20 giugno, un anno dopo. “Grazie a chi mi ha salvato la vita”
Andrea, 36 anni, si è trovato a fronteggiare una grave diagnosi: il suo ringraziamento a tutto il personale dell'ospedale "che, tra tante difficoltà socio-economiche di oggi, continua a credere nella propria difficile missione"

È passato un anno, dal giorno in cui si è trovato di fronte a una gravissima diagnosi. Restituito alla vita e alla sua famiglia, Andrea Pellegatta ringrazia il personale dell’ospedale di Gallarate. È una lettera sentita, personale, che però è anche un consapevole omaggio alla sanità pubblica, spesso criticata, sempre più spesso alle prese con difficoltà di ogni genere (comprese le aggressioni al personale), ma ancora capace di svolgere il suo ruolo e garantire il diritto più prezioso di ogni persona, quello alla vita.
Egregio Direttore,
scrivo spinto da un sincero e profondo sentimento di gratitudine per l’aiuto ricevuto esattamente un anno fa presso l’Ospedale di Gallarate, in particolare nell’U.O. di Anestesia e Rianimazione, diretta dallo straordinario Dottor Emanuele Bossi, e costituita da personale altamente qualificato che, tra le tante difficoltà socio-economiche di oggi, continua a credere con fermezza nella propria difficile missione.
Il 20 giugno 2018, giunto al Pronto Soccorso, ho trovato la massima gentilezza, competenza e capacità professionale in tutto il personale che mi ha soccorso. La terribile gravità della diagnosi, giunta inaspettatamente a soli 36 anni, ha richiesto l’immediato coinvolgimento dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione, dove per giorni mi sono state prestate eccellenti cure che mi hanno salvato la vita e mi hanno in fine resituito a mia moglie, al mio bambino di 3 anni e al piccolo in arrivo.
Adesso, dopo lunghi mesi di cure in ospedale e di riabilitazione, le mie condizioni sono quasi tornate alla normalità e vorrei finalmente ringraziare di cuore tutto il personale dell’Ospedale di Gallarate.
GRAZIE allo staff del pronto soccorso, che è stato decisivo nel diagnosticare la malattia e la sua gravità in modo tempestivo, permettendomi di guadagnare tempo prezioso per le cure.
GRAZIE al dottor Mario Arrigo e allo staff dell’U.O. di Chirurgia Generale, che mi hanno sottoposto a due delicati interventi chirurgici nelle ore più critiche, determinanti per fermare l’avanzamento della malattia.
GRAZIE a tutto lo staff del reparto di Anestesia e Rianimazione, in cui io e la mia famiglia abbiamo trovato medici ed infermieri esperti e competenti, che, oltre ad aver stabilizzato la mie condizioni critiche, hanno sempre sostenuto i miei cari e trasmesso loro il calore umano e la forza per non abbattersi e continuare a lottare per la guarigione.
GRAZIE di vero cuore allo straordinario Dottor Emanuele Bossi, non solo per aver messo a mia disposizione le sue capacità professionali di altissimo livello, ma anche per la sua incredibile umanità e la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e sostegno ai miei familiari. Nella gravità dell’evento che ci ha colpiti, l’aver incontrato un medico di tale caratura è stato provvidenziale e ha reso questa nostra drammatica avventura meno difficile da affrontare.
GRAZIE anche al Dottor Franco Galdangelo, già dirigente nella U.O. di Cardiologia, che ha accompagnato tutti noi con sincero affetto alla fine del tunnel che sembrava senza via di uscita.
A tutti coloro che mi hanno assistito con grandissima professionalità e a coloro che lavorano ogni giorno per alleviare le sofferenze degli ammalati, esprimo la più sentita gratitudine mia e della mia famiglia.
Cordiali Saluti,
Andrea Pellegatta
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