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Una mattina all’orto botanico dei licei

Lo spazio verde di viale dei Tigli, che fa parte di un progetto scolastico articolato, apre a tutti i visitatori. Tra tisane, ricette con prodotti naturali, un simpatico gadget per sostenere la cura dell'orto

Orto Botanico licei dei tigli Gallarate

Apre a tutta la città, per una mattina, l’orto botanico dei Licei di Gallarate “Stefano Dalla Grana”. Un delizioso angolo verde – in viale dei tigli, subito accanto alla scuola – ma anche uno spazio di studio per i ragazzi.

La visita all’orto è in programma sabato 4 maggio, dalle 9 alle 13 (in caso di pioggia si rinvia all’11 maggio, sempre sabato).

Come nelle passate edizioni, l’apertura alla città sarà un momento animato anche da una serie di iniziative collaterali. «I ragazzi presenteranno a chi viene in visita una serie di ricette legate a piante presenti nell’orto» spiega la professoressa Anna Fedele, coordinatrice del progetto scolastico che coinvolge i ragazzi (dal 2° all’ultimo anno) di varie sezioni di liceo scientifico, liceo delle scienze applicate, liceo classico.
Alle 11.30 e alle 12 ci sarà anche una esibizione del Coro dei Licei.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Comitato Genitori e Amici dei Licei, « che hanno contribuito enormemente all’orto botanico, che richiede manutenzione e quindi anche risorse economiche». Quest’anno la manutenzione è stata affidata con gara d’appalto, vinta dalla cooperativa Il Loto, «che tengo a ringraziare perché sono stati davvero molto bravi, professionali e precisi e hanno contribuito a ridare vita all’orto, andando ben al di là di quanto previsto dal capitolato», dice ancora la professoressa Fedele.

Per partecipare e contribuire allo sviluppo dell’orto si potranno fare offerte, ricevendo in cambio fiori ma anche una “Green bag”, con biscotti alla lavanda, frollini salati alle erbe, tisane, ricettario di biscotti e frollini, erbe aromatiche (offerta minima, in questo caso, 10 euro).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 03 Maggio 2019
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