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È morto Modesto Verderio, il leghista “anomalo” di Lonate Pozzolo

Bossiano di ferro, negli anni "zero" aveva iniziato a denunciare la presenza della ndrangheta nel territorio, indispettendo le cosche. Soprattutto quando si candidò contro il centrodestra ufficiale

gallarate generico

È morto Modesto Verderio, il leghista “anomalo” con la pipa, “battitore libero” nella zona di Lonate Pozzolo, dove era noto anche per l’impegno con cui aveva denunciato il radicamento della ‘ndrangheta sul territorio.
È morto per un infarto, nella mattina di giovedì 20 novembre.

La sua famiglia è originaria di Lonate, dove ha una famosa trattoria in una località isolata, oggi lungo la superstrada che porta a Malpensa: si dice “alla Lucia”, dal nome della madre che a lungo ha condotto l’esercizio. Leghista della prima ora, per il movimento Lega Nord, divenne noto nella militanza autonomista e “nordista”, per cui poi si pose poi in antitesi con la Lega “nazionale” che denunciava come nazionalista e sbilanciata verso gli affari romani.

Bossiano di ferro, per sette anni è stato l’autista del senatur, agli esordi della Lega, negli anni delle interminabili notti dell’Umberto in giro per sezioni fino a notte fonda.
Negli anni “zero” si era già fatto notare come battitore libero quando aveva preso una strada diversa dal resto del centrodestra, in polemica sul tema della legalità, promuovendo una fiaccolata contro la ‘ndrangheta che – si scoprì in seguito – aveva indispettito la locale cosca di Legnano-Lonate, impensierita per quella scheggia impazzita – ma non era pazzo – che metteva a rischio gli affari da portare avanti con la politica.

Le indagini successive hanno poi dimostrato che i suoi timori erano fondati, tra affari opachi e altri in cui si affacciavano direttamente gli esponenti della cosca. Da  “leghista contro la ndrangheta”, nel 2018 si candidò invece con Grande Nord contro il centrodestra ufficiale, quello che riuniva Lega e Forza Italia. Prese il 9,39% ma fece perdere il centrodestra, che cedette alla civica di centrosinistra che sosteneva la sindaca Nadia Rosa: una scelta e un risultato che Verderio ha sempre rivendicato.

Le intercettazioni di una indagine successiva dimostrarono che la ndrangheta temeva il suo attivismo, che era anche a tratti quasi istrionico, quando nel corso di un moderato dibattito elettorale usò parole forti e andò all’attacco a testa bassa. «Lo facciamo picchiare al comizio» dicevano intercettati i personaggi vicini alla ‘ndrangheta.

Modesto Verderio Lonate Pozzolo

In ambito amministrativo, aveva guidato fino al 2015 la Tutela Ambientale in quota Lega ed è stato poi presidente del consiglio di amministrazione della Sap, la società comunale di Lonate Pozzolo, incarico assunto nel 2019 su nomina di Nadia Rosa e che lo mise al centro anche di attacchi per la gestione.
Dopo l’esperienza di Grande Nord, sempre molto critico verso la Lega di Salvini, nel 2023 ha guidato la lista civica “Alleanza per l’Autonomia-Verderio Sindaco”, nel tentativo di rappresentare un centrodestra alternativo. Sempre fedele alle idee della prima Lega,tra autonomismo e un conservatorismo marcato su alcuni temi come il rapporto con il mondo islamico.

Sabato si terrà la cerimonia di cremazione, senza funerale.

Pubblicato il 20 Novembre 2025
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