I lavori alla tratta ferroviaria tra Vanzaghello, Castano Primo e Turbigo nella linea Fnm Seregno e quelli nelle stazioni di Castano e Turbigo  non sono ancora definiti per «reclami in corso tra Castano Primo, Regione Lombardia e Ferrovie Nord di Milano». La viabilità, però, avrebbe subito dei disagi di de-potenziamento «non dei pendolari fissi, ma delle persone che utilizzano la ferrovia saltuariamente, che debbono prendere altri mezzi pubblici, o che si trovano nella zona per altri motivi».

Secondo Ferrari Srl «a differenza di come era stato anticamente progettato, il viale IV novembre non porta più direttamente alla ferrovia, ma serve solo per il deflusso del traffico»: ciò sarebbe causato da un «errore di progettazione che non aveva previsto l’impossibilità dei bus autosnodati di svoltare verso la stazione obbligando così il senso unico di marcia inverso, il quale ha sconvolto tutta la viabilità della zona».

Il risultato? «Chi abita in prossimità della stazione deve fare un lunghissimo percorso per raggiungere casa propria, e, saltuari viaggiatori o accompagnatori di viaggiatori che non conoscono il luogo, hanno difficoltà a passare da via Monte Amiata, essendo innaturale tale percorso, risultando il motivo principale del calo di traffico commerciale: il piazzale stazione è diventato un angolo chiuso», commenta Ferrari.

La proposta di Ferrari è la possibilità di  costruire una seconda pista ciclo-pedonale così da «ripristinare la doppia corsia», anche se con una carreggiata in meno per i veicoli a motore, ma «sufficiente a dare po’ di respiro, e permettere che il piazzale e le zone limitrofe vengano comunque
raggiunte con maggiore facilità».