metà novembre.

Al centro ci sono una serie di contestazioni all’azienda ma soprattutto due questioni: la valutazione della maggiorazione per il lavoro domenicale e la mancata erogazione del buono pasto.
L’azienda ha concluso un accordo con una parte dei lavoratori e con le sigle Fisascat Cisl, Uil Trasporti e Flai. Mentre contrari rimangono altri lavoratori, sostenuti appunto da Cgil e AdL.Le due sigle sindacali contestano il blocco del buono pasto, usato come strumento di pressione dall’azienda: «Soldi pubblici per creare una disparità e spingere i lavoratori a firmare», sintetizza Carmelo Fotia, sindacalista dell’AdL.

In che senso? L’accordo che viene proposto “prevede l’erogazione di un buono pasto solo ai lavoratori che lo accettano espressamente e che per avere gli arretrati del buono pasto dal 1° di gennaio 2025, devono sottoscrivere un verbale di conciliazione in sede protetta, forfettariamente, a saldo stralcio e transazione di ogni eventuale pretesa relativa alle materie e/o questioni oggetto dell’accordo, e anche a ulteriori materie rispetto al buono pasto”, dice il volantino del sindacato di base.

E i soldi pubblici? La Cgil e AdL sottolineano che la Sea (che gestisce il terminal ed è l’appaltante) ha erogato all’appaltatore un aumento del valore di 2.920.000 euro (se pur non previsto dal contratto di appalto), “che oltre a compensare gli eventuali aumenti dei costi a carico dell’appaltatori doveva servire a erogare un buono pasto a tutti i dipendenti a partire dal 1° gennaio 2025″, si legge ancora nel volantino di AdL. Il sindacato contesta poi altri aspetti relativi al rispetto del contratto, sull’organizzazione del lavoro e i mezzi messi a disposizione.

L’azienda fin qui ha tenuto il punto sulle condizioni, in particolare sulla maggiorazione del lavoro domenicale (10%), che è inferiore a quella che veniva riconosciuta (15%) ma comunque superiore a quella prevista dal contratto nazionale, nel senso che a livello nazionale non esiste alcun obbligo di maggiorazione.
Anche il fronte sindacale si è spaccato: i sindacati che hanno firmato l’accordo e quelli che sono contrari hanno ovviamente visioni differenti tra loro. Secondo l’azienda l’accordo è stato approvato dal 60% dei lavoratori tra Malpensa e Linate, AdL e Cgil invece sottolineano che a Malpensa la maggior parte ha respinto l’accordo.

In ogni caso: ora va avanti l’agitazione, che potrebbe essere portata avanti fino ai giorni delicati delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina, quando sono previsti grandi picchi di traffico in aeroporto.
Come detto la Filcams Cgil si prepara appunto aanche un secondo sciopero a metà novembre, conferma Livio Muratore. «Proveremo a portare la questione di fronte al Questore e al Prefettodi Varese», competente per territorio e che in questi anni ha dimostrato una capacità di mediazione sostanziale su alcune questioni anche legate al lavoro. Anche perché appunto la vertenza si sta avvicinando da mesi e si è alla vigilia di un appuntamento internazionale in cui Malpensa sarà “in vetrina”.

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Gli altri scioperi aerei e aeroporti nella giornata del 29 ottobre 2025

Nella giornata di mercoledì 29 ottobre previsto anche uno sciopero del personale Airport Handling a Malpensa e Linate (dichiarato da confederali e sindacato di base), mentre a Linate c’è uno sciopero del personale Swissport (che assicura i servizi handling a Ita Airways.), proclamato dalla Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uil Trasporti.
C’è lo sciopero del personale di terra di Air France-Klm e uno della compagnia low cost Vueling.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 28 Ottobre 2025
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