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Paola Torno critica sull’amministrazione: “Vergognoso il piano studi”

La leader di ‘Cardano è’ non risparmia parole pesanti nei confronti di Colombo e del piano per il diritto allo studio: “Aveva promesso cose ben diverse”

Politica varia

“Il 2 luglio scorso, ci eravamo stupiti ascoltando le parole così concilianti del sindaco Maurizio Colombo, sulle iniziative delle precedenti amministrazioni. Ma ora si è rimangiato tutto: è vergognoso”. Paola Torno non usa mezzi termini per descrivere il Piano per il diritto allo Studio, approvato dalla giunta di Cardano al Campo il 10 settembre.

“Sembrava – le parole della capogruppo di ‘Cardano è’ in consiglio – che la nuova giunta avrebbe sostenuto la difesa della legalità; sembrava che un’associazione in difesa delle donne maltrattate sarebbe stata tutelata; per il consiglio comunale dei ragazzi erano state spese belle parole, a sostegno di una bella iniziativa civica. Ma due mesi dopo (dall’intervento del sindaco in occasione della commemorazione dei tragici giorni che portarono alla scomparsa di Laura Prati, ndr), Colombo si smentisce”.

”Il progetto ‘Bella ciao a Cardano’ – afferma Torno -, creato nel 2014 con l’ANPI, è stato eliminato; il ‘progetto legalità’, portato avanti in sinergia con l’Insubria, è stato eliminato; il ‘progetto educazione al rispetto e pari opportunità’ è stato eliminato; il consiglio dei ragazzi è stato ridimensionato, con lo stanziamento di ben zero euro. È vergognoso”.

”Con queste scelte Colombo è chiaramente in discontinuità con le amministrazioni passate. Ma un comune che rinuncia a favorire progetti che educhino alla legalità, alla convivenza civile, al rispetto di genere e all’antifascismo, è un comune che vuole il peggioramento della vita dei propri cittadini, al di là delle strade asfaltate”.

A queste parole si sono aggiunte quelle di Massimo Poliseno, vicepresidente del consiglio comunale (che avevamo intervistato poco dopo le elezioni), che su Facebook rincara la dose: “I progetti eliminati promuovevano l’educazione alla libertà, e l’insegnamento della storia di come e grazie a chi la Costituzione e le libertà in essa sancite ci sono state regalate non appartengano alla sola sinistra. Si tratta di temi fondamentali che dovrebbero sorvolare le polemiche e le differenze tra le maggioranze che si susseguono. Evidentemente, oggi, la legalità, le pari opportunità e la storia della nostra Repubblica sono, nell’immaginario di molti, prerogative della sola sinistra”.

”E pensare – aggiunge, sferzante, l’ex sindaco Angelo Bellora – che la precedente amministrazione aveva strombazzato l’introduzione nelle scuole dell’educazione civica, con un decreto fatto con i piedi che infatti è stato congelato”.

Pubblicato il 28 Settembre 2019
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