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Escrementi ed alcool nella sala d’attesa del pronto soccorso, tre denunce

Tre persone si sono accampate nella sala d'aspetto dell'ospedale costringendo i pazienti ad attendere in piedi. Sono stati allontanati (e denunciati) dai Carabinieri

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Da diversi mesi i carabinieri sono impegnati in specifici servizi finalizzati a vigilare, in particolare in orario notturno e serale, sulle strutture sanitarie, con evidente attenzione rivolta al pronto soccorso, considerato luogo “critico”. Già nelle scorse settimane erano in più circostanze fatti allontanare alcuni soggetti che avevano tentato di trasformare alcuni spazi a disposizione del pronto soccorso in luoghi privati.

La notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre, però, quando i militari sono giunti per il consueto servizio di controllo hanno trovato una situazione particolarmente complessa: molti dei familiari dei pazienti che erano in cura all’interno dei locali sanitari, e forse addirittura qualche paziente con patologie non gravi, erano costretti di fatto ad attendere in piedi poiché ben tre soggetti –ormai tutti noti– si erano impossessati della gran parte dello spazio destinato alla sala d’attesa. Le tre persone non solo utilizzavano le panche quali giaciglio, ma soprattutto mettevano sulle stesse i propri effetti personali (per lo più bottiglie di alcool di varia natura) e anche alcuni contenitori di rifiuti “organici”, creando particolare disagio agli utenti della struttura e agli operatori sanitari della stessa.

Alla richiesta dei carabinieri di allontanarsi da quel luogo i soggetti questa volta opponevano un netto rifiuto, ritenendo evidentemente un loro diritto dimorare in quel sito. I carabinieri pertanto sono stati costretti ad accompagnare in caserma i tre soggetti, che sono stati denunciati in stato di libertà per invasione di edifici pubblici. In più uno di loro, noto alle forze di polizia, è stato deferito anche per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, opponendosi con forza all’allontanamento dalla sala d’attesa del pronto soccorso e anche minacciando gli stessi carabinieri.

Pubblicato il 26 Ottobre 2019
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