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Malori per il caldo, 20 interventi in tutta la provincia

Nel corso della giornata 20 interventi per malori legati al caldo e Pronto Soccorso intasati. A Busto Arsizio attese di 457 minuti

ambulanza varie croce rossa

Cali di pressione, mancamenti, colpi di calore: sono state 20 le persone che nel corso di questo rovente giovedì hanno avuto bisogno di un’ambulanza per problemi legati al caldo.

Il conteggio arriva a fine giornata dalla centrale operativa di Areu, l’agenzia regionale di emergenza e urgenza.

Interventi spari per tutta la provincia e che, come il caldo, erano stati previsti. La Regione ha infatti avviato un piano ad hoc rivolto principalmente alla popolazione sensibile, soprattutto anziani o persone affette da patologie respiratorie (LEGGI QUI).

“Alzati i livelli di guardia per affrontare l’ondata di calore”

Oltre ai malori sono state molte le persone le persone che si sono rivolte ai Pronto Soccorso degli ospedali della Provincia con attese fino ad 8 ore. Maglia nera rimane l’ospedale di Busto Arsizio dove nella serata di giovedì 27 i minuti di attesa per un codice verde sono 457. Negli altri ospedali i tempi di attesa sono molto inferiori con la situazione più critica al Circolo di Varese dove per l’area medica bisogna aspettare poco più di 4 ore (per vedere i tempi di attesa in diretta clicca qui).

Emergenza caldo: otto ore di attesa al PS di Busto Arsizio

Sempre in ambiente sanitario attenzione all’ozono. Le concentrazioni di questo gas hanno infatti superato la soglia di allarme, dopo essere stato per 3 giorni già al di sopra dei livelli di attenzione. Arpa Lombardia informa che il livello più alto è stato registrato a Meda, nella provincia di Monza e Brianza, dove si è raggiunto il valore di 370 µg/m3. Seguono i 299 µg/m3 rilevati in provincia di Como; 263 µg/m3 in quella di Bergamo, 256 µg/m3 Varese; 245 Lecco; 243 Milano; 228 Brescia; 226 Cremona; 212 Lodi; 207 Pavia; 203 Mantova.

Per minimizzare gli effetti dell’ozono sulla salute, in particolare nei soggetti più a rischio come bambini, anziani o persone con problemi respiratori, è consigliabile evitare il più possibile le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. Utile anche una dieta ricca di sostanze antiossidanti a base di frutta o verdura di stagione. Per approfondimenti, sul sito Arpa Lombardia sono disponibili l’INFORMATIVA OZONO e i dati registrati quotidianamente dalla rete di monitoraggio qualità dell’aria

Pubblicato il 27 Giugno 2019
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