Quantcast

Buoni pasto e lavoro domenicale a Malpensa, “no a ricatti, serve un accordo dignitoso”

Scontro sul contratto delle addette alle pulizie dell'aeroporto. La Cgil e il sindacato di base AdL rilanciano la mobilitazione

La protesta degli addetti pulizie a Malpensa

«I nostri iscritti dicono no» alla proposta dell’azienda. «Buono pasto subito, senza se e senza ma, ma soprattutto senza ricatto». Le addette e gli addetti alle pulizie dell’aeroporto di Milano Malpensa , iscritti a Cgil e AdL, respingono gli accordi proposti dalla Dussman insieme a Uil, Cisl e Flai.

È uno scontro frontale. Da una parte tre sigle che invitano le lavoratrici e i lavoratori a firmare, dall’altra due sigle pronte a contestare fino in fondo l’accordo.

A partire dal dimezzamento della maggiorazione riconosciuta a chi lavora di domenica: «Questo accordo è un affare per Dussmann Service Srl che, oltre a garantirsi un risparmio sul futuro lavoro domenicale, per il lavaggio divisa e tempo di vestizione e svestizione, ha voluto gettare le basi per poter stravolgere le sentenze sul domenicale, sul lavaggio e tempo tuta, dei circa 200 dipendenti che hanno intrapreso le cause» dicono le due sigle sindacali.

Cgil e AdL, che solo pochi giorni fa avevano mobilitato decine di addetti in corteo, tengono il punto e annunciano: «Promuoveremo, a breve, un referendum per abrogare tale intesa al ribasso».

Paga domenicale “dimezzata” nelle pulizie di Malpensa, scoppia lo scontro tra i sindacati

Di seguito il comunicato completo inviato da Filcams Cgil Varese e Adl Varese sulla vertenza a Malpensa.

Filcams Cgil Varese e Adl Varese sono sbalordite nel venire a conoscenza, tramite i mass media, dell’accordo integrativo, sottoscritto il 4 luglio 2024, da Fisascat Cisl Varese-Como, Uiltrasporti Varese e Flai con Dussmann Service Srl.

Un’intesa dalla quale l’azienda trae vantaggi economici, senza concedere nulla, ma offrendo solo condizioni di miglior favore messe a disposizione da parte della committente Sea Spa.

Un accordo che non ha avuto trattativa sindacale, ma dove il contenuto – immodificabile – è stato proposto da Dussmann Service Srl alle organizzazioni sindacali, senza nessun margine di contrattazione.

Per questo motivo le scriventi organizzazioni sindacali si dichiarano assolutamente contrarie ad una simile intesa dove le trattative sono state negate. Accordo che è stato stilato non con “formula” sindacale, ma sotto dettatura del legale aziendale, con la finalità di neutralizzare le numerose vertenze (intorno alle 200 circa, su lavoro domenicale, cambio tuta/tempi di vestizione e lavaggio divisa) attualmente in atto tra dipendenti ed azienda: infatti l’intesa è valida non erga omnes per tutti i lavoratori, ma solo per quelli che accettano e sottostanno, tramite verbale di conciliazione individuale, le condizioni dell’accordo stesso che prevede consistenti rinunce rispetto alle rivendicazioni delle cause in atto.

L’accordo sottoscritto prevede:
– la riduzione dell’orario di lavoro giornaliero di 15 minuti, a parità di stipendio, a compensazione dei tempi di vestizione e svestizione e lavaggio divisa; condizione quest’ultima che è a costo zero per Dussmann, la quale continuerà a percepire il canone di appalto previsto da parte della committente Sea Spa, mentre a quest’ultima verrebbero privati 15 minuti di servizi lavorativi giornalieri in meno per dipendente, pari – per tutti i lavoratori Dussmann Service impiegati nell’appalto – a 1.375 ore complessive in meno al mese, corrispondenti ad un valore economico di circa 22.000 euro;
– l’erogazione di un buono pasto dell’importo di 5,20 euro giornalieri, per chi effettua più di 6 ore di lavoro (evidenziamo che con l’atto aggiuntivo n. 5 del 5 maggio 2025, Sea Spa ha riconosciuto a Dussmann Service e a Spd Srl (Consorzio Gisa), UN AUMENTO/ADEGUAMENTO ECONOMICO STRAORDINARIO, ANCHE PER RICONOSCERE UN BUONO PASTO AI LORO DIPENDENTI, A FAR DATA DAL 1° GENNAIO 2025;
– riconoscimento di una maggiorazione sul lavoro domenicale del 15%, più l’importo di 1,80 euro per ogni domenica lavorata, erogato in modo differito a gennaio dell’anno successivo; evidenziamo che attualmente i dipendenti Dussmann Service Srl, stanno percependo una maggiorazione del 30%, sul lavoro domenicale, maggiorazione ritenuta equa, in diverse sentenze, emesse dai Giudici del Lavoro, nei confronti di Dussmann (IN PRECEDENZA TALE MAGGIORAZIONE E’ STATA CONFERMATA ANCHE IN CORTE DI CASSAZIONE NEI CONFRONTI DEL PRECEDENTE APPALTATORE).

Questo accordo è un affare per Dussmann Service Srl che, oltre a garantirsi un risparmio sul futuro lavoro domenicale, per il lavaggio divisa e tempo di vestizione e svestizione, ha voluto gettare le basi per poter stravolgere le sentenze sul domenicale, sul lavaggio e tempo tuta, dei circa 200 dipendenti che hanno intrapreso le cause. Un verbale di accordo, tra l’altro, che è stato sottoscritto da organizzazioni sindacali minimamente non rappresentative tra i dipendenti della Dussmann Service.

Per quanto sopra evidenziato promuoveremo, a breve, un referendum per abrogare tale intesa al ribasso.

Nel frattempo, siamo in attesa che la committente Sea Spa dia delle spiegazioni in merito al cospicuo aumento del canone di appalto, adeguamento che doveva servire a erogare un buono pasto, con la finalità di avere un impatto positivo sulla qualità del servizio e sulla relativa efficienza, contribuendo a contenere i tassi di assenteismo. Invece, al contrario, visto le modalità discriminatorie e vessatorie con le quali Dussmann Servive intende procedere per l’erogazione del ticket, quella che doveva essere un’opportunità sta creando forti disagi e malessere diffuso tra i dipendenti stessi che sono oramai pronti allo sciopero.

Noi richiediamo che l’erogazione del buono pasto sia per tutti i dipendenti di Dussmann Service, PERCHÉ SONO STATI EROGATI SOLDI PUBBLICI DA PARTE DI SEA SPA DA DESTINARE A TALE SCOPO. SOLDI PUBBLICI CHE INVECE DUSSMANN SERVICE VUOLE TENERE PER SÉ, PER AUMENTARE I PROPRI PROFITTI, GIÀ CONSISTENTI. Solo allora si potrà risedersi al tavolo delle trattative per trovare soluzioni sulle diverse tematiche, senza dovere sottostare a “ricatti” o speculazioni. E firmare un accordo dignitoso

Pubblicato il 10 Luglio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore