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Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno

Il 14 dicembre al teatro del Popolo il dottor Giovanni Gaudio saluterà il mondo della sanità ospedaliera con un concerto in cui verranno presentate le canzoni nate dalla collaborazione artistica con Joe Trotta

giovanni gaudio

Il dottor Giovanni Gaudio, cardiologo dell’ospedale di Gallarate e di Somma Lombardo, si prepara a congedarsi dalla professione medica a fine anno, dopo quarant’anni di attività. Una carriera che lo ha visto impegnato non solo in corsia e nella ricerca scientifica – con oltre 150 articoli pubblicati – ma anche sul fronte sindacale, all’interno del direttivo nazionale dell’Anaao Assomed, il principale sindacato dei medici ospedalieri.
La sua missione è sempre stata quella del clinico, che unisce rigore scientifico e impegno sociale, con la convinzione che la medicina debba essere anche programmazione e capacità di guardare oltre.

Il congedo con un concerto

Il 14 dicembre, il dottor Gaudio saluterà ufficialmente colleghi e comunità con un evento inusuale: non una conferenza, ma un concerto al Teatro del Popolo di Gallarate. La serata sarà a sostegno della Fondazione Maria Carmela Floss, attiva in progetti per i bambini in Brasile.
In programma, musica, danza, interviste e alcune sorprese: sarà un modo per restituire, con arte e creatività, ciò che in quattro decenni ha ricevuto come medico e uomo di impegno civile.

La seconda vita: la musica

In tempi recenti, però, Giovanni Gaudio ha scoperto un’altra passione: la scrittura di testi musicali. Un percorso iniziato quasi per caso grazie all’incontro con Giocondo “Joe” Trotta, compositore napoletano di lunga esperienza: «Era stato mio paziente e un giorno mi portò una chiavetta con i suoi lavori. Quando morì mio padre, io scrissi una poesia e Joe la musicò. Mi colpì il risultato, capace di esprimere tutta la mia emozione».
Così è iniziata una collaborazione da cui è nato il progetto Free Minds International Music, con l’obiettivo di proporre brani che trattano temi universali e sociali, diffusi in più lingue per raggiungere un pubblico internazionale.
Le loro opere vengono pubblicate tramite Distrokid, piattaforma che redistribuisce i brani sulle principali piattaforme mondiali, e hanno già pubblicato diversi pezzi in italiano, inglese, francese, spagnolo e presto anche in tedesco.

giovanni gaudio

Dalla poesia alla canzone

«Dopo il primo testo, scrissi altri testi dedicati alla famiglia, fino ad arrivare a brani di respiro sociale come “Oltre il DNA”, dedicato alle famiglie adottive che si impegnano per aiutare chi è meno fortunato».
Il repertorio spazia da temi difficili come l’eutanasia oil ruolo del medico, fino a riflessioni su argomenti di dibattito pubblico come la Brexit, l’inquinamento, il lavoro giovanile e la condizione femminile. C’è ancche una canzone dedicata al ruolo del giornalista.
Non mancano incursioni più leggere, come brani ispirati a simboli del consumo – Rolex e Mercedes – e canzoni dedicate a città visitate come Milano, Venezia, Barcellona e Cremona.

Tra i titoli più cari a Gaudio vi sono “A mio padre”, “Pluto”, “Oltre il DNA”, “Milano Unica” – un affresco musicale sulla moda e i sacrifici delle modelle – e “Umbria Jazz”, con sonorità raffinate di stampo internazionale.

Un progetto internazionale

Free Minds International Music nasce con l’idea di superare le barriere linguistiche, diffondendo messaggi di impegno e riflessione in più idiomi. «La sfida, – spiega Gaudio –  è adattare metrica e melodia a lingue diverse, un lavoro che richiede arrangiamenti specifici e una continua ricerca creativa».
Il riscontro è incoraggiante: sono già stati pubblicati due CD in italiano e due in inglese: « Uno degli ultimi brani in spagnolo ha registrato 750 ascolti nelle prime 12 ore dalla pubblicazione. Un successo che va oltre le nostre aspettative» commenta il dottor Gaudio.

Tra scienza e arte, guardando al futuro

Se da un lato la pensione segnerà la fine dell’attività clinica ospedaliera, il medico cardiologo non intende abbandonare né la medicina né la musica. Sul fronte sanitario continuerà a dare un contributo nella programmazione e nella ricerca; su quello artistico, vuole lasciarsi guidare dalla spinta creativa ed emotiva, senza imporre obiettivi rigidi.
Un nuovo orizzonte è l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla musica, che consente – dice Gaudio – una creatività “a 360 gradi senza avere alle spalle grosse infrastrutture”.


Il ritratto di un uomo libero

Giovanni Gaudio è un medico che ha fatto della cura la sua missione, ma anche un intellettuale, che ha trovato nella musica un canale per trasformare, in arte, le riflessioni maturate nella vita professionale e sindacale.
Il concerto di dicembre, il 14 al Teatro del Popolo,  sarà dunque non solo un addio al lavoro in ospedale, ma soprattutto il segno di una nuova stagione, in cui scienza, arte e impegno civile continueranno a intrecciarsi.

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Pubblicato il 17 Agosto 2025
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