Quantcast

Turotti: «Il 2019 della Pro Patria sarà speciale. Vogliamo crescere ancora»

Il direttore sportivo dei biancoblu traccia il bilancio del vecchio anno e punta al futuro. Sul mercato: «Soddisfatti dei nostri calciatori»

Pro Patria - Lucchese 2-2

Il 2018 è stato un anno ricco di soddisfazioni per la Pro Patria, con la vittoria della Serie D, il ritorno tra i professionisti e la vittoria dello Scudetto che ancora oggi è incastonato sul petto delle maglie biancoblu.

Uno dei grandi protagonisti dell’anno appena finito è stato il direttore sportivo Sandro Turotti, architetto di questa Pro Patria che dopo aver vinto in Serie D si sta confermando tra i professionisti.

Come valuta il 2018 della Pro Patria?

«Penso sia stato un grande 2018, non si poteva chiedere di più. Abbiamo vinto un campionato, lo scudetto e abbiamo fatto bene la prima parte del campionato di Serie C. Anche la società è cresciuta con professionisti seri. C’è da essere più che soddisfatti, soprattutto pensando da dove siamo partiti».

Quali sono i traguardi futuri?

«Ogni anno ci sono obiettivi da centrare. Vogliamo consolidare la società, questo deve essere il nostro primo scopo. Sul campo, dopo i 27 punti fatti nel girone di andata, cercheremo di farne altrettanti nel ritorno, ma non sarà facile».

Oggi, giovedì 3 gennaio, apre il calciomercato. La Pro Patria cosa farà?

«La Pro Patria ha 22 giocatori di cui è soddisfatta. Per queste 17-18 partite che ci aspettano, la rosa è già abbastanza ampia. Ciò detto, ci sono ancora tanti giorni di mercato e tutto può succedere. Abbiamo la fortuna di avere un gruppo di ragazzi che ha dato una grande mano, siamo contenti di loro anche perché aggiungere pedine non è mai facile. Puntiamo prima a consolidare i nostri giovani che finora hanno giocato meno. Penso a Marcone che non ha avuto tanto spazio, Ghioldi invece ha saputo rispondere in maniera positiva quando chiamato in causa. Prendere qualcuno per poi non farlo giocare non gioverebbe a nessuno».

Il 2019 sarà un anno speciale per la Pro Patria, lei cosa si aspetta?

«Il centenario è una cosa bellissima, la storia di una gloriosa società che rappresenta calcisticamente una grande città. Quando si va in giro per l’Italia la Pro Patria ha sempre il suo fascino. Spero che le varie manifestazioni che organizzerà la società possano rappresentare al meglio l’importanza di questa ricorrenza. Mi auguro sempre si possa fare un passo avanti e speriamo possa arrivare qualcosa in più che aiuti il nostro lavoro».

Il nuovo anno si prospetta storico per la Pro Patria, tra centenario e campionato. Turotti con la sua diplomazia si è limitato a chiedere una mano, ma alla Pro Patria serviranno per primi i tifosi, allo stadio e al suo fianco, oltre a qualcuno che possa aiutare la presidente Patrizia Testa, alla guida della società con orgoglio e appartenenza, e che ha dimostrato di meritare delle risposte concrete dalla piazza.

Pubblicato il 03 Gennaio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore