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“Così ho salvato il cavallo che correva sulla 336“

Il titolare di un’impresa edile stava raggiungendo venerdì un cantiere quando ha assistito alla scena della corsa pazza. “Non ci ho pensato un attimo e ho rallentato tutto il traffico“. Ecco il suo racconto

Avarie

È stato un po’ un incrocio di destini fra due corridori quello a cui in molti hanno assistito venerdì sulla statale della Malpensa con un cavallo salvato dal traffico da un gesto valoroso di un uomo che ha così permesso che l’animale tornasse fra le cure dei suoi proprietari.

Abbiamo cercato il salvatore e l’abbiamo trovato: si chiama Giuseppe, titolare di un’impresa edile di Cardano al Campo, che di corse, fra impegni familiari e cantieri, ne fa ogni giorno.

E poi c’è Ot Taris Melody lo stallone che venerdì è scappato per farsi un giro a sessanta all’ora sulla 336. E qui, dove la storia poteva avere un finale ben peggiore, incontra il suo salvatore.

«Ho un’impresa edile, e venerdì mattina presto sono partito per andare a Castelletto Ticino, dove stiamo lavorando in un cantiere sul lago. Carico il primo furgone di macerie e mi dirigo a Vizzola Ticino, faccio un salto veloce in banca a Samarate, e sapendo di aver lasciato in cantiere operai e mio figlio, entro in superstrada a Samarate in direzione Malpensa. A pochi metri c’è l’imbocco Cardano/Malpensa. Dietro di me c’era un bilico bianco con rimorchio, un mezzo gigantesco».

«Cerco di immettermi nella corsia di sorpasso, con vacanzieri in ritardo che sfrecciavano più del dovuto alla mia sinistra. Io non stavo andando oltre i 50 perché mi ero appena immesso ed ero pronto ad accelerare per correre verso Somma nella corsia di sorpasso per arrivare a Castelletto. D’un tratto ho visto con enorme stupore uno stallone bellissimo, senza sella col laccio delle briglie che stendeva in maniera impressionante le zampe anteriori e che correva ad una velocità pazzesca. Fino in quel momento era sulla carreggiata di destra, mentre le auto arrivavano a tutta velocità sulla corsia di sorpasso. A quel punto non ho esitato: il tir dietro di me stava arrivando e bastava che il cavallo si spostasse leggermente a sinistra che ne sarebbe nato un incidente stradale. Così non ho fatto altro che dagli qualche metro in più e impedire che le macchine mi sorpassassero e nel frattempo ho chiamato il 112 spiegando che c’era un cavallo in superstrada che stava correndo sulla carreggiata».

Il fatto ha prodotto un forte rallentamento sulla tratta, ma alla fine l’animale si è salvato.
E sono stati proprio i proprietari del cavallo, accorti che l’animale era fuggito, ad andarlo a riprendere.

«All’improvviso è sbucata una Smart bianca che si è fatta strada come ha potuto. L’animale, spaventato ma stremato per la folle corsa, ha rallentato e l’auto dei proprietari del cavallo lo ha raggiunto. È scesa una ragazza in lacrime che ha cominciato a parlare al cavallo come se fosse il proprio figlio. Con una mano accarezzava il pazzerello, con l’altra teneva la mano sul proprio cuore…Devo essere sincero: mi sono emozionato tantissimo perché ho visto il povero animale abbassare la testa e come se avesse accettato il rimprovero. L’abbraccio della ragazza al suo cavallo non potrò mai dimenticarlo. Giuro».

Pubblicato il 11 Agosto 2019
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