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Centinaia di neonazisti a un raduno-concerto a Lonate Pozzolo, vicino a Malpensa

L'incontro di estremisti, per il 30esimo della sezione italiana degli Hammerskins, si è tenuto alla sede della Pro Loco. Indignazione da parte dell'opposizione. Si dimette una consigliera della Pro Loco

neonazisti Lonate Pozzolo

Un raduno neonazista con circa 500 partecipanti provenienti da diversi Paesi europei si è svolto nel mese di novembre a Lonate Pozzolo. A rivelarlo è un’inchiesta della piattaforma antifascista tedesca Exif-recherche, che ha documentato anche con foto e parla di un concerto organizzato in occasione del 30° anniversario della sezione italiana degli Hammerskins, una delle organizzazioni più note e violente dell’estrema destra internazionale, con legami espliciti con l’ideologia nazista.

Secondo quanto riportato, l’evento si sarebbe tenuto in forma riservata all’interno della tensostruttura del Cerello, uno spazio riconducibile alla Pro Loco di Lonate Pozzolo. La ricostruzione è supportata anche da materiale fotografico raccolto appunto dal sito exif-recherche.org, piattaforma indipendente e antifascista che monitora la scena dell’estrema destra e neonazista europea.

Sulla vicenda interviene con parole dure Nadia Rosa, ex sindaca di Lonate Pozzolo e oggi consigliera comunale di minoranza. «Sono indignata» dice Rosa, che sottolinea in particolare il luogo che avrebbe ospitato l’evento: «Trovo insultante che 500 neonazi da tutta Europa si siano radunati, trovando ospitalità a Lonate Pozzolo nella tensostruttura del Cerello. Razzismo, omofobia, antisemitismo e suprematismo bianco non devono trovare cittadinanza nel mondo, e tanto meno in uno spazio pubblico o legato alla comunità locale. È inaudito».

L’episodio di Lonate Pozzolo si inserisce in un contesto più ampio che negli ultimi mesi ha visto il territorio del Varesotto comparire più volte in cronache legate alla presenza di ambienti estremisti. A maggio, a Gallarate, si è infatti tenuto il convegno dedicato al tema della cosiddetta “remigrazione”, che ha attirato esponenti e gruppi dell’estrema destra radicale da diversi Paesi, suscitando polemiche e prese di posizione da parte di associazioni, forze politiche e realtà della società civile.

Nel pomeriggio, prima del concerto, si è tenuta pure una riunione segreta degli Hammerskins a Bollate (Milano) – sede centrale del gruppo neofascista Lealtà e Azione – con la partecipazione di una trentina di esponenti internazionali: tedeschi e italiani in primis, ma anche Spagna, Francia, Paesi Bassi, Russia, Stati Uniti, Svezia, Finlandia Svizzera.

Al di là del tema con un impatto a livello ben più ampio, a Lonate l’episodio ha suscitato la reazione anche immediata di una consigliera della Pro Loco, Melissa Derisi (che è anche esponente dell’opposizione della lisya Uniti e Liberi), che ha presentato immediatamente le dimissioni come forma di assunzione di responsabilità per quanto accaduto. Di seguito la sua lettera integrale:

Con la presente rendo pubblica la mia decisione di dimettermi dal Consiglio Direttivo della Pro Loco di Lonate Pozzolo.
Questa scelta nasce da un fatto di estrema e inaccettabile gravità: il raduno neonazista che si è svolto presso la tensostruttura del Cerello, struttura gestita dalla Pro Loco.
Di tale evento sono venuta a conoscenza non attraverso comunicazioni interne, ma dai social e dalla stampa, tramite notizie apparse sul Corriere del Ticino, corredate da immagini fotografiche inequivocabili.
Ritengo questo episodio totalmente incompatibile con qualsiasi forma di impegno civico, culturale e associativo. La concessione di uno spazio pubblico o associativo a gruppi che si richiamano apertamente a ideologie neonaziste rappresenta un fatto gravissimo, che offende la memoria storica, i valori democratici e il senso stesso di comunità.
Ancora più preoccupante è il fatto che il Consiglio Direttivo non fosse stato informato dell’evento, a dimostrazione di una gestione che ha escluso il confronto e la responsabilità collettiva su una decisione dalle evidenti implicazioni etiche, civili e reputazionali.
Affittare una struttura senza informarsi adeguatamente su chi la utilizzerà e per quali finalità non può essere considerato una semplice leggerezza: è una mancanza grave di responsabilità, soprattutto quando si opera in nome e per conto di un’intera comunità.
Di fronte a un episodio di tale portata, non è possibile né accettabile minimizzare. La Pro Loco, per sua natura, dovrebbe essere un luogo di aggregazione, inclusione, promozione culturale e rispetto dei valori fondanti della convivenza civile. Quando questi valori vengono traditi, viene meno anche il senso della partecipazione personale.
Per queste ragioni, profondamente convinta che non possa esistere alcuna ambiguità su temi di questo genere, ho ritenuto doveroso rassegnare le mie dimissioni.
Lo faccio per coerenza con i miei valori personali, civili e democratici, e per rispetto verso la comunità, che merita trasparenza, responsabilità e una netta presa di distanza da qualunque forma di estremismo e odio.

Melissa Derisi
Ex Consigliere
Pro Loco di Lonate Pozzolo

Via Confalonieri, 5

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 30 Dicembre 2025
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