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Benedetta Artefacile racconta l’arte rubata dai nazisti

La "caccia" dei tedeschi all'arte degenerata, le opere d'arte "in ostaggio", le operazioni per salvarle: è una storia che ha ispirato libri e film. L'Anpi la racconta in modo leggero e insieme serio, con la voce dal vivo dell'influencer dell'arte

Benedetta Artefacile

La caccia alle opere d’arte “degenerata” e i grandi capolavori usati come “ostaggi”: è la storia di quadri, statue e altro che finirono nel mirino dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Una storia che ha ispirato studi, romanzi e anche film, da “Il treno” – film in bianco e nero con Burt Lancaster – al ben più recente “Monuments men”, con Matt Damon, Cate Blanchett e George Clooney che devono salvare la “Madonna di Bruges” di Michelangelo. Ma il soggetto è così evocativo, nel grande pubblico, che potremmo citare anche una puntata dei Simpson (questa).

Tema tanto “pop” che l’Anpi (la sezione di Inveruno e Cuggiono) ha pensato di raccontarlo in modo inedito, leggero ma approfondito, coinvolgendo Benedetta Artefacile, influencer da 148mila follower, apprezzata per il racconto spigliato e insieme ben documentato del mondo dell’arte.

Benedetta Artefacile fa in realtà di cognome Colombo ed è residente proprio a Inveruno, quindi gioca in casa.
«Ci accompagnerà con la competenza della storica dell’arte quale è, in un percorso affascinante e intenso tra dipinti, sculture, documenti e testimonianze che riportano alla luce un passato fatto di bellezza sottratta, ma anche di resilienza, ricerca e memoria».

Appuntamento 28 novembre alle 21, alla Sala Virga della biblioteca di Inveruno.
«Un’occasione unica per scoprire capolavori ritrovati e purtroppo, anche le opere che non sono mai più tornate a casa. Un evento che unisce arte, storia e giustizia raccontato con gli occhi di un’eccezionale divulgatrice che ci stupirà con la leggerezza, la meraviglia e la passione che la contraddistingue».

Pubblicato il 21 Novembre 2025
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